Vol. 17, n. 3, novembre 2024 — pp. 1-4

EDITORIALE

Questo numero, che chiude l’annata 2024, testimonia una scelta di campo per il Journal essendo dedicato agli studi sulle proprietà psicometriche di strumenti di misura nelle loro versioni italiane. Con questo numero la rivista si è impegnata a sostenere l’importanza di analizzare le proprietà psicometriche di uno strumento prima di impiegarlo in uno studio empirico, avendo la sicurezza che lo strumento impiegato nella ricerca, essendo stato già studiato con pubblicazione relativa in riferimento alla sua versione italiana, possieda la sufficiente attendibilità e validità che ne autorizza il suo impiego nel contesto italiano. Questo principio non può essere eluso, sia a garanzia del corretto disegno della ricerca e della validità dei suoi risultati, sia del rispetto dei partecipanti agli studi che, nel momento in cui vengono chiamati a dare il loro contributo, è importante siano reclutati per somministrazioni di strumenti in lingua italiana di cui sono preventivamente garantite l’attendibilità e la validità.

Questo numero della rivista include inoltre articoli pubblicati quasi esclusivamente in lingua inglese, sottolineando la volontà di proseguire nello sforzo di internazionalizzazione del Journal, per facilitare lo scambio e la condivisione a livello internazionale.

Il numero comprende tre nuclei tematici. Il primo nucleo riguarda l’ambito organizzativo e alcune sfide attuali, il secondo si focalizza su aspetti relativi alla carriera, il terzo evidenzia strumenti e indicazioni di natura preventiva riferite al target degli studenti universitari nella loro configurazione di futuri lavoratori.

Il primo nucleo include tre articoli. Marco Giovanni Mariani, Elena Lo Piccolo, Silvia Galassi e Gerardo Petruzziello hanno validato la versione italiana della scala General Attractiveness. Questa scala consente di rilevare come i potenziali candidati percepiscono l’attrattività complessiva di un’organizzazione come luogo di lavoro. La versione italiana della scala si è dimostrata valida e attendibile, con implicazioni pratiche per le organizzazioni potendo essere impiegata per migliorare le strategie di reclutamento, l’employer branding e lo sviluppo organizzativo.

Il contributo successivo di Tariku Ayana Abdi e Alessandro Lo Presti ha esaminato le proprietà psicometriche della versione italiana della Job Satisfaction Scale in dipendenti migranti africani che lavorano in Italia, sottolineandone le adeguate proprietà psicometriche in termini di attendibilità e validità e assicurando così l’appropriatezza delle applicazioni per questo specifico target.

Lo studio di Sergio Sangiorgi, Marco Favilla, Giacomo Poli, Elvis Mazzoni, Martina Benvenuti e Mariagrazia Benassi presenta un nuovo strumento di misurazione dell’adattabilità in ambito organizzativo nel contesto italiano. Partendo da una rassegna della letteratura e da interviste qualitative a lavoratori di vari settori, è stato proposto un modello multidimensionale di adattabilità, articolato in dieci fattori che coprono sia aspetti individuali, sia di gruppo, sia organizzativi. Questo strumento si è mostrato valido e attendibile e potrebbe sostenere le organizzazioni e i lavoratori nell’identificare le aree di intervento per il miglioramento dell’efficacia e della competitività sul mercato del lavoro nel contesto italiano.

Il secondo nucleo di questo numero della rivista si concentra su aspetti relativi alla carriera e include due contributi. Il primo articolo di Rita Chiesa e Audrey Ansay Antonio offre un contributo alla validazione della versione italiana della Career Insecurity Scale nei primi stadi di carriera. La versione italiana della scala che include quattro dimensioni (opportunità di carriera, condizioni contrattuali di lavoro, ambiente di lavoro, formazione e educazione professionale) si è mostrata valida e attendibile. Essa mostra notevoli potenzialità di applicazione — anche nel contesto italiano — per la ricerca, per interventi personalizzati di career counseling e per lo sviluppo di più adeguati sistemi di gestione della carriera e di organizational retention delle persone che sperimentano difficoltà soprattutto nelle prime fasi di inserimento lavorativo.

