Test Book

Editoriale
Editorial

Annamaria Di Fabio

Mario Fulcheri

Guido Sarchielli



Questo numero, che è il primo dell’annata 2019, si presenta variegato e ricco di stimoli riconducibili al tema dell’innovazione, così saliente anche nel contesto italiano, e così promettente, sia sul piano di ricerche future sia sul piano delle applicazioni e degli interventi per i professionisti. La rivista continua a perseguire il suo scopo di attivare nel contesto italiano circuiti di riflessione e di dialogo, risorse e competenze da sinergizzare in maniera proficua, come valore aggiunto, per promuovere interventi di counseling sempre più fondati scientificamente e metodologicamente congruenti. Il numero è caratterizzato da un ampio respiro che include prospettive di prevenzione e di intervento anche in prospettiva trans-disciplinare.

La sezione degli articoli invitati si apre con il contributo di Giovanni Santi ed Emanuele Leporelli che sottolinea la connessione tra spazio architettonico e psicologia della sostenibilità presentando un nuovo paradigma per il progetto dei luoghi del vivere.

L’articolo successivo di Annamaria Di Fabio introduce gli stili umoristici come nuove risorse all’interno di una cornice positiva preventiva. Il contributo presenta la versione italiana dello Humor Styles Questionnaire (HSQ), supportando la versione a quattro dimensioni dello strumento (affiliative humor, self-enhancing humor, aggressive humor, self-defeating humor) con risultati che supportano la versione italiana dello HSQ come un valido strumento per rilevare gli stili umoristici anche nel contesto italiano.

La sezione delle ricerche si apre con la rassegna di Emanuela Ingusci, Giada Coletta, Elisa De Carlo, Andreina Madaro, Daniela Converso, Barbara Loera e Margherita Brondino sullo stress lavoro correlato nel personale docente universitario. Il contributo delinea le molteplici ricerche sul tema condotte in ambito nazionale e internazionale, centrandosi in particolare sugli antecedenti e sugli esiti dello stress lavoro correlato in ambito accademico.

Il contributo successivo di Sofia Maria Cavallaro e Giuseppe Crea si focalizza sulle relazioni tra ansia (di stato e di tratto) e ansia da matematica, e sulle influenze dell’ansia su soggetti in età scolare. Si propone anche di analizzare le differenze di genere e d’età rispetto all’ansia da matematica. Il contributo ampia la riflessioni sulle possibilità di intervento in ambito scolastico.

L’articolo di Emanuele Leporelli, Giovanni Santi e Michele Di Sivo presenta un caso studio che evidenzia il possibile contributo della psicologia della sostenibilità e dello sviluppo sostenibile per nuove prospettive nel design urbano, sottolineando il passaggio clinica del territorio/flourishing del territorio.

Il successivo articolo di Annamaria Di Fabio, Eleonora Pesce e Chiara Burgassi esamina le relazioni tra intelligenza emotiva e la gestione positiva delle relazioni: la trait emotional intelligence in questo studio offre un contributo aggiuntivo ai tratti di personalità in relazione al costrutto di Positive Relational Management (PRM), offrendo future prospettive di ricerca e intervento in un’ottica di prevenzione primaria positiva.

La sezione degli strumenti include tre contributi relativi alle versioni italiane di promettenti misure per un loro uso nel contesto italiano. Le proprietà psicometriche degli strumenti presentati, che si inquadrano in una prospettiva di contributo per healthy organizations, sono state studiate nei due laboratori internazionali di ricerca e intervento dell’Università degli Studi di Firenze: Laboratorio Internazionale di ricerca e intervento in “Psicologia Positiva Cross-Culturale, Prevenzione e Sostenibilità (CroCPosPsychP&S)”; Laboratorio internazionale di Ricerca e Intervento in “Psicologia per l’Orientamento Professionale, il Career Counseling e i Talenti (LabOProCCareer&T)”. Il primo contributo analizza la struttura fattoriale e l’attendibilità dell’Innovative Behavior Inventory (IBI). I risultati dello studio mostrano come la versione italiana sia adeguata, in termini di dimensionalità e di attendibilità, anche per la sua rilevazione nel contesto italiano. Il secondo contributo esamina le proprietà psicometriche della Compassion Scale (CS). L’analisi fattoriale confermativa ha supportato la versione a cinque dimensioni del questionario, con coerenza interna e validità soddisfacenti, mostrando come la versione italiana dalla CS risulti un valido strumento per rilevare la compassione anche nel contesto italiano. Il terzo contributo analizza le proprietà psicometriche di una forma breve (12 item) della versione italiana della Paulhus Deception Scale (PDS), che emerge come uno strumento valido e attendibile nel contesto italiano anche in questa sua versione short. Questa scala si rivela particolarmente promettente in quanto consente di rilevare con efficacia ed efficienza le due strategie di autopresentazione dell’autoinganno e della gestione dell’impressione. Per queste sue caratteristiche, lo strumento mostra ampi potenziali di applicazioni sia in ambito di selezione sia di orientamento e di career counseling.

L’augurio per il 2019 è che la cultura scientifica del counseling, nel continuo e profondo dialogo tra mondo della ricerca e mondo dell’applicazione, continui a crescere e ad affermarsi sempre di più anche in Italia, continuando a far emergere i vantaggi di consapevolezze applicative ancorate ai risultati della ricerca empirica, mantenendo il focus su prospettive positive preventive, accogliendo le potenzialità di intervento in ambiti e livelli differenziati e un’apertura alla transdisciplinarietà attraverso il confronto sinergico per competenze.




Note

1 A

© 2017 Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A.
ISSN 2421-2202. Counseling.
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