La «sindrome degli antenati» di A.A. Schützenberger
Santina Carrozza
La famiglia è l’agenzia educativa primaria ai legami in disparità e in parità di potere con un carattere formativo specifico e determinante, sia per i figli che per tutti i membri. Nel mondo occidentale, nonostante i vari cambiamenti che nel tempo ha subito, la famiglia, nel contesto sociale, resta di fondamentale interesse, in quanto luogo di appagamento dei bisogni primari e di riproduzione dei valori di costruzione della propria identità. È indiscutibile che per la maggior parte degli esseri umani la famiglia rappresenti la prima carezza che accoglie nel mondo, nei gesti con cui i genitori dimostrano il loro amore, accudiscono le loro creature, le consolano nel pianto e, d’altra parte, dalla famiglia proviene la prima educazione. Alla luce di tutto ciò risulta evidente come vasta e profonda sia stata l’influenza delle varie strutture familiari nelle società che si sono succedute e l’esistenza della famiglia è all’origine di un’ampia zona della coscienza etico-sociale dell’umanità. Non è quindi casuale che intorno alla famiglia si muovano estese e intense manifestazioni della mente umana, quali la letteratura, il cinema e il teatro. E in effetti il cinema, la letteratura e il teatro da sempre sono specchio, se non addirittura i precursori, dei tempi e della società, e inevitabilmente raccontano identità e trasformazioni.
DOI 
10.14605/PD1122508
Keywords
Identità familiari, Sindrome degli antenati, Letteratura e famiglia, Genosociogramma, Legami trangenerazionali.