Vol. 16, n. 3, novembre 2023 — pp. 1-3
EDITORIALE
Questo terzo numero dell’annata 2023 continua la riflessione sulle opportunità e le strategie per rispondere alle sfide globali che stanno interessando la mutevole e complessa realtà attuale. La mission della rivista si conferma orientata a promuovere interventi evidence-based, ancorati alle evidenze degli sviluppi delle ricerche empiriche, offrendo molteplici stimoli sia di ricerca che di applicazioni.
La sezione degli articoli invitati si apre con il contributo di Amelia Manuti, Andreina Bruno, Emanuela Ingusci, Alessandro Lo Presti e Michela Vignoli (Gruppo di coordinamento MeMos 2023-2026 per l’Associazione Italiana di Psicologia-AIP). Questo gruppo di lavoro tematico AIP, il cui acronimo MeMos è in riferimento a Metodologie e Modelli per un Orientamento Strategico, nasce nel 2018 unendo accademici impegnati nella ricerca e nella didattica sui temi del career management e/o coinvolti nell’ambito dei propri atenei nel coordinamento scientifico dei servizi dedicati agli studenti. Questo contributo presenta il manifesto di MeMos sull’orientamento universitario con un focus sui modelli teorici sui quali si basano pratiche e azioni di orientamento strategico, sostenibile, sistemico.
Il secondo articolo di Di Fabio riassume ed esplicita i contenuti della Lectio Magistralis invitata per l’evento dell’Associazione Italiana di Psicologia (AIP) gruppo AIP MEMOS dal titolo «Orientamento, Università e PNRR: Esperienze e Prospettive in Dialogo», che si è svolto a Lecce nella giornata del 22 settembre 2023 nella Sala Conferenze del Rettorato dell’Università del Salento. Il contributo intende offrire schematicamente l’evoluzione delle prospettive internazionali per l’orientamento e il career counseling per la ricerca e le pratiche professionali dalla nascita fino alle recenti e attuali configurazioni nel 21° secolo, introducendo la necessità di un quarto paradigma per l’orientamento e il career counseling nel 21° secolo, con nuove prospettive per la ricerca e le pratiche professionali.
La sezione «Studi e ricerche» si apre con l’articolo di Giulia Cremaschi, Diego Boerchi e Daniela Villani che indaga il contributo della riflessività sulla soddisfazione accademica in studenti universitari. I risultati mostrano una relazione positiva e significativa tra i due costrutti, evidenziando come le dimensioni della riflessività, soprattutto l’autenticità e la progettualità, offrano un contributo nella soddisfazione accademica. Si sottolinea dunque il valore della riflessività come processo attivo grazie al quale l’individuo migliora l’autoconsapevolezza delle risorse personali che permettono di conseguire la propria soddisfazione accademica.
L’articolo successivo di Maria Luisa Giancaspro, Cataldo Giuliano Gemmano, Lucia di Modugno e Amelia Manuti presenta uno studio che ha indagato il ruolo mediatore della career adaptability nella relazione tra accettazione del cambiamento ed employability in giovani neolaureati. I risultati hanno mostrato relazioni positive e significative tra le variabili oggetto di studio e l’effetto di mediazione della career adaptability come ipotizzato. Lo studio offre prospettive future di ricerca e di intervento in relazione alla career adaptability per promuovere l’employability dei giovani neolaureati.
La sezione successiva relativa agli «Strumenti» include contributi di Annamaria Di Fabio e Andrea Svicher sulle proprietà psicometriche di alcuni questionari per rilevare il calling in studenti universitari. Tale costrutto è oggi inteso come una sorta di chiamata o spinta interna verso uno scopo che dà valore alla vita lavorativa e alle decisioni di carriera, favorendo la costruzione dell’identità personale e la percezione di benessere e positività per il futuro. Sono analizzate la versione italiana della Living Calling Scale (LCS) per studenti universitari, la versione italiana del Calling and Vocational Questionnaire (CVQ) per studenti universitari e la versione italiana della Brief Calling Scale (BCS) per studenti universitari.
Il primo contributo della sezione indaga le proprietà psicometriche della versione italiana della Living Calling Scale (LCS), uno strumento self-report per rilevare il costrutto di living a calling, in studenti universitari. Lo strumento unifattoriale ha dimostrato un’eccellente coerenza interna e una validità concorrente soddisfacente, mostrando che la LCS — versione italiana per studenti universitari — possiede buone proprietà psicometriche anche nel contesto italiano.
Il secondo contributo esamina le proprietà psicometriche della versione italiana del Calling and Vocation Questionnaire (CVQ) in studenti universitari. I risultati dello studio hanno indicato che un modello two-bifactor, con sei fattori e due fattori generali (Presence CVQ e Search CVQ), ha fornito un adattamento ai dati ottimale. Lo strumento ha mostrato una buona coerenza interna e validità concorrente, evidenziando che la versione italiana del CVQ presenta buone proprietà psicometriche per il suo utilizzo nel contesto italiano con studenti universitari.
Il terzo contributo esamina le proprietà psicometriche della versione italiana della Brief Calling Scale (BCS) in studenti universitari italiani utilizzando l’Item Response Theory e confermando l’omogeneità delle due dimensioni (Presence of calling e Search for calling). Lo studio ha mostrato le buone proprietà psicometriche della versione italiana della Brief Calling Scale, sottolineando le sue potenzialità per la ricerca e l’intervento con studenti universitari nel contesto italiano.
Le prospettive di ricerca e di intervento vengono ampliate dagli articoli inclusi in questo numero, focalizzando l’attenzione su ambiti e target differenti. Come consuetudine, anche il presente numero della rivista presenta alcuni contributi in lingua inglese che, unitamente alla modalità open access, intendono promuovere la diffusione dei contenuti del journal a livello non solo nazionale ma anche internazionale, favorendo un dialogo produttivo e una circolarità virtuosa tra pratica e intervento e la condivisione.
L’invito per il prossimo anno è di continuare a contribuire allo sviluppo della rivista, sottomettendo articoli scientifici e presentando esperienze evidence-based relative al counseling nei differenti e variegati contesti di applicazione, sia attraverso la ricerca che l’intervento.
Annamaria Di Fabio e Guido Sarchielli