Vol. 16, n. 2, giugno 2023 — pp. 128-129

RECENSIONi/REVIEWs

a cura di (edited by) Annamaria Di Fabio

Smorti, A. (2022).

The role of unexpected events in stories J. Bruner’s and C.

Feldman’s Florentine Seminar. Springer, pp. 135

Questo volume nasce con l’intento di diffondere i contenuti del seminario dal titolo Narratives and Cultural Psychology, tenuto da Bruner e Feldman nel maggio 2000 a Firenze. Il seminario rappresenta il punto di vista di questi due autori, in un momento importante della loro carriera scientifica e umana, su due temi fondamentali quali le narrazioni e le comunità interpretative. Il testo si fonda sul concetto aristotelico di peripeteia (capovolgimento di circostanze o punto di svolta), che, nato nel mondo dell’arte, viene sviluppato da Bruner nel campo della psicologia cognitiva e culturale e da Feldman nel concetto di comunità interpretativa.

Il volume si propone un duplice obiettivo. Il primo è quello di analizzare il ruolo e l’utilità del concetto di peripeteia nello studio del mondo delle storie e della cultura. Il secondo è quello di spiegare, chiarire e commentare il concetto, i presupposti teorici e le parole chiave utilizzate dai due autori, esplorando anche le questioni affrontate. In questo modo l’autore di questo volume ha voluto riflettere su quale contributo si possa offrire oggi al tema delle narrazioni e della psicologia culturale e quali possano essere le prospettive future.

Relativamente alla sua articolazione, il testo è composto da due parti: la prima parte include quattro capitoli ed è seguita da altri quattro capitoli che compongono la seconda parte, più un capitolo conclusivo.

In relazione alla prima parte, il primo capitolo introduce ai temi delle narrative e della psicologia culturale e presenta il lavoro scientifico di Bruner e Feldman intorno all’inizio di questo secolo. Il secondo capitolo presenta l’intervento di Bruner al seminario Narratives and Cultural Psychology relativo a tre aspetti delle narrazioni (vite, letteratura e legge), i relativi commenti di Feldman e i contenuti della discussione che si è generata. Il terzo capitolo offre l’intervento di Feldman al seminario Narratives and Cultural Psychology sul tema della costruzione della mente e del Sé nella comunità interpretativa, i relativi commenti di Bruner e i contenuti della successiva discussione. Il quarto capitolo delinea alcune linee guida per l’interpretazione dei principali temi che sono emersi durante il seminario e introduce il concetto chiave di peripeteia. Questo quarto capitolo introduce inoltre la differenziazione tra narrazioni plebee e narrazioni nobili. Le narrazioni plebee si riferiscono agli scambi comunicativi della vita di tutti i giorni, mentre le narrazioni nobili riguardano la letteratura, l’arte e la storia.

Relativamente alla seconda parte, il quinto capitolo inizia dal concetto originale di peripeteia di Aristotele e delinea l’inevitabile ambiguità tra canonicità e violazione, facendo riferimento a ciò che esplicito e ciò che è implicito nell’ordinarietà, fino a individuare nella peripeteia il motore che fa muovere la vita. Il sesto capitolo delinea il contributo della peripeteia nelle storie, considerando anche come le storie si possano configurare come mezzi per fare fronte ad essa. Il settimo capito riguarda il testo e la sua interpretazione: lo sviluppo del testo e l’emergere della soggettività; il testo, l’autore e il lettore; la cooperazione interpretativa che deve tenere in considerazione allo stesso tempo un punto di vista basato sul testo, sull’autore e sul lettore; il paratesto che costituisce l’elemento interpretativo che ruota intorno al testo. L’ottavo capitolo sancisce il passaggio da una cooperazione interpretativa a una comunità interpretativa che rappresenta la dinamica tra culture in mind and mind in culture, tra psicologia culturale degli strumenti e psicologia culturale dei costrutti mentali. Questa dinamica ha una configurazione circolare, in cui la cultura è il risultato di una costruzione mentale e la mente è il risultato di un processo culturale. Il nono capitolo conclude il volume, delineando come le comunità interpretative possano offrire prospettive future per la politica, la democrazia, l’istruzione e sottolineando il valore delle storie e dell’estetica nella vita delle persone.

Offrendo i contributi di grande valore proposti da Bruner e Feldman durante il seminario Narratives and Cultural Psychology nel 2020 e mostrando come concetti derivanti dall’arte possano diventare strumenti di grande utilità in ambito scientifico, il testo si configura come un prezioso stimolo e una grande opportunità per tutti coloro che sono interessati a esplorare il ruolo che le storie giocano nella cultura umana.

Annamaria Di Fabio1


1 Università degli Studi di Firenze.

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