Vol. 19, n. 3, settembre 2020

Monografia

Insegnamento online per la scuola secondaria

Analisi di un questionario in una scuola superiore di ingegneria elettrotecnica in Bosnia-Erzegovina

Lejla Halilović, Dejan Bojić e Lejla Idrizović Versione italiana a cura di Selma Mesanovic e Maria Luisa Zaghi

Sommario

È difficile affrontare l’incognito dell’isolamento sociale. Cosa e come cercare? Incontriamo vantaggi e svantaggi dell’insegnamento online: la maggiore possibilità di organizzazione autonoma del tempo, il risparmio del tempo di viaggio da e per la scuola, la possibilità di apprendimento indipendente. Ma come armonizzare la quantità e la qualità del contenuto delle materie scolastiche, tenendo conto del carico quotidiano di lavoro per gli studenti? È una grande opportunità in cui ogni individuo può imparare un comportamento responsabile.

Parole chiave

Incertezza, cercare, indagine, vantaggi, svantaggi, responsabili, opportunità.

Monography

Online teaching in secondary school

Analyzing the questionnaire conducted in an electrical engineering professional school in Bosnia-Herzegovina

Lejla Halilović, Dejan Bojić and Lejla Idrizović Italian version edited by Selma Mesanovic and Maria Luisa Zaghi

Abstract

Dealing with the unknown of social isolation: What and how to look for? We encounter advantages and disadvantages of online teaching: the greater possibility of autonomous organization of time, saving travel time for school, possibilities of independent learning. How to harmonize the quantity and quality of the content of school subjects, taking into account the daily workload for students? A great opportunity where every individual can learn responsible behavior.

Keywords

Uncertainty, try, investigation, advantages, disadvantages, responsible, opportunity.

Premessa

In una situazione sorprendente e incerta le emozioni come la paura, la rabbia e la negazione emergono come modi naturali di affrontare l’incognito.

Cambiamenti inaspettati, lasciano, nel funzionamento quotidiano, un effetto estremamente stressante su tutti noi, provocando una «crisi di esaurimento e stanchezza», e, dato che perdura molto nel tempo, con un effetto cumulativo, provoca reazioni di crisi (Vračić I., 2020).

Chiusure scolastiche, isolamento sociale, la novità nel sistema educativo ha caratteristiche di una crisi che si caratterizza come un evento non aspettato oppure come un evento raro associato al senso di perdita di controllo, ad un equilibrio interno disturbato, che provoca estrema vulnerabilità, difficoltà nel funzionamento mentale ed emotivo (Arambašić L., 2012).

Non siamo nemmeno riusciti a prendere pienamente coscienza della situazione appena creatasi, che siamo già entrati con la didattica online in un mondo virtuale, con i rispettivi ruoli di insegnante e studente.

Condividiamo con voi il messaggio inviato agli studenti della Scuola superiore di ingegneria elettrotecnica (idem: Scuola1) in Bosnia-Erzegovina durante la prima settimana di didattica a distanza, quando, di fronte alla più grande incertezza, studenti e insegnanti cercavano di concentrare tutte le loro risorse intellettuali ed emotive per affrontare le nuove sfide.

Tutti noi ci troviamo nell’isolamento sociale, ma anche psicologico. Sappiamo che per voi giovani è particolarmente difficile la mancanza dell’interazione sociale con i vostri amici. Un motivo di stress in più è il fatto che non potete avere una comunicazione diretta, faccia a faccia, con i vostri insegnanti, ma siete costretti ad aspettare un feedback non è immediato. Però sappiate che i vostri insegnanti hanno le stesse o simili difficoltà mentre si impegnano fortemente per preparare le lezioni e inviarvele. Aiutateli, collaborando!

Nonostante le difficoltà che hanno vissuto quotidianamente, i nostri studenti hanno preso sul serio questo messaggio e hanno svolto la loro parte con grande dedizione e serietà. Questo è confermato anche dal fatto che un gran numero di studenti ha partecipato alla ricerca condotta nella nostra scuola sugli esiti della didattica online. Dopo cinque settimane di lezioni online, infatti, abbiamo ritenuto opportuno chiedere la loro opinione sottoponendo agli studenti un questionario a domande a risposta multipla e aperta.

