Test Book

Editoriale
Editorial

Annamaria Di Fabio

Mario Fulcheri

Guido Sarchielli



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Questo secondo numero del 2016 continua a potenziare la versione online della rivista, incrementandone sempre di più la diffusione e la fruibilità grazie alla possibilità di reperire più facilmente l’articolo dotato di codice identificativo DOI nei database digitali, a livello internazionale.

Il valore scientifico della rivista continua a crescere, arricchito dai contributi degli articoli invitati e dagli studi presentati nelle ricerche e negli strumenti. Viene sottolineata ancora una volta l’importanza di realizzare e mantenere circoli virtuosi, nel contesto italiano, europeo e internazionale in generale, facilitando lo scambio tra studiosi e professionisti nell’ambito del counseling. Ogni occasione in questa direzione è ritenuta di grande valore e la rivista, proprio per la sua configurazione di rivista scientifica, promuove e facilita la circolazione delle informazioni, dagli studi e dalle ricerche alle rubriche, alle recensioni, fino alla realizzazione di convegni, giornate di studio, seminari e di tutte le altre iniziative che possano rinforzare la disciplina. In questo senso, ad esempio, in questo numero si fa riferimento: a) ai lavori del Workshop sulle “Attività del Counseling in Italia” promosso il 24 marzo 2016 dal Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi, dall’Associazione Italiana di Psicologia, dalla Conferenza Psicologica Accademica e dal network Uni.Co; b) ai lavori del III Congresso nazionale della Società Italiana di Psicologia del Lavoro e dell’Organizzazione (SIPLO) tenutosi il 20 e 21 Maggio 2016, presso il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze e che ha affrontato diverse tematiche teoriche e pratiche riconducibili al counseling.

Grazie al counseling si riconferma l’importanza di sviluppare metodi, costrutti, interventi innovativi che permettano di accogliere e di rispondere tempestivamente alle esigenze degli individui che stanno affrontando la complessità (cambiamenti, liquidità, insicurezza) della vita sociale odierna. La disponibilità di strumenti validi potrà permettere alle persone nelle diverse fasi della loro vita di affrontare proattivamente e adattivamente le sfide dell’epoca postmoderna trasformando i vincoli in risorse. Dunque chi opera nel campo del counseling – come ricercatore e come professionista – dovrebbe sentirsi interpellato a fornire contributi inviando proposte di articoli da valutare per la pubblicazione.

Anche questo numero include contributi di riflessione sul counseling in molteplici contesti di ricerca e di intervento.

I tre articoli invitati hanno l’obiettivo di promuovere una riflessione generale sulla funzione del counseling in prospettiva nazionale e internazionale, sull’ampliamento dei contesti di studio e applicazione del counseling e delle opportunità per il potenziamento delle risorse di coping delle persone.

Il primo articolo invitato in lingua inglese di Di Fabio e Van Esbroeck approfondisce il nuovo costrutto di Intrapreneurial Self-Capital (ISC) all’interno della cornice del Life Design counseling. L’Intrapreneurial Self-Capital, oltre a essere un nuovo promettente costrutto con relativa scala di rilevazione, prevede un training di intervento preventivo per la promozione delle risorse. Le caratteristiche del training ISC, appositamente sviluppato per promuovere e incrementare l’Intrapreneurial self-Capital, sono presentate nell’articolo.

Il secondo articolo invitato di Guido Sarchielli presenta alcune valutazioni comparative tra modelli diversi per la formazione di psicologi, rilevando in particolare le competenze specifiche necessarie per le attività del counseling che potrebbero essere incrementate per una maggiore efficacia delle attività stesse. La realizzazione di iniziative post-lauream potrebbe così favorire il riconoscimento della funzione del counseling proprio per la sua efficacia rilevata scientificamente e ciò potrebbe costituire un modello di riferimento per potenziare le altre attività degli psicologi.

