© Edizioni Centro Studi Erickson, Trento, 2022 — Counseling
Vol. 15, n. 3, novembre 2022 — pp. 1-3
EDITORIALE
Questo terzo numero dell’annata 2022 chiude un anno di ripresa, che ci sta vedendo progressivamente emergere dalla pandemia Covid-19, riflettendo sulle possibilità e sulle strategie per rispondere alla complessità delle sfide globali che stanno interessando il mondo intero.
Anche questo numero offre molteplici stimoli sia di ricerca che di applicazioni, proseguendo nella mission di promozione di interventi evidenced-based, fortemente ancorati alle evidenze delle ricerche empiriche e con una vision orientata alla positiva contaminazione transdisciplinare.
La sezione degli articoli invitati include l’articolo in lingua inglese di Plinio Fabiani, Ginevra Fabiani e Annamaria Di Fabio, che presenta la sfida del paradigma della compassione nella medicina, nella sanità e nelle professioni di aiuto nel XXI secolo. Dopo aver delineato il costrutto di compassione, la sua evoluzione, gli strumenti di rilevazione e alcuni training di potenziamento, il contributo offre un focus sulla compassione nella storia della medicina e una riflessione sui training di potenziamento, inclusi i training per promuovere la compassione in ambito medico. Viene delineato il valore del nuovo paradigma della compassione proposto come una possibile via per la sostenibilità e la promozione del significato, del benessere e dell’innovazione nelle professioni sanitarie e di aiuto nel XXI secolo nell’era digitale.
La sezione successiva «Studi e ricerche» si apre con il contributo di Manuela Zambianchi che, a partire dall’analisi della letteratura, offre suggerimenti per interventi formativi volti ad affrontare la crisi individuale e sociale generata dalla pandemia Covid-19. L’analisi della letteratura relativa al Covid-19 si articola intorno a tre dimensioni: la dimensione relativa all’impatto emozionale e cognitivo dell’evento traumatico, con riferimento alle risposte emozionali e alla teoria delle assunzioni infrante sul mondo; la dimensione relativa alla temporalità e all’impatto che la pandemia può avere su di essa; la dimensione relativa alla costruzione sociale della pandemia, approfondita attraverso la teoria delle rappresentazioni sociali, con particolare attenzione al rapporto tra linguaggio scientifico e linguaggio comune.
L’articolo successivo di Agnieszka Woźniewicz presenta un caso di studio relativo a un assessment clinico che induce a riflettere su come il professionista in ambito di counseling psicologico clinico possa essere messo in grado di meglio comprendere la severità dei sintomi per suggerire al cliente un percorso appropriato che, in caso di disagio e malessere psicologico, potrebbe prefigurare un trattamento psicoterapico.
La sezione «Strumenti» include tre contributi. Il primo di Emanuela Valente, Rita Chiesa, Carla Conti, Renato Salsone, Isabella Taroni e Dina Guglielmi presenta lo sviluppo del percorso «Alma Futuro» e del questionario Alma Futuro Ite Inventory inserito al suo interno nell’ambito di un progetto cha ha visto coinvolti 830 studenti e studentesse iscritti alla classe seconda di Istituti Tecnici Economici del territorio della Città Metropolitana di Bologna. Nell’articolo vengono esaminate le proprietà psicometriche di due delle scale, che rappresentano la parte core del questionario, in particolare «I miei interessi» e «Il metodo di studio», mostrando una buona validità e attendibilità degli strumenti analizzati. Il percorso presentato con gli strumenti validi e attendibili inclusi al suo interno si propone di promuovere il processo di scelta, agendo su vari aspetti che possono facilitare la scelta stessa e creando sinergie tra i vari attori coinvolti.
Il secondo contributo di Di Fabio presenta le proprietà psicometriche della versione italiana del General Mattering Scale (GMS) che misura l’importanza di sentirsi apprezzati e di dare valore agli altri. Utilizzando una popolazione di lavoratori si dimostra la struttura unidimensionale della scala con buona attendibilità e validità concorrente, aprendo promettenti prospettive di ricerca e intervento nelle organizzazioni in una prospettiva strength-based per healthy organizations. Il terzo contributo, di Di Fabio e Svicher, analizza le proprietà psicometriche della versione italiana del Calling and Vocation Questionnaire (CVQ), che permette di rilevare il calling at work ovvero una disposizione vocazionale verso il lavoro e la carriera. Attraverso una serie di Analisi Fattoriali Confermative (AFC), che hanno confrontato diversi modelli, è emerso un two-bifactor model come modello con il miglior fit e buona coerenza interna. Lo studio ha mostrato le buone proprietà psicometriche della versione italiana del CVQ, sottolineando le sue potenzialità per la ricerca e l’intervento anche con lavoratori italiani.
Gli articoli inclusi in questo numero, focalizzati su ambiti e target differenti, confermano le prospettive di ricerca e di intervento della rivista. Inoltre si evidenzia la volontà di continuare a inserire un numero sempre maggiore di articoli in lingua inglese, insieme alla riconferma della modalità open access della rivista, per consentire una più grande diffusione dei suoi contenuti non solo a livello nazionale ma anche internazionale. L’auspicio è di promuovere la circolarità virtuosa e il dialogo produttivo tra ricercatori, studiosi e professionisti a livello sia nazionale che internazionale. Si rinnova l’invito ai lettori per la sottomissione di articoli scientifici ed esperienze evidence-based nell’ambito del counseling nei diversi contesti di applicazione. Nel concludere dobbiamo dare la triste notizia della recente scomparsa del nostro amico e collega Mario Fulcheri con il quale abbiamo collaborato in questi anni. Ci ripromettiamo di offrire in un prossimo numero della rivista uno specifico contributo per ricordare aspetti significativi del lavoro scientifico e professionale del caro collega che tanto ha operato per lo sviluppo della psicologia clinica e delle applicazioni del counseling in differenti ambiti.
Annamaria Di Fabio e Guido Sarchielli