Sulla strada dell’inclusione sociale: problemi e proposte

Maria Teresa Agati, Alberto Zuliani, Alessandro Solipaca

In Italia, sono circa 3.000.000 le persone con disabilità significative. I gravissimi, stimati sulla base delle indennità di accompagnamento erogate,
sono circa 1.500.000. Si può ipotizzare che l’assicurazione obbligatoria per
la Long Term Care (LTC), nel nostro Paese, possa attingere in tutto o in
parte ai contributi già attualmente versati, riducendo proporzionalmente
la prestazione pensionistica al momento in cui sarà erogata.
Prevedibilmente, la quasi totalità della popolazione sarebbe disposta a
rinunciare a una frazione comunque limitata della pensione se le fosse
garantita una copertura significativa per l’assistenza in caso di disabilità
cronica: sono questi due dei punti principali della relazione che il prof.
Alberto Zuliani ha svolto in occasione della riunione «aperta» del gruppo
di lavoro sulla disabilità della Associazione «Luca Coscioni», di cui Zuliani
— già presidente dell’ISTAT e presidente della Fondazione «Dopo di noi»
— è il coordinatore. La riunione si è tenuta venerdì 9 ottobre 2009 a Roma,
nella sede dell’Associazione.
Una seconda relazione è stata svolta da Alessandro Solipaca, che ha affrontato il tema delle difficoltà di inserimento dei soggetti disabili nel mondo del lavoro. La terza relazione introduttiva è stata quella di Maria Teresa Agati, presidente della Commissione sugli Ausili Tecnici per Persone Disabili della Confindustria, che ha evidenziato come si continua a utilizzare un elenco vecchio di decenni che prescrive ausili superati, erogati con processi farraginosi, inefficienti e inefficaci, inutilmente costosi. I disabili, ormai, non credono più alle promesse dei governi: chi può, acquista quello che gli serve pagandolo di tasca sua.

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