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a cura di Annamaria Di Fabio

Università degli Studi di Firenze.



Di Fabio, A., Blustein, D. L. (Eds.). (2016). From Meaning of Working to Meaningful Lives: The Challenges of Expanding Decent Work. Lausanne: Frontiers Media. doi: 10.3389/978-2-88919-970-9 (E-BOOK). Free download.

 

L’E-book è scaricabile gratuitamente sul website di Frontiers:

http://www.frontiersin.org/books/From_Meaning_of_Working_to_Meaningful_Lives_The_Challenges_of_Expanding_Decent_Work/1002

L’E-book è scaricabile gratuitamente anche sulla home page del Research Topic:

http://journal.frontiersin.org/researchtopic/4185/from-meaning-of-working-to-meaningful-lives-the-challenges-of-expanding-decent-work

 

 

L’E-book è costruito sui contributi del Frontiers in Organizational Psychology Research Topic dal titolo From Meaning of Working to Meaningful Lives: The Challenges of Expanding Decent Work (Di Fabio & Blustein, 2016), la cui finalità principale è stata rispondere a interrogativi di ricerca su come le persone possano costruire vite personali e professionali pienamente significative, rispondendo alla sfida di promuovere il decent work in una realtà contemporanea caratterizzata dalla crisi economica e dalla rapida crescita tecnologica che riduce il numero, la qualità e la stabilità dei lavori disponibili. Un obiettivo importante perseguito è stato quello di arricchire la Decent Work Agenda proposta dall’International Labour Organization (ILO), inserendo la conoscenza psicologica nell’attuale dibattito sul lavoro e sul benessere. La promozione di una prospettiva innovativa nella costruzione di decent work e decent life è sottolineata e scandita dal rilevante passaggio dal paradigma della motivazione a quello del meaning introdotto nell’opera. L’E-book rappresenta pertanto un riferimento per tutti gli studiosi e i professionisti che si trovano a operare nel contesto postmoderno, caratterizzato da continui cambiamenti e instabilità, per promuovere progetti di vita e professionali decent, ancorati a una costruzione all’insegna del significato. Relativamente alla sua articolazione, l’E-book contiene quindici contributi.

L’editoriale di Di Fabio e Blustein (2016), oltre alla panoramica relativa ai successivi quattordici articoli, introduce il tema che costituisce il fil rouge del volume: “Come possono le persone fare esperienze di vita e di lavoro meaningful in relazione alle numerose sfide che riducono l’accesso al decent work?”. Si tratta di una questione fondamentale per la psicologia del lavoro e dell’orientamento e per rivitalizzare la decent work agenda. È in questo contesto che Di Fabio e Blustein (2016) introducono una prospettiva innovativa nella costruzione di decent work e decent lives: il passaggio dal paradigma della motivazione a quello del meaning, dove la sostenibilità di un decent life project è ancorata a una meaningful construction.

Il seguente contributo di Blustein, Olle, Connors-Kellgren e Diamonti (2016) presenta l’attuale sfida nello sviluppo e nell’operazionalizzazione del decent work, creando una cornice per un’esplicita analisi psicologica del decent work, focalizzandosi sull’esperienza individuale e connettendo il decent work con la giustizia sociale.

Il successivo articolo di Di Fabio e Maree (2016) offre una riflessione sulle definizioni di decent work e povertà, utilizzando una lente transdisciplinare che include le prospettive filosofica, giuridica, economica, sociologica e psicologica.

Nel contributo di Pouyaud (2016) viene presentata una cornice psicosociale che inserisce il decent work nella pratica del career counseling attraverso quattro dimensioni del lavoro (activity, trade, others e society).

L’articolo di Di Fabio e Kenny (2016) riguarda un nuovo modello teorico per il ventunesimo secolo, supportato empiricamente, chiamato Positive Self and Relational Management (PS&RM). Il modello include tre costrutti correlati: Positive Lifelong Life Management, Positive Lifelong Self-Management, Positive Lifelong Relational Management. Il PR&SM rappresenta una cornice di riferimento per la ricerca e la progettazione di interventi preventivi finalizzati a promuovere decent work e decent lives nel ventunesimo secolo.

