«Casa è dove voglio stare». Le percezioni dei «disabili intellettivi» e degli studenti universitari sull’indipendenza abitativa

Fabio Bocci, Ines Guerini

Gli autori del presente contributo descrivono e presentano i primi esiti di un’indagine finalizzata a esplorare alcune questioni riguardanti l’indipendenza abitativa delle persone con disabilità intellettiva quale dato da iscrivere all’interno di un progetto più ampio inerente alla vita indipendente delle persone disabili. Nell’ambito di tale indagine è sembrato utile coinvolgere anche alcuni studenti universitari fuori sede per rilevare le loro opinioni in merito all’eventualità di convivere con persone disabili. Scopo dell’intero progetto di ricerca, infatti, è quello di sondare la possibilità di identificare alcune soluzioni abitative inedite che siano in grado di dare concretezza ai processi inclusivi oggi più che condivisi sul piano valoriale. Sembra, infatti, che la sfida attuale sia quella di passare dal piano dichiarativo a quello attuativo per dare risposta alle istanze di vita indipendente e autodeterminata di chi ha un deficit o un qualsiasi impedimento o vulnerabilità. I dati fin qui emersi sembrano fornire spunti utili in tale direzione.

Keywords
Vita indipendente, disabilità adulta, indipendenza abitativa, progetto di vita, università

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