Il terzo articolo invitato di Karola Sorgi, Cristina Ciuluvica (Neagu), Daniela Marchetti, Maria Di Nardo e Mario Fulcheri descrive un’applicazione del modello dell’attaccamento nell’ambito del counseling psicologico-clinico, mettendo in evidenza come la teoria dell’attaccamento possa essere utilizzata per rispondere a esigenze cliniche e di ricerca. Il professionista ha così a disposizione un quadro teorico per identificare più precisamente gli obiettivi del percorso di counseling e gli strumenti utili a favorire il cambiamento del cliente.

La sezione “Studi e ricerche” si apre con il lavoro di Yura Loscalzo, Marco Giannini, Filippo Vallini e Alessio Gori che mette in evidenza, in un gruppo di studenti universitari italiani, le relazioni tra le pubblicità sul gioco d’azzardo, gli atteggiamenti sia verso i giochi che verso le pubblicità dei giochi, e l’intenzione di giocare d’azzardo. Viene infine sottolineata l’importanza dei risultati raggiunti e di realizzare ulteriori studi per raccogliere evidenze scientifiche da utilizzare a scopo preventivo in termini di intervento.

Segue la ricerca-azione partecipata per il potenziamento del pensiero critico di Manuela Zambianchi all’interno del quadro teorico-metodologico dei programmi Life Skills Education. I risultati dello studio mostrano modificazioni positive delle credenze sui comportamenti salutari e correlazioni positive tra rappresentazioni sulla salute e credenze sui comportamenti salutari. Lo studio si colloca in un ambito di intervento di prevenzione e promozione della salute.

La sezione successiva include contributi per la validazione italiana di alcuni strumenti che si collocano all’interno di una prospettiva di prevenzione primaria, di psicologia positiva e di attenzione alle differenze individuali. Il focus è mantenuto sull’importanza del piano della ricerca e dell’intervento nell’ambito del counseling, per la rilevazione e la promozione di risorse importanti per gli individui, le organizzazioni e i contesti nei quali vivono, studiano e lavorano.

Il primo articolo di Di Fabio presenta le proprietà psicometriche della versione italiana della Gratitude Resentment and Appreciation Test, riportando dimensionalità, attendibilità e validità concorrente dello strumento. La scala, che mette in evidenza aspetti importanti per la strutturazione di buone relazioni sul luogo di lavoro, si configura come uno strumento adeguato per rilevare l’espressione di gratitudine anche nel contesto organizzativo italiano.

Il secondo articolo di Di Fabio studia le proprietà psicometriche della versione italiana del Diversity Management Questionnaire, uno strumento a tre dimensioni con buona coerenza interna e validità. Sulla base dei risultati dello studio, la scala si mostra utile per rilevare il Diversity management anche nel contesto organizzativo italiano.

Infine il lavoro di Annamaria Di Fabio, Alessio Gori e Marco Giannini mostra le proprietà psicometriche, studiate in giovani adulti nel contesto italiano, di un metodo alternativo per la misura dei Big Five, il Ten Item Personality Inventory (TIPI), che sulla base dei risultati dello studio può essere facilmente e velocemente somministrato per rilevare tratti di personalità.

Come si è detto, offrire molteplici stimoli di approfondimento e di apertura di nuove prospettive di ricerca e di intervento in vari ambiti del counseling è la mission a cui si ispira la rivista. L’altra importante direttrice è quella di facilitare lo scambio e la collaborazione tra mondo scientifico e mondo professionale, per un mutuo e reciproco ascolto, dialogo e costruzione di collaborazione e di significati. In coerenza con tali propositi anche questo numero presenta un insieme di risorse e di strumenti basati su evidenze scientifiche con respiro internazionale che i lettori potranno meglio conoscere, utilizzare e/o diffondere nei propri contesti di lavoro e di attività.

 

Annamaria Di Fabio, Mario Fulcheri, Guido Sarchielli

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