Un dirigente inclusivo

Andrea Canevaro

L’organizzazione non è il contrario della libertà. Dirigere è valorizzare gli altri che sono accanto a noi. Bisogna essere curiosi e avere un progetto. La singola conoscenza non è sufficiente. Ci vogliono le diverse conoscenze di diversi esseri umani. Il progetto diventa inclusivo. Abbiamo la necessità di costruire innovazione sostenibile. Chi dirige non dovrebbe ritenersi nella perfezione perché dirige. Può sbagliare. L’inclusione è l’elogio dell’imperfezione. L’educazione inclusiva è l’impegno sempre perfettibile.

DOI 
10.14605/ISS2042103

Keywords
Organizzazione, Curiosità, Inclusione, Ascolto e valorizzazione, Responsabilità e condivisione, Il rischio del narcisismo, Uno stile di vita coerente.

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