Analisi del questionario

Prendendo in considerazione le difficoltà che gli studenti hanno dovuto affrontare, per noi è stato molto importante conoscere il loro grado di soddisfazione rispetto all’insegnamento online.

Figura 1

La maggior parte degli studenti intervistati, l’84,1% (423 studenti su un totale di 503), esprime piena o parziale soddisfazione rispetto all’insegnamento online, mentre il 15,9% degli studenti (in tottale 80 studenti) non è soddisfatto di questo modo di insegnare. Questo è sicuramente un buon feedback per gli insegnanti e anche una conferma che, nonostante la mancanza di una comunicazione diretta con gli studenti, stanno facendo un buon lavoro.

La soddisfazione degli studenti si riflette anche nelle loro dichiarazioni sulla necessità di assistenza tecnica, sulla chiarezza del materiale pubblicato sulla piattaforma online e sulla relazione e comunicazione con gli insegnanti. Infatti, il 68% del numero totale di studenti intervistati è totalmente o parzialmente soddisfatto per l’aiuto ricevuto; il 93,4% degli studenti afferma che comprende completamente o parzialmente il materiale di apprendimento; il 69,2% degli studenti ritiene che la comunicazione con gli insegnanti sia la stessa o addirittura migliore in confronto alle lezioni normali.

Per quanto riguarda i motivi di insoddisfazione per la didattica online, questi vanno ricercati nelle opinioni rilasciate dagli studenti in merito ai vantaggi e agli svantaggi dell’insegnamento online.

Tabella 1

Vantaggi e svantaggi dell’insegnamento online.

Vantaggio

%

Svantaggio

%

Organizzazione autonoma dei tempi per l’apprendimento

53,1%

Mancanza di competenze IT

9,5%

Risparmio di tempo per il viaggio da casa a scuola

32,8%

Mancanza di contatti sociali

29,4%

Le verifiche sono più facili perché c’è maggiore possibilità di «copiare»

4,2%

Motivazione ridotta

10,1%

Maggiore impegno degli insegnanti per ogni studente

5,6%

Insufficiente spiegazione delle lezioni

37,0%

Altro

4,3%

Altro

14,0%

In tabella 1 abbiamo riportato i principali vantaggi e svantaggi della didattica online. Come svantaggi gli studenti hanno indicato, soprattutto, l’insufficiente spiegazione delle lezioni in alcune materie scolastiche e la mancanza di contatti sociali.

Nelle domande a risposta aperta, sui vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di insegnamento, gli studenti hanno inoltre sottolineato: la mancanza di lavoro pratico; i molti compiti con scadenze brevi in alcune materie; la mancanza del rispetto degli orari delle lezioni da parte di alcuni insegnanti.

I principali vantaggi, invece, sono: la maggiore possibilità di organizzazione autonoma del tempo; il risparmio del tempo di viaggio da e verso la scuola; la possibilità di apprendimento indipendente.

Vista l’alta percentuale di studenti che ha denunciato la mancanza di un’adeguata spiegazione per certe discipline scolastiche, per noi è stato importante capire qual è la forma più gradita di didattica online (figura 2).

Figura 2

Il 76% degli studenti ha dichiarato che la didattica testuale (compiti in forma testuale) è più adatta a loro come forma e e permette di lavorare con maggior profitto.

Figura 3

Il 62,2% degli studenti intervistati (in termini assoluti, sono 313 studenti sul totale di 503) risente della mancanza di una spiegazione orale del materiale scolastico.

Sebbene il 37,8% degli studenti intervistati (190 in tutto) abbia dichiarato di non avere bisogno di ulteriori spiegazioni orali sui contenuti scritti, non dovrebbe essere ignorato il numero di studenti che hanno sottolineato che certe volte hanno necessità di una spiegazione orale dei contenuti testuali. Questo è stato nuovamente ribadito dagli studenti nelle risposte alle domande aperte sulle carenze dell’insegnamento online. Quindi, queste informazioni potrebbero essere importanti per gli insegnanti per preparare e offrire contenuti agli studenti con altre forme di insegnamento online nel prossimo periodo.

