Approccio neuromotorio ai Disturbi Specifici di Apprendimento come disprassia sequenziale
Piero Crispiani, Marco Paolo Dellabiancia
Nell'articolo gli autori, pur procedendo nella prospettiva già da tempo proposta da P. Crispiani sulla natura della dislessia-disgrafia-discalculia come
Disturbo tendenzialmente integrato, qualitativo e parzialmente pervasivo
(Disprassia sequenziale), si soffermano in particolare a considerare alcune
dimensioni neuromotorie dell’operatività cerebrale richiesta dall'atto del
leggere. In tal senso descrivono tre diversi processi percettivo-motori e
la loro necessaria integrazione nella realizzazione complessiva unitaria
della funzione, partendo dal quadro complessivo del movimento delineato
da Jeannerod, dove si definiscono tre piani operativi diversi. I tre processi
percettivo-motori così descritti appartengono al piano intermedio, quello che
si compie in modo del tutto automatico e, soprattutto, seguendo vie modulari (cioè tendenzialmente autonome nell'elaborazione), da cui nasce, pienamente nell'ottica dell'Embodied Cognition, la soluzione del trattamento adottata nel Polo SAF e dal Sistema CoCliTe.