Potenziare è meglio che curare

Francesca Novella, Alessio Surian

L’interesse per la musica come strumento da utilizzare in chiave preventiva nell’ambito dei disturbi dell’apprendimento sta aumentando sempre di più. Numerosi sono gli studi che hanno evidenziato la relazione esistente tra competenze linguistiche e musicali e di come quest’ultime siano fondamentali per l’apprendimento e la comprensione del linguaggio. In particolare, è possibile potenziare le competenze legate alla letto-scrittura dei bambini con attività centrate sul ritmo, sull’integrazione di schemi canzoni-ritmo-corpo e sul coordinamento delle capacità motorie. In questo contesto, è stato progettato un laboratorio ritmico-musicale «Crescere con la musica»: al centro dell’esperienza ci sono il corpo, il ritmo e il suono quali veicoli di apprendimento, con particolare riferimento alle abilità coinvolte nella lettura. L’intervento è stato proposto a 32 alunni della classe prima della primaria di una scuola di Padova a confronto con 18 alunni di un’altra scuola primaria del padovano a cui non è stato offerto l’intervento ritmico musicale. Lo scopo di questo laboratorio è di consolidare una tipologia di lavoro inserita in una prospettiva preventiva al fine sia di ridurre l’aumento di difficoltà di apprendimento dei bambini, sia di rendere più facile la scolarizzazione di tutti.

DOI
10.14605/DIS322205

Keywords
Dislessia evolutiva, Ritmo, Musica, Potenziamento della lettura, Prevenzione.

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