Verso una pedagogia di prossimità

Marina Seganti

La riflessione che segue non rende centrale la disabilità nella convinzione che l’inclusione è parte integrante di un processo di prossimità, chiama in causa ciascuno e tutti, giovani e adulti, tecnici e no. Una scuola che si allea alla comunità ha bisogno di conoscere il reale per curvare e allargare modalità consolidate in possibilità inclusive. Il filtro di lettura è il welfare di prossimità che attraversa gli ambiti propri di una scuola del tempo presente: ricerca e
innovazione, relazioni, didattica, articolazioni funzionali alla didattica. Sono passaggi faticosi e impegnativi che possono costruire significativi processi, buone e concrete prassi trasferibili. La scuola del tempo presente è chiamata a costruire ponti e percorsi attraverso una pluralità di impegni: esplicita i
pilastri portanti del senso dell’educare e dell’istruire, utilizza spazi interni ed esterni, è attenta ai mutamenti sociali e culturali in atto, in una prospettiva pedagogica di con-tatto, tesa alla valorizzazione, presenza e incontro di scuola-famiglie-sociale.

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