I fondamenti teorico-filosofici della Terapia Razionale Emotiva di A. Ellis

Carlo Scognamiglio, Giacomo Bortone

L’approccio cognitivista considera l’organismo come un sistema capace di elaborare le informazioni; il modello di riferimento prova a descrivere il sistema nervoso dell’uomo come operante delle scelte fra gli elementi in entrata per poi elaborarli e, utilizzando strategie alternative nelle elaborazioni richieste, giungere a decisioni che sono legate ai risultati delle elaborazioni eseguite. Nell’ambito dell’approccio cognitivo comportamentale si è cercato di perseguire l’intento di fondare epistemologicamente l’operare clinico e educativo traducendo in prassi la significativa mole di studi provenienti dalla ricerca di base di tipo psicologico. Approfondendo i principi cardine della Terapia Razionale Emotiva di Albert Ellis, si ha subito la sensazione di trovarsi di fronte a una teoria e a una prassi che riescono in modo brillante a penetrare all’interno della complessità della fenomenologia psichica superiore. Di indubbio valore scientifico andrà considerata l’estensione dell’architettura teorica della Rational-Emotive Therapy/Ret (ora Rational-Emotive Behavior Therapy/REBT) all’ambito pedagogico; anche in questo settore lungi dal poter considerare invalicabili i confini fissati dai suoi recenti sviluppi sul piano educativo. La RET si è imposta apieno titolo come valido tentativo di unificare sotto un paradigma uninomico l’esigenza interpretativa con quella applicativa.

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