DSA, barriere e facilitatori nell’Università della Calabria

Antonella Valenti

La Legge 170/2010 ha favorito un aumento delle diagnosi di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) in Italia, ma persistono marcate disuguaglianze regionali, con una scarsa incidenza nel Mezzogiorno. L’Università della Calabria ha avviato un programma di inclusione rivolto agli studenti con DSA, in risposta alla loro iniziale assenza nei dati di immatricolazione. Le azioni hanno incluso attività di screening, formazione del personale, tutorato specializzato e protocolli con il servizio sanitario. Un’indagine ha evidenziato barriere didattiche, culturali e organizzative, ma anche facilitatori inclusivi. I risultati confermano l’urgenza di una maggiore formazione dei docenti e l’adozione di una Progettazione Universale dell’Apprendimento come strategia chiave per garantire equità e successo formativo.

DOI 
10.14605/DIS622501

Keywords
Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), Inclusione universitaria, Barriere e facilitatori, Diagnosi e accesso allo studio, Progettazione universale dell’apprendimento.

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