La scuola da casa (ognuno porti qualcosa)

Carlo Scataglini

L’esperienza della didattica a distanza, in seguito alla chiusura delle scuole per Covid-19, ha determinato moltissime difficoltà per l’inclusione scolastica. In molti casi gli ostacoli sono stati enormi, in particolare per quegli alunni con gravi ritardi cognitivi e relazionali oppure per quelli con disturbi dello spettro autistico. Occorre tuttavia analizzare bene ciò che è accaduto durante la DaD per trovarne gli aspetti in qualche modo positivi e per riconoscere e poter superare gli errori che già si commettevano in presenza all’interno delle nostre classi. La DaD ha evidenziato le difficoltà che derivano da un approccio della didattica tradizionale e trasmissivo, in cui viene data prevalente importanza alle informazioni e ai contenuti disciplinari e minor valore alle risorse e ai contributi personali che gli studenti possono portare e far circolare nei processi di apprendimento. Una didattica maggiormente costruttiva, in cui «ognuno porti qualcosa», rappresenta sicuramente un terreno più fertile per l’inclusione di tutti gli alunni nelle attività comuni.

DOI 
10.14605/ISS1932008

Keywords
Scuola, didattica a distanza, inclusione.

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