«Il Metodo Magritte»

Mauro D’Arco

Il metodo Magritte: suggestioni per una didattica metacognitiva ecooperativa è il titolo del mio elaborato finale del percorso TFA VIII Ciclo nonché di un metodo di mia ideazione che prende spunto dal quadro La Chiaroveggenza del celebre pittore surrealista René Magritte. Un quadro nel quadro che vede autoritratto Magritte nell’intento di dipingere un uccello in volo mentre in realtà sta osservando un uovo. Magritte diceva che: «Bisogna che la pittura abbia una funzione diversa dalla pittura» e in continuità con la sua frase, ho riportato le dirompenti suggestioni del quadro in ambito didattico per ricavarne un metodo metacognitivo e cooperativo per lavorare su sé stessi, con un alunno e con un gruppo classe. Approcciarsi a un discente con questo metodo, significa farlo avendo una visione e una progettualità: come insegnanti può esserci utile osservare i nostri ragazzi, non tanto come i gusci chiusi come spesso ci sono presentati (specialmente i diversamente abili), ma per le potenzialità (le diverse abilità nel senso più alto del termine) che, se bene supportati da noi e dalle sinergiche attività della comunità educante tutta, possono dischiudere/disvelare e potenziare. Sperimentato in contesti laboratoriali ha portato sempre risultati importanti e il miglioramento dell’interdipendenza positiva.

DOI 
10.14605/CSE122402

Keywords
Visione, potenzialità, sviluppo, metacognizione, cooperazione.

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