«Perché è andata così? Cosa vuol dire questa parola?». Effetti dell’educazione montessoriana sullo stile attributivo e sulla competenza definitoria
Angelica Moè, Beatrice Benelli
Obiettivo del presente lavoro è indagare in che modo i principi e gli atteggiamenti educativi tipici del metodo Montessori agiscano su due componenti cruciali per l’apprendimento: lo stile attributivo, come fonte motivazionale, e la capacità di definire, come abilità linguistico-comunicativa e indice di sviluppo concettuale e del pensiero. Verranno confrontati, su questi aspetti, bambini che frequentano una scuola Montessori con bambini di una scuola non-Montessori, di due livelli di età: 4 e 8 anni. Ci si attende che i bambini di scuola Montessori manifestino uno stile attributivo più autodeterminato e migliori capacità di definire, poiché il metodo Montessori invita a una espressione autonoma sia nell’uso del linguaggio sia nelle attribuzioni delle cause del comportamento. Questa spinta all’autonomia — pur potendo esser presente anche in altri contesti educativi — è una peculiarità del metodo che, in questa ricerca, intendiamo considerare come la variabile critica sottostante. I dati mostrano che i bambini di scuola Montessori possiedono uno stile attributivo caratterizzato dal riconoscimento di cause principalmente controllabili e modificabili e sono più bravi a definire in generale e, in particolare, i termini attributivi.
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