Il valore dell’incertezza

Silvia Demozzi, Nicoletta Chieregato

L’emergenza pandemica attuale svela il tema della vulnerabilità umana, l’incertezza che accompagna le esistenze, nonché l’impossibilità di esercitare un controllo sull’intreccio di variabili che interagiscono in un sistema complesso. Si presenta come sintomo di una crisi più profonda di quella esclusivamente sanitaria: è la crisi dei paradigmi epistemologici e socio-economici della società modernamente intesa, rispetto ai quali si impone l’esigenza di un cambiamento radicale. Perché non guardare a tale crisi anche come a un’occasione? Il contributo si interroga sulla possibilità che il cambiamento possa generare una (ri)nascita, grazie a soggetti protagonisti di narrazioni inedite. In tale contesto si inserisce l’indagine qualitativa L’educazione ai tempi del Coronavirus (e dopo), svolta dal CREIF (Università di Bologna) con l’obiettivo di indagare quali siano state, da parte dei professionisti dell’educazione, le emozioni vissute e le risposte elaborate durante la prima fase dell’emergenza. La ricerca ha esplorato le aree relative al senso e alla motivazione attribuiti alla propria azione educativa, ai timori emersi, alle idee sollecitate dal cambiamento, interrogandosi sulle possibili condizioni strutturali in grado di favorire «uscite creative». La valorizzazione del lavoro in équipe — in grado di alimentare processi riflessivi — e la centralità dei processi di accompagnamento e formazione continua emergono quali elementi cruciali.

DOI 
10.14605/PD722108

Keywords
Pandemia, Crisi, Cambiamento, Educazione, Nuovi paradigmi.

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