Un programma di psicoeducazione incentrato sull’umorismo con pazienti in riabilitazione psichiatrica: uno studio preliminare

Antonio Scarinci, Simona Tripaldi, Giovanni Brunori, Laura Amadio, Deborah Pontuale

Negli ultimi anni, alcuni studi hanno scoperto che l’umorismo può essere utile nel trattamento di un gran numero di disturbi, come l’ansia, il disturbo ossessivo-compulsivo e la depressione, ma anche nel trattamento di disturbi gravi come la schizofrenia e le psicosi. L’obiettivo della ricerca è verificare l’impatto di un programma psicoeducativo basato sull’uso dell’umorismo, con pazienti gravi (N = 7), sulla metacognizione e sulla regolazione degli stati emotivi in una riabilitazione psichiatrica. Tutti i soggetti hanno riferito di aver apprezzato il trattamento e migliorato il modo in cui controllano le proprie emozioni. Tuttavia, le descrizioni individuali dei miglioramenti hanno mostrato eterogeneità tra i partecipanti. Si osserva una generale riduzione della soppressione emotiva, e una diminuzione, anche se non significativa, delle componenti metacognitive, a eccezione dell’autoconsapevolezza che aumenta. Lo studio ha fornito prove preliminari che il programma di psicoeducazione incentrato sull’umorismo potrebbe essere utile nella popolazione psichiatrica. I risultati, anche se parziali, incoraggiano negli studi futuri un uso più frequente di interventi basati sull’umorismo con l’obiettivo di migliorare la regolazione emotiva e la metacognizione e incoraggiare una maggiore consapevolezza di sé.

DOI 
10.14605/PCC2732104

Keywords
Umorismo, Disturbo psichiatrico, Metacognizione, Regolazione emotiva.

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