Vol. 20, n. 2, maggio 2021 — pp. 171-175

Rubrica

Aggiornamenti normativi

Scuola in presenza anche nelle zone rosse (DL 44/21 e Nota 491/21)

Il 6 aprile 2021 è stata emanata la Nota Ministeriale prot. n. 491/21 che riassume le misure inerenti alla scuola contenute nell’ultimo DL del Governo n. 44 del 1° aprile 2021 che ha prorogato al 30 aprile2021 l’emergenza per la pandemia e le relative misure per contrastarla.

La Nota n. 491/21 evidenzia che il DL n. 44/21 ha previsto anche nelle zone Rosse la didattica in presenza fino alla 1 classe delle scuole secondarie di primo grado compresa.

Quindi la DAD al 100% verrà utilizzata solo nelle zone Rosse, nelle classi 2 e 3 della secondaria di primo grado e in tutte le classi di quella di secondo grado. Per le zone Gialle e Arancioni vengono confermate la didattica in presenza al 100% dal nido alla secondaria di primo grado e dal 50% al 75% per le secondarie di secondo grado.

Correttamente, infine, la Nota n. 491/21 ricorda che:

L’articolo 2, comma 3 del Decreto Legge di cui trattasi — confermando quanto definito dai diversi provvedimenti che si sono succeduti dall’inizio della pandemia — prevede che «sull’intero territorio nazionale resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata».

E inoltre sottolinea che:

In proposito, si rinvia integralmente alle indicazioni contenute nella nota della Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico 12 marzo 2021, prot. n. 662, riguardanti gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali che necessitino di mantenere una relazione educativa atta a consentire l’effettiva inclusione scolastica.

Osservazioni

La nuova Nota Ministeriale prot. n. 491/21 è importante perché riassume sinteticamente tutte le norme del Presidente del Consiglio, del Ministero della Salute, del Comitato Tecnico Scientifico e del Ministero dell’Istruzione contenute nel DL n. 44 del 1° aprile 2021 e necessarie a garantire l’esercizio del diritto allo studio di tutti gli studenti, e tra essi di quelli con disabilità, durante la prosecuzione dell’emergenza sanitaria per la pandemia.

A proposito del diritto allo studio degli alunni con disabilità, è però necessario osservare che sui due punti della didattica in presenza nelle zone Arancioni o Gialle e in quelle Rosse occorrono ancora delle precisazioni.

  1. Per le zone Gialle o Arancioni è da sempre stabilito che la presenza di tutti gli alunni delle scuole superiori debba essere in presenza solo dal 50% al 75% e che gli alunni con disabilità debbano partecipare sempre in presenza «in situazione di effettiva inclusione».

    Purtroppo, molte scuole hanno interpretato l’indicazione «dal 50% al 75%» non riferito alle singole classi, ma a tutta la scuola, nel senso che mandano in presenza solo metà delle classi (che così garantiscono il distanziamento suddividendosi mezza classe per ogni aula) per i primi tre giorni della settimana e l’altra metà delle classi, sempre dimezzate per ciascuna aula, per gli altri tre giorni della settimana. Alcune scuole addirittura fanno frequentare la metà delle classi a settimane alterne. In tal modo tutti gli alunni con disabilità della scuola perdono mezza settimana di presenza (nel primo esempio, una settimana intera nel secondo) e rimangono privi di didattica, essendo stata abbondantemente dimostrata l’inutilità per loro della didattica a distanza. Se invece si fosse correttamente interpretata l’espressione della percentuale di didattica in presenza come riferita alle singole classi, tutti gli alunni con disabilità potrebbero svolgere tutti i giorni la didattica in presenza, anche se la prima metà della settimana con una metà dei compagni e la seconda metà della settimana con l’altra metà della classe.

  2. Quanto alle zone Rosse, la Nota Ministeriale ribadisce giustamente la validità della Nota n. 662/21 del 12 marzo scorso sul diritto degli alunni con disabilità alla didattica in presenza in situazione di effettiva inclusione con un gruppetto di compagni a turno, che lo desiderino.

