Progetto «Una scuola per tutti»

Valeria Minghelli, Ernesto Orsino, Carmen Palumbo, Filippo Gomez Paloma

L’avvicendarsi normativo in materia di bisogni educativi speciali è foriero di una importante esigenza costituitasi, nel tempo, all’interno del contesto educativo: la necessità che la scuola si costituisca come reale ed efficace contesto inclusivo. In particolare, alla scuola dell’infanzia è implicitamente attribuita e forse non sufficientemente riconosciuta una importante responsabilità: di prevenzione e individuazione precoce di eventuali difficoltà che, qualora non trovassero un contesto formativo favorevole, potrebbero dar luogo a un bisogno educativo speciale. In questo contesto si innesta il presente Progetto di formazione-azione Una scuola per tutti, rivolto a docenti di scuola dell’infanzia, per favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze in tema di prevenzione dei bisogni educativi speciali, con particolare attenzione alla promozione dello sviluppo di competenze metafonologiche, substrato dei processi di letto-scrittura. La formazione ha previsto una stretta collaborazione tra ambito educativo e ambito clinico, nella convinzione che i due mondi debbano dialogare costantemente, sia nella fruizione di un linguaggio condiviso, in chiave ICF (OMS, 2001), sia nell’individuazione di prassi educative e abilitative coerenti e complementari. Nel perseguire questo intento, si è costituita in chiave embodied una formazione integrata teorico-pratica e esperienziale, per una cognizione incarnata (Wilson e Golonka, 2013). Corpo ed emozioni insieme determinano la qualità emotiva-esistenziale dell’esperienza e, conseguentemente, i pensieri e gli apprendimenti su quell’esperienza (Oliverio, 2009).

DOI 
10.14605/ISS2022104

Keywords
Infanzia, Bisogni educativi speciali, Embodied Cognition Science, Letto-scrittura.

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