A scuola di diversità. Esperienze nella scuola secondaria di primo grado
Valter Regoli
L’articolo riporta alcuni esempi di fruttuosa collaborazione con gli insegnanti curricolari per lo svolgimento di progetti che non sono stati rivolti esclusivamente ad alunni diversamente abili, ma che hanno coinvolto tutta la classe in cui questi ultimi erano presenti.
Le esperienze di cui si parla possono essere considerate non solo come un modo di fare scuola diverso, ma anche come un momento di «scuola di diversità», finalizzato a diffondere una cultura dell’integrazione scolastica e sociale. La prima esperienza riguarda un progetto piuttosto ampio sul tema delle barriere architettoniche, del diritto all’accessibilità e del vedere con occhi diversi i luoghi in cui viviamo, mentre la seconda esperienza riguarda l’approccio di alcuni preadolescenti alla conoscenza delle diverse abilità, in questo caso di un soggetto non vedente.