Il supporto sociale rappresenta un’importante risorsa per l’individuo in differenti ambiti della vita (Blustein & Di Fabio, 2013; Di Fabio, 2015; Di Fabio & Kenny 2012, 2015; Kozan, Di Fabio, Blustein, & Kenny, 2014). La Relational Theory (Blustein, 2001) evidenzia il valore del supporto sociale, sottolineando la naturale aspirazione dell’essere umano alla connessione personale e alla relazioni (Bowlby, 1982; Josselson, 1992; Blustein, 2001, 2006). L’aspirazione alla connessione risulta evidente nel corso dell’intero arco di vita in relazione all’amicizia, alle relazioni romantiche, alle relazioni familiari e a quelle lavorative (Blustein, 2006). Inoltre ricerche empiriche hanno mostrato l’importanza delle relazioni per lo sviluppo del percorso professionale e per il successo al lavoro (Blustein, 2006; Blustein, Prezioso, & Schultheiss, 1995; Kenny, Blustein, Chaves, Grossman, & Gallagher, 2003; Richardson, 2012; Schultheiss, Kress, Manzi, & Jeffrey, 2001). Si sottolinea l’importanza di costruire relazioni supportive in una prospettiva preventiva nel corso di tutto l’arco di vita (Blustein, 2011; Di Fabio & Kenny, 2015; Hage et al., 2007; Kenny & Hage, 2009; Richardson, 2012).

In letteratura emergono molteplici definizioni di supporto sociale. Inizialmente il supporto sociale è stato considerato come un aiuto per generare positive esperienze emotive, riducendo gli effetti negativi dello stress, aumentando l’autostima e il senso di controllo sull’ambiente (Pearlin, Lieberman, Menaghan, & Mullan, 1981). Si è poi passati a una definizione di supporto sociale come scambio di risorse, al massimo tra due individui, percepito da colui che le fornisce o da chi le riceve come uno scambio volto ad aumentare il benessere del ricevente (Shumaker & Brownell, 1984). Successivamente il supporto sociale è stato visto in termini di coping assistance, cioè l’impatto di una situazione stressante è modificato quando altre persone aiutano l’interessato a modificare la situazione stessa, il significato attribuito ad essa, la reazione emotiva ad essa (Thoits, 1986). È stato concepito anche in termini di supporti percepiti o reali, utili e/o significativi forniti dalla comunità, dalle reti sociali e dai compagni degni di fiducia (Lin, 1986). Si è inoltre evidenziato che il supporto sociale ha un effetto buffer proteggendo gli individui dagli effetti dannosi dello stress (Cohen & McKay, 1984; Zimet, Dahlem, Zimet, & Farley, 1988); ha direttamente effetti vantaggiosi, indipendentemente dal livello di stress presente nella vita degli individui (Broadhead et al., 1983; Flannery & Wieman, 1989; Frey & Röthlisberger, 1996; Ystgaard, Tambs, & Dalgard, 1999); è un mezzo per diminuire lo stress (Laschinger, Finegan, Shamian, & Wilk, 2001; Laschinger & Havens, 1997). Recentemente si è sottolineato che si tratta di un costrutto complesso e multidimensionale che include l’ampiezza del sistema di supporto e la soddisfazione per il sistema di supporto percepito (Bruwer, Emsley, Kidd, Lochner, & Seedat, 2008).

In letteratura il supporto sociale mostra legami positivi con il benessere e la soddisfazione di vita (Ben-Ari & Gil, 2004; Laschinger et al., 2001; Laschinger & Havens, 1997; Rigby, 2000) e con la qualità della vita (Helgeson, 2003; Petito & Cummins, 2000). Il supporto sociale mostra legami inversi con lo stress soggettivo percepito dall’individuo (Aquino, Russell, Cutrona, & Altmaier, 1996; Gladstone et al., 2007; Karanci & Dirik, 2003). Il supporto sociale ha dunque un’importante funzione preventiva e protettiva, rafforzando lo sviluppo positivo e diminuendo lo stress (Kenny et al., 2014; Kenny & Hage, 2009).

Relativamente alla rilevazione del costrutto di supporto sociale percepito sono stati messi a punto numerosi strumenti (Bruhn & Philips, 1984; Bruwer et al., 2008; House & Kahn, 1985; Tardy, 1988). Tuttavia lo strumento tradizionalmente usato per rilevare il supporto sociale come costrutto multidimensionale e maggiormente utilizzato in quanto presenta numerosi vantaggi è la Multidimensional Scale of Perceived Social Support (MSPSS, Zimet et al., 1988). Il primo vantaggio è che tale scala consente di individuare sia un punteggio totale per la valutazione soggettiva dell’adeguatezza del supporto sociale percepito sia un punteggio distinto relativo a tre dimensioni di supporto sociale percepito (famiglia, amici, altri significativi). Consente quindi di considerare famiglia, amici, altri significativi come fonti di supporto sociale separate. Un ulteriore vantaggio è che la MSPSS è composta da 12 item ed è dunque semplice e veloce da somministrare, possedendo allo stesso tempo buone proprietà psicometriche in termini di dimensionalità, attendibilità e validità.

