Inclusione scolastica e sociale: un valore irrinunciabile?

Dario Ianes, Benedetta Zagni, Francesco Zambotti, Sofia Cramerotti, Sara Franch

L’inclusione scolastica e sociale italiana vanta ormai 40 anni di storia e viene spesso considerata come un modello da seguire. Nonostante questo, permangono numerose posizioni inclusio-scettiche, che mettono in discussione la fattibilità e l’effettiva utilità per le persone con disabilità di un sistema formativo inclusivo. Pubblicazioni scientifiche recenti hanno esaminato in modo molto critico le pratiche inclusive e hanno evidenziato come anche le pratiche inclusive italiane si siano rivelate inefficaci. Qual è allora la situazione attuale in Italia? Quanto il valore dell’inclusione regge a fronte delle difficoltà quotidiane di realizzazione e fattibilità concreta dei valori inclusivi? Il presente studio si pone l’obiettivo di indagare, nella popolazione italiana, se davvero il valore dell’inclusione scolastica e sociale sia ancora irrinunciabile e quali siano le difficoltà e i punti di forza di alcune dimensioni applicative. È stato proposto un questionario online, formato da 19 domande (escluse quelle demografiche), al quale hanno risposto 3.137 persone (età media = 44,6 anni, deviazione standard = 9,51) che lavorano con persone con disabilità. La maggior parte dei partecipanti è composta da insegnanti di sostegno (62,6%) e curricolari (22,9%), mentre il resto del campione svolge altre professioni educative. Sono state condotte le analisi descrittive e sono state individuate 6 dimensioni tematiche: la dimensione del valore, della realizzazione e della fattibilità, delle ricadute socio-emotive, delle collaborazioni, della sessualità e, infine, della vita adulta. Dai risultati si evince che il valore dell’inclusione è ancora ben vivo e radicato nel DNA della scuola italiana, ma quando si tratta di scendere a un piano operativo emergono nettamente le difficoltà reali della fattibilità dell’inclusione. Preoccupanti risultano i dati in merito alla collaborazione con i servizi e le famiglie, che denotano un peggioramento notevole. Incoraggiante, invece, appare la propositività rispetto all’introduzione di figure psicoeducative rivolte, anche globalmente, alla sessualità delle persone con disabilità. Da ultimo, una spinta arriva dalla scuola che si dimostra a favore della possibilità di cattedre miste inclusive.

DOI 
10.14605/ISS2312402

Keywords
Inclusione, Scuola, Pratiche inclusive, Persone con disabilità, Valori. 

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