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a cura di Annamaria Di Fabio

Università degli Studi di Firenze

De Pieri, S. (Ed.). (2015). Psicologia dell'orientamento educativo e vocazionale. Fondamenti teorici e buone pratiche. Milano: FrancoAngeli. Pagine: 368; € 38.00.

Il presente volume offre stimoli significativi per quanto riguarda l’orientamento scolastico e professionale nell’ambito italiano approfondendo la tematica della prospettiva psicologica esistenziale in una prospettiva lifelong. Il testo si colloca in un contesto postmoderno caratterizzato da apprendimento continuo, transizioni sempre più frequenti, continui cambiamenti e instabilità. In tale cornice, il volume rappresenta un prezioso contributo per i professionisti dell’orientamento coinvolti in interventi innovativi per facilitare l’adattabilità delle persone e un processo di ripensamento di sé in una cornice di life designing e life meaning.

Il testo è articolato in due parti e comprende un’appendice finale. La prima parte delinea le basi teoriche dell’orientamento in tredici capitoli.

Il primo capitolo offre i contributi delle discipline della psicologia e dell’antropologia al tema dell’orientamento. Nel secondo capitolo viene presentata la cornice teorica di riferimento per l’orientamento, articolata sostanzialmente in tre prospettive attuali (prevenzione, sviluppo, vocazione). Il terzo capitolo sottolinea l’importanza della prevenzione nell’ambito educativo e dell’orientamento per realizzare attività per la facilitazione e il sostegno dei giovani. Nel quarto capitolo vengono offerte indicazioni in ambito educativo per una progettualità positiva nella vita personale, familiare, scolastica, formativa, lavorativa e per la terza età. Il quinto capitolo si concentra sull’importanza di azioni orientative per facilitare il processo di scelta nella costruzione del proprio progetto di vita. Nel sesto capitolo viene evidenziata l’importanza per le persone di aumentare la consapevolezza assumendosi la responsabilità dei processi di sviluppo in cui sono coinvolte. Il settimo capitolo affronta la questione dell’orientamento vocazionale, sottolineando la necessità di sistemi educativi utili per affrontare la complessità della società post-moderna. Nell’ottavo capitolo viene approfondita la tematica del discernimento vocazionale da una prospettiva psicologica. Il nono capitolo delinea le caratteristiche del processo di accompagnamento orientativo e vocazionale. Nel decimo capitolo viene offerta una disamina del ruolo degli orientatori e dei formatori nell’accompagnamento orientativo e vocazionale. L’undicesimo capitolo propone indicazioni specifiche per la realizzazione del proprio progetto di vita in riferimento a tre fasi della vita della persona (preadolescenza, adolescenza, giovinezza). Il dodicesimo capitolo si centra sui processi di riorientamento e riprogettazione. Nell’ultimo capitolo viene presentata una panoramica su alcuni strumenti applicabili in ambito di orientamento come opportunità per l’identificazione degli obiettivi vocazionali per progettare e realizzare interventi efficaci.

Dalla prima parte si evince l’importanza di offrire una concezione più ampia dell’orientamento, riconoscendone il contributo nella costruzione dell’identità e nella promozione dell’adattabilità, supportando l’identificazione e il raggiungimento degli obiettivi delle persone nella costruzione del proprio progetto di vita.

La seconda parte delinea buone prassi dell’orientamento realizzate in diversi stadi di vita e in contesti diversi, attraverso quindici capitoli.

Il primo capitolo si sofferma su attività e sistemi di intervento utilizzati nei nidi per le famiglie con bambini da 0 a 3 anni. Nel secondo capitolo viene tracciata la storia dei progetti Or.M.E. e vengono proposti interventi attuati nella scuola dell’infanzia e nella scuola secondaria di primo grado. Il terzo capitolo presenta specifiche attività orientative nella scuola secondaria di primo grado. Nel quarto capitolo vengono introdotte azioni orientative nutritive realizzate durante il primo biennio della scuola secondaria di secondo grado. Il quinto capitolo ripercorre i punti fondamentali del progetto Pegaso per la costruzione di reti territoriali per l’orientamento. Nel sesto capitolo viene presentato il progetto Caleidoscopio centrato sul rapporto tra orientamento ed educazione degli adulti. Il settimo capitolo analizza gli aspetti peculiari delle azioni concrete orientative nei confronti di persone in diverse condizioni di svantaggio e di disagio. Nell’ottavo capitolo vengono descritti due tipi di progetti Orior per l’orientamento nel contesto universitario. Il nono capitolo si focalizza sulle reti transnazionali di mobilità professionale, esemplificate dal progetto JM-Net. Nel decimo capitolo vengono rilevate le competenze chiave per affrontare la complessità dell’epoca postmoderna. L’undicesimo capitolo riprende alcuni significativi risultati di convegni sull’orientamento dedicato ai lavoratori. Nel dodicesimo capitolo vengono descritte attività per l’integrazione di persone con disabilità e figure legate al job coaching. Il tredicesimo capitolo riporta alcuni progetti per l’integrazione culturale di donne immigrate, la prevenzione sociale e sanitaria in una prospettiva di società multiculturale. Nel capitolo successivo vengono descritte ricerche nel contesto giovanile, sottolineando difficoltà nello sviluppo dell’identità e possibili interventi efficaci per favorire la crescita personale. L’ultimo capitolo presenta studi e ricerche relativi all’orientamento esistenziale nella terza età.

Dalla seconda parte si evince l’importanza dell’aspetto operativo dell’orientamento, attraverso azioni efficaci soprattutto in chiave preventiva, in una prospettiva di riferimento psicologica e socio-educativa. Infine l’appendice descrive il modello COSPES dell’orientamento e i relativi criteri. Il volume risponde anche alla finalità di celebrare il 50° anno di attività del Centro COSES, riportando le attività realizzate fino a oggi dall’associazione e l’ampiezza delle esperienze e della storia che ne hanno caratterizzato l’impegno attivo e indefesso in relazione a queste tematiche.

Al termine della lettura si comprende quanto il volume si configuri come un prezioso contributo in ambito di orientamento per molti target: dagli operatori, agli psicologi, ai formatori, agli studiosi, ai ricercatori accademici, agli insegnanti delle scuole di vari ordini e gradi, agli studenti in formazione, fino a rivolgersi alle persone interessate alla tematica per comprendere aspetti significativi nell’affrontare la sfida della costruzione di un progetto professionale e di vita ancorato al proprio Sé autentico. Concludendo, il volume è un prezioso contributo alla storia dell’orientamento italiano e offre strumenti efficaci che permettono agli operatori e ai lettori di aumentare la loro consapevolezza sull’importanza di essere flessibili, di sviluppare e mantenere l’employability, di affrontare efficacemente le numerose transizioni dell’epoca post-moderna, in un processo di life e career management in cui la carriera appartiene sempre più alla persona che all’organizzazione.

Annamaria Di Fabio

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