Le proprietà psicometriche della MSPSS sono state verificate nel contesto italiano con studenti universitari mostrando una struttura tridimensionale della scala, come per la versione originale, con buona attendibilità e validità (Di Fabio & Busoni, 2008). In un’ottica preventiva di promozione delle risorse (Di Fabio & Kenny, 2015; Di Fabio, Kenny, & Claudius, in press; Kenny et al., 2014), si ritiene opportuno poter applicare nel contesto italiano uno strumento per poter rilevare il supporto sociale percepito dagli studenti anche precocemente a livello di scuola secondaria di secondo grado. Lo scopo del presente lavoro è pertanto quello di analizzare le proprietà psicometriche della versione italiana della MSPSS (Zimet et al., 1988) in studenti di scuola secondaria di secondo grado, al fine di offrire un ulteriore contributo alla validazione dello strumento nel contesto italiano.

Metodo

Partecipanti

Gli strumenti sono stati somministrati a 564 studenti di quarta e quinta superiore della Toscana, 236 maschi (41.84%) e 328 femmine (58.16%). I partecipanti hanno un’età compresa tra i 17 e i 19 anni con una media di 18.58 e una deviazione standard di 1.36.

Strumenti

Multidimensional Scale for Perceived Social Support (MSPSS). Per valutare il supporto sociale percepito è stata utilizzata la Multidimensional Scale for Perceived Social Support (Zimet et al., 1988) nella versione italiana a cura di Di Fabio e Palazzeschi. Questo strumento è composto da 12 item rispetto ai quali il soggetto deve esprimere il proprio grado di accordo su una scala Likert a 7 punti (da 1 = Fortemente in disaccordo a 7 = Fortemente d’accordo). Si articola in tre dimensioni: supporto percepito da parte della famiglia, supporto percepito da parte degli amici, supporto percepito da parte degli altri significativi. Esempi di item sono: «La mia famiglia si impegna molto per aiutarmi», «Posso parlare dei miei problemi con i miei amici» e «Quando ho bisogno c’è sempre una persona speciale che mi sta vicino».

Satisfaction With Life Scale (SWLS). Per valutare la soddisfazione di vita è stata utilizzata la Satisfaction With Life Scale (SWLS, Diener, Emmons, Larsen, e Griffin, 1985) nella versione italiana a cura di Di Fabio e Palazzeschi (2012). Tale scala è composta da 5 item su scala Likert a 7 punti (da 1 = fortemente in disaccordo a 7 = fortemente d’accordo). Esempio di item: «Sono soddisfatto della mia vita». L’attendibilità della scala è di α = .87 (Diener et al., 1985). La validità concorrente è risultata adeguata (Di Fabio & Palazzeschi, 2012).

Procedura

Le somministrazioni sono avvenute collettivamente all’interno delle classi in orari concordati con gli Istituti, a opera di personale specializzato e nel rispetto delle leggi sulla privacy. L’ordine di somministrazione è stato controbilanciato per controllare gli effetti dell’ordine di presentazione.

Analisi dei dati

È stata verificata la struttura fattoriale della versione italiana della MSPSS con un’Analisi Fattoriale Confermativa (AFC) mediante l’utilizzo del programma statistico AMOS versione 6 (Arbuckle, 2005) con il metodo della massima verosimiglianza. L’adeguatezza del modello è stata analizzata basandosi non soltanto sul valore di χ2, dato che tale statistica risulta influenzata dall’elevata numerosità dei partecipanti, ma anche valutando altri indici di adattamento quali il rapporto tra il valore di χ2 e i gradi di libertà (χ2/df). Valori del rapporto tra c2/gl compresi tra 1 e 3 sono considerati indicatori di un buon adattamento. Sono stati considerati anche ulteriori indici relativi al goodness of fit quali: il Comparative Fit Index (CFI, Bentler, 1990) e il Non-Normed Fit Index (NNFI, Tucker & Lewis, 1973) che permettono una valutazione del modello sia con grandi che con piccoli campioni e i cui valori superiori a .90 indicano una buona adeguatezza del modello (Bentler, 1990); il Root Mean Square Error of Approximation (RMSEA, Browne & Cudeck, 1993) i cui valori inferiori a .08 indicano un buon adattamento del modello ai dati (Browne, 1990). Si è inoltre proceduto a verificare l’attendibilità della versione italiana della MSPSS mediante il calcolo dell’alfa di Cronbach e delle correlazioni item-totale corrette. Inoltre per verificare la validità concorrente, sono state esaminate, mediante il coefficiente r di Pearson, le correlazioni della versione italiana do della MSPSS con la SWLS.

