EDITORIALE

Gentili Lettrici e Lettori,

eccoci a un nuovo numero della Rivista «L’integrazione scolastica e sociale». Il 2021 è stato un anno intenso, per noi pieno di sorprese e novità editoriali: nuove sezioni, nuovi Collaboratori e tanti nuovi articoli pubblicati, su temi diversi, attuali e interessanti. Il presente numero, posto a chiusura dell’annata, non poteva essere da meno.

Iniziamo la rassegna con l’articolo della sezione Prospettive e modelli internazionali, in cui gli autori, Sally Reis, Joseph Renzulli e Lara Milan, ci presentano il loro approccio per lo sviluppo del talento a scuola, il Modello di Arricchimento Scolastico (SEM). L’obiettivo del SEM è lo sviluppo della produttività creativa arricchendo le esperienze di apprendimento degli alunni e dando l’opportunità di sviluppare i talenti di tutti gli studenti, in un’ottica inclusiva.

La sezione Prospettive e modelli italiani ospita un contributo sulle competenze di ricerca degli insegnanti in Italia, in cui le autrici Anna Maria Ciraci, Maria Vittoria Isadori e Concetta La Rocca descrivono gli esiti di una indagine empirica volta a indagare prassi e opinioni degli insegnanti sulle attività di investigazione nelle scuole.

Andrea Canevaro apre la sezione Ricerche, proposte e metodi con un articolo in cui, raccontando l’esperienza e il pensiero di Sergio Neri, ci invita a riflettere su che cosa significa dirigere una scuola in modo accogliente. Chiude la sezione un articolo di Cristina Coggi e Federica Emanuel sul tema della valutazione inclusiva degli studenti universitari e sull’esperienza del programma IRIDI dell’Università degli Studi di Torino, rivolto alla formazione dei docenti in servizio.

In Precursori, Fabio Bocci ci porta a conoscere la storia di Janusz Korczak e Stefa Wilczyńska, e della loro esperienza educativa della Casa degli orfani a Varsavia e ci spiega perché queste due figure possono essere considerate antesignane del valore assoluto dell’educazione aperta e disponibile verso le diversità.

La sezione Progetti e buone prassi ospita due articoli. Il primo, di Cecilia Angelelli e Daniele Giberti, ruota attorno al tema della didattica ludica, presentando un’esperienza concreta di gioco in classe e valutandone anche i risultati, in termini di relazioni di reciprocità tra gli studenti. Nel secondo contributo, Monica Saija porta avanti una riflessione sul nuovo modello di PEI, partendo da un’analisi di caso reale.

A chiusura del numero, le nostre rubriche. Mentre Silvia Dell’Anna, nella Review internazionale, ci parla del bullismo verso gli alunni con disabilità, avanzando anche delle proposte operative per contrastare il fenomeno, Salvatore Nocera negli Aggiornamenti normativi commenta la Nota 2044/21 del Ministero a seguito dell’annullamento dei nuovi modelli di Piano Educativo Individualizzato. Ultimo contributo del numero, la Recensione di Elisabetta Ghedin, in cui l’autrice presenta il volume Twenty Things to Do with a Computer Forward 50, a cura di Gary Stager, edito da Constructing Modern Knowledge Press.

La Direzione

 

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