Il corpo oltre la tecnologia

Arianna Fogliata, Mariapia Mazzella

Il corpo umano è una manifestazione tangibile dell’essere, in tutte le sue dimensioni. Educare al movimento significa, pertanto, guidare l’individuo verso un’esplorazione attiva del proprio essere, e sensibilizzarlo a un’attenzione ai segnali che il corpo emette, migliorando la comprensione di sé e dell’ambiente. Tuttavia, la cultura contemporanea, segnata dall’uso pervasivo della tecnologia, promuove uno stile di vita sedentario e riduce le interazioni dirette, distanziando le persone dalla loro natura corporea intrinseca. In particolare, le nuove generazioni tendono a sviluppare identità più virtuali e simboliche, spesso scollegate dalla realtà fisica. Nonostante le evoluzioni tecnologiche, la natura corporea dell’essere umano rimane centrale, soprattutto durante le fasi evolutive. L’esplorazione del movimento aiuta i bambini a integrare il proprio corpo come parte essenziale del sé, sviluppando un senso di unità fondamentale per agire e interagire nel mondo soprattutto ove si fonde reale e virtuale. Questo richiede un’innovazione nell’educazione alla motricità, con una rinnovata attenzione all’integrazione tra corpo e mente. La metodologia Sincrony emerge come un approccio promettente, offrendo strumenti per ricollegare l’individuo alla sua dimensione corporea e rispondere efficacemente alle sfide moderne, specialmente per i bambini, enfatizzando l’importanza di una motricità consapevole e integrata.

DOI 
10.14605/CSE112401

Keywords
Embodied cognition, educazione motoria, metodo Sincrony, tecnologia, corporeità.

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