Incremento della Popolazione Accademica con Disturbo Specifico dell’Apprendimento all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Giacomo Guaraldi

L’articolo presenta una sintesi dei risultati ottenuti in una ricerca interna condotta dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia attraverso la consultazione del proprio database. Quanto estrapolato dalla banca dati in materia di studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, iscritti nel suddetto Ateneo, permette di prendere visione di ciò che è stato conseguito a dieci anni dall’entrata in vigore della legge 170/2010 in materia di integrazione, di rispetto delle caratteristiche di apprendimento e dell’attuazione delle misure adottate. L’introduzione della legge 170/2010, la sua emanazione e lo stato attuale dell’arte costituiscono il corpus iniziale dello scritto. Lo scopo del presente studio è pertanto quello di effettuare un confronto mirato che consente di ottenere informazioni, che lasciano pochi dubbi, in merito all’importanza di procedere lungo la rotta tracciata che guida verso una cultura sempre più capillare e verso il rispetto delle neurodiversità. Il numero sempre maggiore di iscritti nelle Università italiane e presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, in particolare, permette di comprendere che le strategie individuate, come indicato nei documenti nazionali, sono propedeutiche alla carriera accademica di molti studenti con DSA che possono prospettarsi un futuro di cui sono sempre più artefici.

DOI 
10.14605/ISS1932012

Keywords
Legge 170/2010, Università di Modena e Reggio Emilia, misure compensative, documenti nazionali, carriera accademica degli studenti con DSA.

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