Valutare la competenza interculturale

Marta Milani

Nonostante l’attenzione riservata negli ultimi dieci anni alla competenza interculturale da parte delle politiche educative europee, continua a rimanere tema carsico la sua valutazione, per via della complessità nel saperla progettare, costruire, misurare e riorientare in rapporto agli obiettivi prefissati. Allo stesso tempo, però, c’è la consapevolezza che l’evento valutativo è uno straordinario strumento educativo che sostiene e indirizza la crescita personale, oltre a essere un’importante cartina al tornasole rispetto all’attività didattica e all’operato dei docenti e/o dei formatori. È pertanto essenziale saper prospettare gli strumenti formativo-valutativi più consoni a capitalizzare al meglio le potenzialità pedagogico-generative della competenza interculturale. Il presente articolo intende offrire un contributo alla riflessione rispetto alla strategia didattica del Service Learning come veicolo di formazione-educazione alla competenza interculturale, in quanto non solo consente di mettere alla prova la teoria della pedagogia interculturale che ne è a fondamento con l’esperienza viva, ma soprattutto, grazie alla sua articolazione/strutturazione — in particolare la riflessione critica e la condivisione di pensieri, proposte, dubbi, ecc. con le agenzie della comunità presso le quali si offre il servizio —, permette che tale competenza possa essere monitorata e valutata in un’ottica di perfezionamento continuo.

DOI 
10.14605/PD822205

Keywords
Competenza interculturale, Service learning, Educazione interculturale, Valutazione, Didattica.

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