Counseling e psicologia positiva / Counseling and positive psychology

Counseling e psicologia positiva

Counseling and positive psychology

a cura di Antonella Delle Fave

Università degli Studi di Milano

Annamaria Di Fabio

Università degli Studi di Firenze

Il ruolo dell'esperienza ottimale nella crescita personale: spunti per il counseling

Antonella Delle Fave – Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti, Università degli Studi di Milano

Secondo una prospettiva sempre maggiormente condivisa dagli studiosi di varie discipline, il comportamento umano è la risultante dell’interazione reciproca di tre diversi sistemi complessi: la biologia, la cultura e l’individuo. Tali sistemi sono interconnessi e si influenzano reciprocamente, ma nessuno di essi è interamente determinato dagli altri due (Richerson & Boyd, 2005). La cultura infatti scaturisce originariamente dalle menti degli individui, sotto forma di pensieri, idee, soluzioni a problemi, che si traducono nella creazione di oggetti, comportamenti, regole e procedure che possono poi essere condivise da interi gruppi sociali (Jablonka & Lamb, 2005).

Questa prospettiva può essere applicata anche allo studio del benessere e della qualità di vita individuale. Essi infatti sono influenzati da importanti fattori legati all’eredità biologica e a quella culturale: tra i primi si annoverano le caratteristiche genetiche e anatomo-fisiologiche dell’individuo; tra i secondi sono inclusi i valori culturali di riferimento, i ruoli e le opportunità di integrazione e realizzazione disponibili nel contesto sociale, familiare ed educativo, Tuttavia, benché i fattori biologici e socio-culturali possano ostacolare o facilitare lo sviluppo individuale e il raggiungimento di uno standard di vita soddisfacente, l’essere umano come sistema complesso bio-psico-sociale non li subisce passivamente. Al contrario, interagisce attivamente con essi, operando una selezione differenziale sulle opportunità d'azione che reperisce nella vita quotidiana. Questo processo, definito selezione psicologica (Massimini & Delle Fave, 2000), si basa sulla qualità dell’esperienza che le persone associano allo svolgimento delle attività quotidiane.

In particolare, come molti studi mostrano, ogni individuo tende a riprodurre preferenzialmente nel corso della vita le attività in cui percepisce uno stato di coscienza positivo e complesso, definito flow o esperienza ottimale (Csikszentmihaly & Csikszentmihalyi, 1988). L’esperienza ottimale è caratterizzata da elevata concentrazione, coinvolgimento e immersione nell’attività svolta, padronanza della situazione, benessere psicofisico, percezione di opportunità d’azione elevate e bilanciate con adeguate capacità personali. Essa viene ricercata e replicata nella vita quotidiana mediante la coltivazione selettiva delle attività che ne favoriscono l’insorgenza, e riveste un ruolo fondamentale nel processo di crescita personale. Infatti, la coltivazione preferenziale delle attività ad essa associate promuove l’affinamento progressivo delle relative abilità e capacità personali, e la ricerca di opportunità d’azione sempre più complesse. Inoltre, le attività, interessi, situazioni associate all’esperienza ottimale sono replicate in virtù di una gratificazione intrinseca, piuttosto che di ricompense materiali o dell’approvazione degli altri. L'impegno e il piacere nella mobilizzazione delle capacità personali che contraddistinguono questa esperienza favoriscono nel tempo lo sviluppo delle competenze e quindi, più in generale, l’incremento di complessità nel comportamento.

Gli studi transculturali condotti sull’esperienza quotidiana e sull’esperienza ottimale mediante questionari e scale a somministrazione unica e procedure a rilevazione ripetuta in tempo reale (experience sampling method; Hektner, Schmidt, & Csikszentmihalyi, 2007) hanno prodotto la più ampia banca dati internazionale disponibile sul tema: oltre diecimila partecipanti diversi per età, appartenenza culturale, livello di istruzione, professione e condizioni di salute hanno fornito informazioni sulle attività da essi associate all’esperienza ottimale, sulle sue caratteristiche psicologiche, e sulla sua relazione con il processo di selezione psicologica (Delle Fave, Massimini, & Bassi, 2011). Questi studi hanno permesso di analizzare l’incidenza e il ruolo dell’esperienza ottimale nella vita quotidiana, e la sua relazione con la costruzione dei significati e degli obiettivi di vita. Si è evidenziata la ricorrenza transculturale dell’esperienza ottimale, e si è messo in luce il suo notevole potenziale quale punto di leva per promuovere lo sviluppo degli individui e la complessità delle culture.

Una specificità dell’esperienza ottimale può risultare particolarmente interessante nell’ambito del counseling. La percezione di opportunità d’azione e di obiettivi nelle attività associate a questa esperienza si evolve e si modifica nel tempo, di pari passo con la costruzione dei significati e dei valori che fondano l’identità individuale. Con l’aumento della complessità e con la crescita personale, alle medesime attività ed obiettivi possono essere attribuiti significati e valori via via più complessi, articolati e pregnanti, oppure progressivamente meno rilevanti (Kunnen & Bosma, 2000). Da questo punto di vista, la graduale acquisizione di competenze e abilità può rendere desiderabili attività che in precedenza erano fonti di sforzo e fatica, permettendo l’emergenza di esperienze gratificanti e piacevoli, oltre che dotate di significato. L’investimento di risorse ed aspettative in ambiti e attività gratificanti nell’immediato, a scapito della coltivazione di conoscenze e competenze acquisibili con sforzi e sacrifici ma più ricche di potenzialità per lo sviluppo individuale è uno dei problemi che le società occidentali affluenti attualmente affrontano, soprattutto nel contesto educativo e lavorativo. Allenare la persona a fronteggiare costruttivamente sfide elevate in vista del raggiungimento di obiettivi significativi per la realizzazione personale è uno dei compiti più importanti ma a volte più ardui nel contesto del counseling. Rendere il cliente consapevole delle potenzialità di tali sfide nel facilitare l’insorgenza di esperienze ottimali può rappresentare un incentivo ad accettarne attivamente le componenti di problematicità.

Bibliografia

Csikszentmihalyi, M., & Csikszentmihalyi, I. (Eds.). (1988). Optimal experience. Psychological studies of flow in consciousness. New York: Cambridge University Press.

Delle Fave, A., Massimini, F., & Bassi, M. (2011). Psychological selection and optimal experience across cultures. Dordrecht, The Netherlands: Springer.

Hektner, J., Schmidt, J., & Csikszentmihalyi, M. (2007). Experience sampling method. Measuring the quality of everyday life. New York: Sage.

Jablonka, E., & Lamb, M. J. (2005). Evolution in four dimensions. Genetic, epigenetic, behavioural and symbolic variations in the history of life. Cambridge, MA: MIT Press.

Kunnen, E. S., & Bosma, H. A. (2000). Development of meaning making: A dynamic systems approach. New Ideas in Psychology, 18, 57-82.

Massimini, F., Delle Fave, A. (2000). Individual development in a bio-cultural perspective. American Psychologist, 55, 24-33.

Richerson, P. J., & Boyd, R. (2005). Not by genes alone. How culture transformed human evolution. Chicago: University of Chicago Press.

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