Gli «operaj dell’intelligenza»

Giancarlo Onger

Il viaggio nei meandri dei documenti programmatori e delle normative è faticoso, ma vale la pena intraprenderlo perché si possono fare scoperte interessanti, nel momento in cui si effettua una comparazione con la realtà quotidiana. Un’attenta analisi ci consente di comprendere che non mancano le idee, ma la volontà e/o la capacità di tradurle in azione. Le tante risorse professionali si disperdono nei rivoli delle rivendicazioni delle proprie identità (di docente, di specialista, di amministratore pubblico, ecc.) invece di rappresentare una risorsa da mettere in campo per lavorare in rete. C’è, però, una consapevolezza di fondo: le cosiddette buone pratiche dei centri territoriali ci hanno dimostrato che il lavoro di rete è una modalità imprescindibile, per il successo formativo di tutti gli alunni.

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