L’educazione di Caino. Un contributo alla riflessione pedagogica attraverso il cinema

Paolo Scotton

Il film di Jesús Monllaó Plan Hijo de Cain, portando sul grande schermo in forma attualizzata il problema dell’esistenza del male radicale, pone una questione fondamentale all’interno della tradizione filosofica e pedagogica. Esso, infatti, mette in dubbio la capacità dell’educazione di condurre in maniera inequivocabile al perfezionamento della singola personalità e, con essa, della comunità in cui l’individuo vive. Oltre al suo contenuto, ciò che appare estremamente interessante dal punto di vista della riflessione pedagogica è la capacità dell’opera di porre con estrema efficacia simili questioni. Cosa che si deve in primo luogo al mezzo utilizzato per trasmettere tale messaggio. Il presente articolo intende infatti dimostrare, attraverso un esempio estremamente significativo per la questione che solleva, come le emozioni veicolate dalle opere letterarie e cinematografiche abbiano un chiaro valore epistemico ed etico e risultino pedagogicamente efficaci per favorire la reale comprensione e successiva messa in discussione di presupposti altrimenti accettati aprioristicamente. Per queste ragioni, l’articolo sostiene l’importanza di includere nella tradizionale pratica educativa lo sviluppo di capacità emotive, le quali possono essere efficacemente promosse per mezzo di esperienze psicagogiche quali quelle offerte dalla letteratura e dal cinema.

Keywords
Male radicale, educazione, emozioni, cinema.

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