In questo periodo di didattica online, una delle sfide più significative è stata armonizzare la quantità e la qualità del contenuto delle materie scolastiche, tenendo conto del carico quotidiano di lavoro per gli studenti.

Figura 4

La domanda vuole indagare se gli studenti impiegano più tempo per apprendere le lezioni durante la scuola online rispetto al tempo impiegato durante le lezioni regolari nella scuola in presenza. La risposta è: il 47,5% degli studenti (239 su 503) ha risposto che trascorre più tempo per apprendere le lezioni durante la scuola online; il 39,8% (200 su 503) degli studenti ha risposto che trascorre lo stesso tempo che impiega durante le lezioni regolari; il 12,7% degli studenti (64 su 503) ha risposto che impiega meno tempo in confronto alle lezioni regolari.

Allora, poco più della metà degli studenti (il 52,5%) trascorre la stessa quantità di tempo o quantità inferiore nell’apprendimento rispetto alle lezioni regolari, quindi si può concludere che l’organizzazione degli studenti per l’apprendimento è sufficiente.

Figura 5

La maggior parte degli studenti, anzi l’82,5% degli studenti (415 su 503) spende fino a cinque ore al giorno per assolvere i compiti scolastici che si trovano sulla piattaforma; l’11,9% degli studenti (60 su 503) impiega dalle cinque alle sette ore al giorno, ma c’è anche una certa percentuale di studenti (5,6%, in tutto 28 studenti) che ha bisogno di più di sette ore al giorno per fare tutti i compiti scolastici. Queste informazioni sono utili sia per diminuire gli impegni sia per fornire ulteriore assistenza agli studenti per i quali questo tipo di insegnamento crea maggiori difficoltà. D’altra parte, questi dati sono un indicatore del fatto che gli insegnanti sono riusciti a conciliare i programmi scolastici con le esigenze degli studenti.

Tenendo conto della situazione di crisi, possiamo dire che questa è anche una grande opportunità in cui ogni individuo può imparare un comportamento responsabile. Per questo motivo, ci siamo chiesti se i nostri studenti sono stati pronti a pensare ai bisogni e alle difficoltà degli altri durante la didattica a distanza e quali meccanismi hanno trovato per aiutarli.

La figura 6 mostra la distribuzione delle risposte alla domanda se i nostri studenti possono aiutare i ragazzi con disabilità durante le lezioni online.

Figura 6

La maggior parte degli studenti intervistati (84,5%, in tutto 425 studenti su 503) ha espresso la volontà di fornire assistenza agli studenti con disabilità, mentre il 15,5% degli studenti (78 su 503) ha dichiarato di non poter dare il proprio contributo nel fornire assistenza ai ragazzi con disabilità. Tra le ragioni spesso espresse per questa mancanza di disponibilità, molti studenti hanno affermato che: «in questa situazione non posso aiutare neanche me stesso».

Questi dati indicano la necessità di lavorare con gli studenti sul rafforzamento delle loro competenze emotive, affinché riescano ad appropriarsi dei meccanismi psicologici per affrontare lo stress. I ragazzi con le capacità emotive più sviluppate si sono adattati meglio alla situazione. Mostrano anche autoefficacia, fiducia in se stessi e capacità di instaurare relazioni positive con gli altri nonostante le difficoltà (Goleman, 2012).

Tra le proposte avanzate dagli studenti come forme di supporto per gli altri, il maggior numero di studenti intervistati (26,2%) si è detto pronto a registrare video o materiale audio dando brevi istruzioni per le lezioni, il 18,3% degli studenti invierebbe una lettera di supporto, il 18,1% degli studenti creerebbe interessanti videogiochi per i compagni, il 14,3% degli studenti semplificherebbe il compito, il 6,4% degli studenti creerebbe libri illustrati, mentre il 16,7% degli studenti è disposto ad aiutare in altri modi secondo le istruzioni dei insegnanti.

