Tavola rotonda: Educare è orientare. Quale formazione per gli educatori? – Intervento di A. Ferraroli

Alessandro Ferraroli

L’articolo prende in esame la situazione italiana riguardante la formazione dei docenti in ordine all’orientamento scolastico, mettendone in luce le carenze e proponendo delle possibili alternative «non convenzionali». Allo stato attuale la scuola dell’obbligo affronta spesso l’orientamento in modo superficiale, focalizzandosi sulla dimensione informativa, trascurando quasi del tutto la dimensione formativa e quella di consulenza. Il MIUR, d’altro lato, ha prodotto dei documenti molto interessanti riguardanti la formazione orientativa. Nel documento del 19 febbraio 2014, alla scuola è riconosciuto un ruolo centrale e ad essa spetta il compito di realizzare attività di orientamento finalizzate alla costruzione e al potenziamento di specifiche competenze orientative. Il cammino è lungo e non privo di difficoltà. Nonostante questi intenti, la prassi è rimasta pressoché la stessa, sia per quanto riguarda la scelta della scuola secondaria di secondo grado, sia per quanto riguarda l’università: l’orientamento è soprattutto informazione. Mentre le riforme auspicate vanno in porto, come favorire negli studenti questa dimensione orientativa? Si ipotizza una formazione di «piccolo cabotaggio», «non formale», che si sostanzia in alcuni atteggiamenti, che creano un clima positivo nella relazione docenti-studenti.

Keywords
Orientamento, Educazione, Formazione, Scuola, Scelte di vita.

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