Accelerare o cambiare marcia?
Carlo Lepri
L’articolo presenta una riflessione sullo stato dell’integrazione sociale delle
persone disabili alla luce dei cambiamenti sociali, economici e culturali
che stanno attraversando il nostro Paese. Il dato di partenza è che, dopo
oltre trent’anni, l’integrazione sociale è «in difesa». Il dominio del «pensiero
calcolante» riporta continuamente l’integrazione sociale alla dimensione
economica, sottraendola a quella dell’etica e dell’estetica. Tuttavia rimanere
ancorati rigidamente alla logica del pensiero calcolante può portare il sistema
al collasso. Utilizzando le riflessioni di Watzlawick sulla formazione e sulla
soluzione dei problemi, l’intervento pone l’accento sul fatto che l’integrazione
può avere un futuro, a condizione che chi la sostiene sappia uscire dalla logica
del «più di prima» attraverso proposte che prevedano un «cambiamento del
cambiamento». Si riportano alcuni esempi al riguardo concernenti l’integrazione
scolastica e lavorativa.