Il corpo con-diviso

Patrizia Pentassuglia

La riflessione sul dialogo tra medicina e scienze sociali è oggetto, particolarmente attuale, di numerose ricerche. Vi sono diversi motivi per domandarsi se questo sia proficuo per l’individuo e se tale dialogo possa migliorare sia la formazione dei futuri medici quanto il rapporto medico/paziente. Essere sani e in buona salute è un imperativo imprescindibile. Nel rapporto medico/paziente l’azione non si limita ad alleviare gli effetti di malattie o traumi, ma implica un impegno teso alla conoscenza dell’individuo, a maggior ragione nel caso di individui con disabilità. A fronte di continue sollecitazioni, la scienza medica, non trovando risposte soddisfacenti e talvolta concrete alle varie problematiche e criticità, cerca i modi e gli strumenti per non abdicare la propria egemonia. Innanzitutto, a fronte delle continue trasformazioni che il sistema della salute impone, la medicina è chiamata costantemente a riflettere sul proprio modus operandi in un’ottica multidisciplinare. Inoltre, nella concezione dell’individuo come autonomo e responsabile, il rapporto medico-paziente si pone al centro di nuove problematiche.

DOI 
10.14605/ISS1942004

Keywords
Corpo, visibile/invisibile, incertezza, educazione terapeutica, formazione umanistica.

Indietro