Il contributo successivo di Tariku Ayana Abdi e Alessandro Lo Presti si colloca nella cornice del crescente interesse per lo studio del successo di carriera dei migranti. Il contributo si è proposto di esaminare le proprietà psicometriche della versione italiana della Career Satisfaction Scale in dipendenti migranti africani in Italia, mostrando buona validità e attendibilità dello strumento applicato a questo specifico target di lavoratori.

Il terzo nucleo in riferimento all’articolazione di questo numero del Journal include cinque contributi. Giovanni Schettino e Vincenza Capone si sono posti l’obiettivo di validare la versione italiana della Technostress Scale for University Students (IT-TSUS) in riferimento all’adozione dell’apprendimento potenziato dalla tecnologia, che rappresenta un fenomeno ampiamente diffuso nelle istituzioni accademiche, essenzialmente nella forma dell’apprendimento a distanza. L’analisi fattoriale confermativa ha dimostrato la struttura unidimensionale in linea con la versione originale della scala, con buona coerenza interna e validità concorrente. Sulla base delle buone proprietà psicometriche della versione italiana della scala, lo studio sottolinea l’appropriatezza del suo utilizzo nel contesto italiano. Seguono quattro articoli di Annamaria Di Fabio e Andrea Svicher. Il primo articolo analizza le proprietà psicometriche della Study Satisfaction Scale (StS), uno strumento per misurare la soddisfazione in contesti accademici con studenti, nella sua versione in lingua inglese. L’Analisi Fattoriale Confermativa ha supportato la struttura unifattoriale della scala, con buona consistenza interna e validità concorrente, sottolineandone l’appropriatezza per l’utilizzo nella ricerca e negli interventi in ambito universitario. L’articolo successivo ha analizzato le proprietà psicometriche della versione italiana del Positive and Negative Affect Schedule (PANAS) at Study per la misurazione dell’affettività positiva e negativa in studenti universitari. L’Analisi Fattoriale Confermativa (AFC) ha supportato un modello a due fattori con Positive Affect (PA) e Negative Affect (NA), valido e attendibile per l’applicazione nel contesto italiano. Il terzo articolo ha esaminato le proprietà psicometriche della versione italiana della Flourishing Scale at Study (FSS) nel contesto universitario italiano. Lo strumento si è mostrato valido e attendibile per misurare il flourishing (inteso come benessere psicologico relativo ad autorealizzazione, autenticità, purposefulness e ambito relazionale) in studenti universitari italiani, sottolineando promettenti applicazioni nella ricerca e negli interventi, anche di career counseling, tesi a facilitare la costruzione di progetti professionali e di vita. Infine, l’ultimo contributo ha valutato le proprietà psicometriche della Study Crafting Scale (SCS), uno strumento di recente sviluppo per misurare l’Individual crafting e il Collaborative crafting nei contesti accademici con studenti, nella sua versione in lingua inglese. L’Analisi Fattoriale Confermativa ha supportato la struttura bi-fattoriale con buona attendibilità e validità concorrente, evidenziando le potenziali applicazioni dello strumento per la ricerca e gli interventi anche a livello internazionale.

Questo numero intende continuare la strada intrapresa dal Journal per configurarsi come una risorsa utile e attuale, che offre stimoli e novità per accademici e professionisti nei diversi e molteplici settori del counseling in riferimento a sfide attuali e innovazione nelle applicazioni nei contesti reali, in particolare continuando a offrire un formato open access di facile ed estesa consultazione. Il Journal mantiene inoltre la direzione intrapresa al fine di favorire uno scambio proficuo a livello internazionale. L’auspicio è che sempre più lettori, ricercatori e professionisti, possano beneficiare della rivista e dei suoi stimoli, alimentando una sinergia positiva tra ricerca e applicazione a livello nazionale e internazionale.

Annamaria Di Fabio e Guido Sarchielli

 

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