    Anzi, contro talune critiche alla Nota n. 662/21, la nuova Nota n. 491/21 costituisce una conferma della precedente, che era stata firmata dal Direttore Generale per lo Studente, mentre questa è sottoscritta dal nuovo Capodipartimento. Però, dopo la prima Nota n. 662/21, è intervenuto il clamoroso e dirompente comunicato stampa sottoscritto, non solo da un coordinamento di associazioni qual è il CoorDown (che è legittimo, anche se non condivisibile, data la libertà di manifestazione del pensiero riconosciuto dall’art. 21 della Costituzione), ma addirittura in modo delegittimante dall’ANP (Associazione Nazionale Presidi), che ha platealmente smentito la Nota Ministeriale n. 662/21 affermando in modo imperativo che, sino a quando gli alunni con disabilità non fossero stati tutti vaccinati, non avrebbero dovuto mettere piede a scuola.

    Ora di fronte a una smentita ufficiale di tale portata, il Ministero non può limitarsi a confermare la validità della contestata Nota n. 662/21, ma avrebbe dovuto chiarire, magari con toni meno perentori del comunicato dell’ANP, che la smentita era una posizione privata dell’ANP stessa e che i Dirigenti scolastici tutti, compresi quelli aderenti all’ANP, sono tenuti, in quanto funzionari dello Stato, a rispettare una disposizione giuridica emanata da un funzionario del Ministero.

    Ciò non è avvenuto e infatti già dal 7 aprile, primo giorno di entrata in vigore della nuova Nota ministeriale, essa è stata ancora disattesa da molte scuole, con enorme danno al diritto allo studio degli alunni con disabilità, palesemente e ripetutamente violato, con gravissimi problemi arrecati alle loro famiglie e con perdita di credibilità del valore giuridico delle norme ministeriali da parte dell’opinione pubblica.

  3. Il Ministero invero, a seguito delle tante lagnanze da parte di famiglie e di associazioni sulla non applicazione di fatto della Nota n. 662/21, avrebbe dovuto chiarire anche meglio il significato della Nota stessa, che spesso è stato travisato da tante scuole, andando a negare nei fatti il diritto che la Nota intendeva invece riconoscere.

    Già abbiamo descritto nella nostra precedente scheda n. 660. Gli alunni con disabilità una risorsa per i compagni che amano la frequenza scolastica (Nota 662/21) molte delle false interpretazioni che tante scuole hanno fatto di questa Nota, ma ci preme sottolineare ulteriormente che la Nota n. 662/21 non chiede alle scuole di valutare SE far andare in presenza un gruppetto di compagni con l’alunno con disabilità, ma di valutare COME garantire tale presenza. Molte scuole invece hanno voluto interpretare che avrebbero la discrezionalità decisionale anche su questo punto, che invece è previsto nella Nota anche perché è l’aspetto necessario a garantire di fatto le «condizioni di reale inclusione» degli alunni con disabilità presenti a scuola.

  4. Si chiede pertanto che il nuovo Ministro prof. Patrizio Bianchi voglia chiarire questi aspetti anche per riaffermare il valore delle norme del nostro Ordinamento giuridico, imponendo sia il rispetto delle «condizioni di reale inclusione» come affermato dalla Nota n. 662/21 e ribadito dalla Nota n. 491/21, sia precisando che l’indicazione della didattica in presenza nella scuola secondaria di secondo grado nelle zone Arancioni e Gialle «dal 50% al 75%» vada riferita alle singole classi e non già a tutte le classi della scuola. Si confida che il nuovo Sottosegretario Sasso, con delega proprio al diritto allo studio degli alunni con disabilità, si faccia interprete presso il Ministro delle richieste che stanno pervenendo da tantissime famiglie di alunni con disabilità e dai loro compagni che, nel rispetto delle norme di sicurezza, hanno visto come un’opportunità la possibilità loro offerta di didattica in presenza per garantire il diritto dei compagni con disabilità all’effettiva inclusione.

Salvatore Nocera

 

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