Test Book

Counseling e psicologia positiva
[:it]Counseling e psicologia positiva[:]

a cura di Antonella Delle Fave

Università degli Studi di Milano

a cura di Annamaria Di Fabio

Università degli Studi di Firenze



La resilienza di comunità: teorie e applicazioni

Parte I – Comunità resilienti 

 

Antonella Delle Fave e Andrea Fianco

Università degli Studi di Milano

 

I beni e le risorse di un territorio non sono di per sé sufficienti a promuovere lo sviluppo e la prosperità di una popolazione. Per favorire benessere e crescita sono necessari i cosiddetti “fattori di conversione”— personali, familiari e sociali — che consentano di ottenere funzionamenti effettivi e risultati che abbiano un impatto tangibile sulla qualità di vita (Nussbaum & Sen, 1993). Pertanto la qualità dell’interazione tra la persona e il suo ambiente fisico e sociale rappresenta il principale elemento promotore della capacità di una comunità di fruire pienamente delle proprie risorse e quindi di poter affrontare in modo efficace le avversità.

Coerenti con questa prospettiva sono gli studi sull’empowerment di comunità (Rappaport, 1981). Si tratta di un costrutto teorico i cui interventi applicativi mirano a trasferire ai cittadini più potere, inteso come acquisizione di consapevolezza, responsabilità e autodeterminazione che possono tramutarsi in maggiori opportunità d’azione a livello individuale e collettivo. L’empowerment favorisce lo sviluppo di fattori protettivi — quali maggiore coesione, partecipazione e supporto sociale — che contribuiscono a sviluppare comunità più resilienti.

La resilienza di comunità è definita come la capacità collettiva di rispondere efficacemente ad un cambiamento ambientale, politico o socioeconomico (MacLean et al., 2014). Lo studio di questo costrutto e delle risorse che lo promuovono si è sviluppato a partire da numerosi contributi teorici nell’ambito dell’economia, della sociologia e della psicologia sociale. Per individuare le risorse che promuovono comunità resilienti si sono utilizzati modelli derivati dalla teoria dei sistemi (Bertalanffy, 1968), dalla prospettiva ecologica (Bronfenbrenner, 1989) e dallo studio delle proprietà emergenti che caratterizzano la relazione tra organismo e ambiente (Walker e Salt, 2012).

Nell’ambito della psicologia di comunità sono state individuate cinque dimensioni che regolano i processi di recupero, favorendo la resilienza: 1) l’attaccamento al territorio, inteso come la qualità della relazione affettiva, cognitiva e materiale tra gli individui e il territorio di appartenenza (Lewicka, 2011); 2) la conoscenza e l’apprendimento, intesi come la capacità individuale e di gruppo di acquisire competenze e rispondere alle esigenze e ai problemi del territorio (MacLean et al., 2014); 3) le reti sociali e quindi il grado di interconnessione che favorisce azioni collettive efficaci (Woolcock & Narayan, 2000); 4) la coesione sociale, ovvero il grado di unione e di collaborazione che consente il perseguimento di obiettivi e azioni condivisi (Brown & Westaway, 2011); 5) la leadership, che si riferisce ai ruoli, alle organizzazioni, alle caratteristiche e alle azioni che portano al conseguimento di risultati e quindi di effettive risposte alle istanze individuali e collettive (Evans et al., 2015). Queste dimensioni costituiscono le qualità strutturali del tessuto sociale; la loro analisi consente di osservare e misurare il processo di resilienza di una comunità che affronta uno stato di crisi e si trova a dover recuperare una condizione funzionale di omeostasi.

Alcuni autori hanno affrontato questo tema applicando alle comunità i modelli sviluppati per lo studio della resilienza individuale (Masten & Obradovic, 2008). Durante l’età evolutiva l’individuo ha a disposizione fattori protettivi in diverse dimensioni di funzionamento; essi includono sia le condizioni di salute che i contesti sociali quotidiani: famiglia, scuola, comunità. Pertanto la qualità dei rapporti con i familiari, con gli insegnanti, con i pari e con altri adulti di riferimento contribuisce a rafforzare il processo di resilienza, che si esprime al meglio se e quando sostenuto da contesti sociali positivi.

Secondo altri modelli teorici (Norris et al., 2008) la resilienza di comunità si fonda sull’interazione e integrazione virtuosa di quattro fattori: 1) la buona circolazione di informazioni e quindi la presenza di strutture adeguate che supportano la comunicazione; 2) le competenze della comunità, che si esprimono nei processi decisionali, nella flessibilità, nella creatività e nelle azioni che contribuiscono al bene pubblico; 3) il capitale sociale, che include la percezione di supporto sociale (ricevuto e offerto), il grado di partecipazione sociale, declinato in termini di risorse delle agenzie territoriali, senso di comunità e attaccamento al luogo; 4) lo sviluppo economico che si riferisce alle risorse presenti e al grado di equità e diversità riferito alla distribuzione delle stesse.

Benché la resilienza di comunità si riferisca prevalentemente a situazioni di gravi emergenze e crisi, i fattori protettivi identificati nei modelli sopra citati possono essere osservati e sviluppati anche in situazioni ordinarie, al fine di costruire, promuovere e consolidare comunità positive e resilienti.

 

Bibliografia

Bertalanffy, L. (1968). General System Theory. Development, Applications. New York: George Braziller.

Bronfenbrenner, U. (1989). Ecological systems theory. Annals of Child Development, 6, 187-249.

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Evans, L. S., Hicks, C. C., Cohen, P. J., Case, P., Prideaux, M., & Mills, D. M. (2015). Understanding leadership in the environmental sciences. Ecology and Society, 20(1), 50. Retrieved from http://dx.doi.org/10.5751/ ES-07268-200150

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Lewicka, M. (2011). Place attachment: How far have we come in the last 40 years? Journal of Environmental Psychology, 31(3), 207-230. Retrieved from http://dx.doi.org/https://doi.org/10.1016/j.jenvp.2010.10.001

Maclean, K., Cuthill, M., & Ross, H. (2014). Six attributes of social resilience. Journal of Environmental Planning and Management, 54(1), 144-215. Retrieved from http://dx.doi.org/10.1080/0964056­ 8.2013.763774

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Norris, F. H., Stevens, S. P., Pfefferbaum, B., Wyche, K. F., & Pfefferbaum, R. L. (2008). Community resilience as a metaphor, theory, set of capabilities, and strategy for disaster readiness. American Journal of Community Psychology, 41, 127-150. Retrieved from http://dx.doi.org/10.1007/s10464-007-9156-6

Nussbaum, M., & Sen, A. (1993). The quality of life. Oxford (UK): Oxford University Press.

Rappaport, J. (1981). In praise of paradox. A social policy of empowerment over prevention. American Journal of Community Psychology, 1, 1-25.

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Woolcock, M., & Narayan, D. (2000). Social capital: Implications for development theory, research, and policy. World Bank Research Observer,15(2), 25-49. Retrieved from http://dx.doi.org/10.1093/wbro/15.2.225




Note

1 A

© 2017 Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A.
ISSN 2421-2202. Counseling.
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