Il successivo contributo di Ribeiro, Silva e Figueiredo (2016), basandosi su una prospettiva costruzionista, analizza il concetto di decent work esplorando i significati attribuiti al lavoro attraverso un’analisi di contenuto delle narrative prodotte da lavoratori brasiliani.

Nell’articolo di Allan, Autin e Duffy (2016), utilizzando la prospettiva della Self-Determination Theory e la cornice della Psychology of Working, viene testato un modello con la classe sociale e la work volition come predittori della self-determination che a sua volta predice il meaningful work, sottolineando l’importanza della motivazione interna nel predire la meaningfulness in relazione al lavoro.

Nel contributo successivo di Luke, McIlveen, e Perera (2016) viene presentato uno studio qualitativo che analizza interviste con pensionati, evidenziando l’importanza del lavoro come mezzo per dare senso all’esistenza nella vecchiaia.

L’articolo di Di Fabio e Gori (2016) riguarda lo sviluppo di un nuovo costrutto psicologico e del relativo strumento per rilevare la workplace relational civility (WRC). Questa nuova misura self-report costituisce un’innovazione perché in letteratura tradizionalmente gli studi hanno riguardato la workplace incivility. Introduce inoltre una modalità mirror, preziosa da utilizzare per offrire una spiegazione a un importante aspetto del decent work, vale a dire la salute relazionale dei lavoratori.

Nel contributo successivo di Kenny, Catraio, Bempechat, Minor, Olle, Blustein e Seltzer (2016), adottando la prospettiva del positive youth development, è stata analizzata l’esperienza di diplomati di scuola secondaria di secondo grado provenienti da famiglie a basso reddito che hanno partecipato a un programma di apprendimento sul posto di lavoro.

L’articolo di Maree e Twigge (2016) analizza alcuni life design intervention forniti a sei adulti in Sud Africa, sottolineando come il life design counseling potenzi la conoscenza di sé rafforzando allo stesso tempo la crescita del relational-moral self.

Il contributo di Di Fabio e Bucci (2016) è relativo alla green positive guidance e al green positive life counseling per decent work e decent lives. Si tratta di uno studio che analizza per la prima volta in letteratura la relazione tra empatia e connectedness to nature, evidenziando come il green positive counseling costituisca una preziosa opportunità e si collochi all’interno di una prospettiva relazionale.

Nell’articolo di Di Fabio e Palazzeschi (2016) viene presentato un caso studio di un laureato che sta svolgendo un tirocinio, offrendo un’interessante prospettiva sul mondo dei lavoratori precari e i processi di marginalizzazione, sottolineando il valore dei life construction interventions in un’ottica preventiva.

Il contributo di Ryba, Stambulova e Ronkainen (2016) riguarda lo sviluppo di un modello di transizione culturale che emerge dalle analisi qualitative delle narrative di atleti professionisti che cambiano paese per ragioni professionali.

L’ultimo articolo di Arnoux-Nicolas, Sovet, Lhotellier, Di Fabio e Bernaud (2016) presenta i risultati di uno studio quantitativo condotto su lavoratori francesi, sottolineando come il significato del lavoro risulti inversamente legato alle condizioni lavorative e alle intenzioni di turnover. Viene sottolineato il ruolo del meaningful work come risorsa psicologica per i lavoratori nell’affrontare condizioni avverse in ambito lavorativo.

Al termine della lettura si percepisce come questo E-book si configuri in termini di una risorsa preziosa e innovativa, indispensabile per ricercatori e professionisti interessati a comprendere meglio come rispondere più efficacemente alle richieste e alle sfide del 21° secolo, fornendo una risposta adeguata alla sfida di promuovere decent work and decent life.

Letizia Palazzeschi




Note

1 A

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