Narrazioni migranti e formazione interculturale degli insegnanti: Riavvolgere il «filo di Arianna»

Tommaso Rompianesi, Michele Caputo

L’articolo presenta l’analisi di scritture di insegnanti, raccolte nell’ambito di un modulo di pedagogia interculturale dentro un Master FAMI. I docenti partecipanti al corso hanno analizzato due narrazioni autobiografiche scritte da giovani donne con background migratorio, con la consegna di produrre un’analisi scritta dei due «casi» alla luce delle categorie pedagogiche proposte durante il corso. Nell’analisi degli elaborati presentati dai corsisti abbiamo rilevato come, in alcune scritture, emergano dinamismi riflessivi di varia natura in relazione ai casi proposti. In particolare, sono state individuati collegamenti, ovvero «risonanze», fra le narrazioni migranti e le esperienze personali e/o professionali dei corsisti, assieme ad «autoriflessioni» caratterizzate da un approccio introspettivo e profondo alla propria traiettoria esistenziale e alla rappresentazione di sé come docente. Altri partecipanti hanno mostrato, al contrario, un movimento di senso opposto, con scritture caratterizzate da una tendenza elusiva della richiesta formativa, o da spinte al decentramento rispetto ai casi proposti. L’analisi delle scritture sopra citate si colloca dentro una più articolata riflessione sulla valenza formativa, in ambito interculturale, del metodo dello «studio di caso», ed evidenzia le potenzialità didattico-formative delle «narrazioni di sé», capaci di stimolare rispecchiamenti e dinamismi riflessivi nei soggetti disponibili ad entrare in risonanza con esse.

Keywords
Formazione interculturale, formazione docenti, riflessività, metodo dello studio di caso, narrazioni migranti.

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