In situazioni di crisi e di stress, emozioni come paura, ansia, tristezza, depressione sono emerse chiaramente. Con un’ulteriore domanda abbiamo cercato proprio di analizzare gli stati d’animo degli studenti rispetto in questi tempi di didattica a distanza (figura 7). Nel 42% dei casi, gli studenti hanno di non avere paura, ma nelle risposte alle domande aperte hanno citato altre emozioni come la tristezza e l’ansia. In altri casi ancora, gli studenti hanno invece riportato un senso di felicità e relax per il maggior tempo trascorso con la famiglia. Inoltre, ci sono stati alcuni casi in cui gli studenti hanno dichiarato di avere paura, non solo di non riuscire a ottenere buoni risultati con le prove della didattica online e le scadenze ravvicinate, ma soprattutto paura che in questo periodo di confusione e traumi legati alla pandemia potessero correre il rischio di perdere i propri affetti, i propri amici.

Figura 7

Va riconosciuto che molti studenti non hanno ancora sviluppato sufficientemente una consapevolezza delle proprie emozioni e quindi non sono ancora in grado di riconoscerle e nominarle, controllandole in una determinata situazione.

Sulla base dell’analisi del questionario, si può concludere che gli studenti «sopportano» bene le richieste dell’insegnamento online, che alla fine sono soddisfatti di questo tipo di lavoro, ma ci sono momenti in cui hanno bisogno di ulteriore aiuto e supporto per alcuni aspetti pedagogici e psicologici.

Le risposte alla domanda se l’insegnamento online possa sostituire l’insegnamento regolare danno i seguenti risultati: il 64,2% degli studenti intervistati ritiene che sia possibile una sostituzione parziale o completa, mentre il 35,8% di studenti pensa che l’insegnamento online non possa sostituire l’insegnamento regolare. Inoltre, circa la stessa percentuale di studenti intervistati (66,8%) ritiene che l’insegnamento online possa essere un’utile aggiunta all’insegnamento regolare.

Conclusioni

Sulla base dell’analisi del questionario si può concludere che l’insegnamento online non funziona solo in modo da «soddisfare la forma», ma è molto più di questo. I risultati presentati rappresentano l’opinione dal punto di vista degli studenti sull’insegnamento online e tutto ciò ci può aiutare a pensare delle linee guida per migliorare questo tipo di insegnamento. L’insegnamento online non è un «male necessario», ma al contrario, questo è uno dei tipi di insegnamento per il futuro — questo è ciò che «leggiamo» dal nostro sondaggio.

Questa ricerca è stata attivata durante la quarantena e il periodo isolamento, ed è estremamente importante per tutti noi. Questa è la voce degli studenti, la voce di coloro per i quali siamo dove siamo, online.

Bibliografia

Arambasic L. (2012), Primo soccorso psicologico dopo eventi di crisi, Zagabria, Naklada Slap.

Bertuglia C.S. e Vaio F. (2003), Non linearità e complessità. Le dinamiche dei sistemi naturali e sociali, Torino, Bollati Boringhieri.

Bond M. (2020), Wayfinnding. The art and science ofnow we find and lose ourway, London, Picador.

Buscema P.M. (2020), L’arte della previsione. Intervista sull’intelligenza artificiale a cura di Vittorio Capecchi, Milano, Mimesis.

Goleman D. (2012), Intelligenza emotiva, Belgrado, Geopoetica.

Leccardi C. (1999), Limiti della modernità. Trasformazioni del mondo e della conoscenza, Roma, Carocci.

Vračić I. (2020), Pronto soccorso psicologico in caso di crisi, www.psiholoska-komora.hr (consultato il 14 ottobre 2020).


1 In Bosnia-Erzegovina la Scuola superiore di ingegneria elettrotecnica è frequentata da alunni dai 15 ai 18 anni. La scuola offre due indirizzi: a) Scuola Tecnica (dura quattro anni); b) Scuola Professionale (dura tre anni). Nella Scuola Tecnica, gli alunni vengono formati per i seguenti titoli professionali: Tecnico informatico; Tecnico elettronico; Tecnico di elettroenergia; Tecnico meccatronico. Nella Scuola Professionale, gli alunni vengono educati per le seguenti professioni: Telecomunicazioni elettroniche; Meccanico elettrico (per automobili); Elettricista (programma internazionale PHARE); Telecomunicazioni elettroniche.

Vol. 19, Issue 3, September 2020

 

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