Quasi Adatti? Equità, Diversità, Inclusione e Resilienza

Elena Malaguti

Le ricerche che correlano il benessere degli adolescenti — la loro salute mentale — al successo formativo (resilienza in campo educativo), dimostrano che l’utilizzo di un approccio adattativo e compensativo o dispensativo per analizzare i fenomeni sottesi ai processi di resilienza e al successo formativo non è efficace (Theron, 2016; Ungar e Theron, 2020) se si opera in ambienti eterogeni dove sono presenti molteplici differenze. Il costrutto socio-ecologico e multisistemico (Ungar e Theron, 2020; Malaguti, 2020; Ungar, 2012; 2019; Rutter, 2006; 2012; Masten e Tellegen, 2012) considera l’interazione dei sistemi fra di loro, ovvero, le relazioni che si instaurano fra la persona e gli ambienti che frequenta e il modo in cui gli ambienti si organizzano e progettano percorsi educativi e formativi. Il presente contributo si pone l’obiettivo di stimolare la riflessione per la ricerca scientifica nel campo delle scienze dell’educazione ma, in particolare, in riferimento all’ambito della Pedagogia Speciale e della Didattica Speciale secondo la prospettiva dell’educazione inclusiva, nel tentativo di comprendere in che modo sia possibile costruire un disegno comune capace di rispondere, con azioni concrete, alle istanze di educabilità anche di coloro che vivono condizioni peculiari. L’attenzione ai processi, ai cambiamenti locali, nazionali ed internazionali è una dimensione che attraversa da sempre gli studi nel settore della Pedagogia Speciale e Didattica Speciale (Canevaro, 1985). Si ritiene, dunque, che un chiarimento sul piano concettuale e semantico sia fondamentale non solo per il profilo epistemologico degli studi nel settore della Pedagogia Speciale, ma anche per costruire contesti realmente equi, inclusivi, solidali e sostenibili.

DOI 
10.14605/ISS2212301

Keywords
Ecosistemi, Contesti, Differenze, Processi educativi, Successo formativo, Inclusione.

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