Sul filo del rasoio…

Benedetto Vertecchi

L’articolo esamina i differenti significati che la valutazione può assumere
nei diversi contesti. E l’ambiguità, in senso anche positivo, ma sempre problematico,
che la valutazione assume, anche e forse soprattutto quando è
evocata come un «assoluto oggettivo». Nel dibattito sulla valutazione essa
viene sovente confusa con l’assessment. Alcune questioni, in realtà, possono
essere affrontate solo sul piano educativo, evitando di riprendere la vecchia e
polverosa controversia sull’opportunità di usare prove strutturate. I Gesuiti
e i Giansenisti hanno praticato valutazioni connesse alle proposte formative.
Il contributo accenna a ciò per evidenziare gli equivoci insiti nella pretesa
meritocratica, a fondamento logico-sincronico, mentre l’educazione dovrebbe
proporre una logica diacronica.

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