Risultati

Per verificare la struttura della MSPSS, si è proceduto a un’Analisi Fattoriale Confermativa (AFC). Gli indici di Goodness of Fit sono riportati in Tabella 1. è stata confermata una struttura tridimensionale. Le saturazioni vanno: da .93 a .78 per la dimensione Famiglia; da .89 a .83 per la dimensione Amici; da .92 a .81 per la dimensione Altri significativi.

Tabella 1
Analisi fattoriale Confermativa: Goodness of Fit

Schermata 2015-11-17 alle 10.58.25

  
Relativamente agli indici considerati, la versione italiana della MSPSS risulta tridimensionale.

Al fine di verificare la consistenza interna dello strumento in esame sono stati calcolati il coefficiente alfa di Cronbach e le correlazioni item-totale corrette. Il coefficiente alfa di Cronbach è di: .91 per il totale, .92 per la dimensione Famiglia, .90 per la dimensione Amici, .93 per la dimensione Altri significativi. Le correlazioni item-totale corrette tutte positive e significative sono comprese: tra .89 e .72 per la dimensione Famiglia, tra .86 e .69 per la dimensione Amici, tra .87 e .73 per la dimensione Altri significativi.

Le correlazioni della MSPSS con la SWLS sono riportate in Tabella 2.

Tabella 2
Correlazioni della MSPSS con la SWLS

Schermata 2015-11-17 alle 10.58.52Nota. N = 564. ** p < .01.

Discussione

L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di verificare le proprietà psicometriche della versione italiana della MSPSS in studenti di scuola secondaria di secondo grado, al fine di poter offrire un contributo alla validazione dello strumento nel contesto italiano. Si è proceduto pertanto alla verifica della dimensionalità, dell’attendibilità e della validità della scala.

Relativamente alla dimensionalità della versione italiana della MSPSS, l’Analisi Fattoriale Confermativa ha supportato la versione tridimensionale della MSPSS individuata per la versione originale (Zimet et al., 1988), mostrando indici statistici di adeguatezza del modello soddisfacenti. Relativamente all’attendibilità della versione italiana della MSPSS, il coefficiente alfa di Cronbach risulta adeguato e in linea con quello della versione originale di Zimet et al. (1988). Inoltre, le correlazioni item-totale corrette risultano positive e significative a indicare un’elevata coerenza interna dello strumento. Per quanto riguarda la validità concorrente della versione italiana della MSPSS, le relazioni positive e significative ma moderate tra la MSPSS e SWLS depongono per un’adeguata validità concorrente relativamente alle misure effettuate.

Dai risultati del presente studio è possibile concludere che la versione italiana della MSPSS risulta essere uno strumento valido e attendibile per la misura del supporto sociale percepito in studenti di scuola secondaria di secondo grado. Tale studio presenta tuttavia il limite di aver analizzato le proprietà psicometriche della versione italiana della MSPSS esclusivamente con un gruppo di studenti di scuola secondaria di secondo grado della Toscana che non risultano rappresentativi della realtà italiana degli studenti di scuola superiore. Future ricerche dovrebbero pertanto prendere in considerazione gruppi di partecipanti maggiormente rappresentativi della realtà italiana, comprendendo studenti di scuola superiore di altre aree geografiche in Italia.

Nonostante i limiti evidenziati, la versione italiana della MSPSS si pone all’attenzione di quanti operano nell’ambito dell’orientamento e del career counseling come uno strumento che appare in grado di rilevare in maniera accurata il supporto sociale percepito anche nel contesto italiano. Avere a disposizione uno strumento in grado di rilevare in maniera valida e attendibile il costrutto di supporto sociale percepito permette di studiare in maniera approfondita tale costrutto in ambito di orientamento e career counseling, essendo il supporto sociale fondamentale per il positive lifelong management e per il benessere e per affrontare adattivamente la complessità del XXI secolo (Di Fabio, 2015; Di Fabio & Kenny, 2015; Guichard, 2013; Hage et al., 2007; Kenny, Di Fabio, & Minor, 2014; Richardson, 2012; Savickas, 2011).

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