Fare ed essere educatori in tempo di Covid nel contesto calabrese1

Mariateresa Muraca, Rosa Fiore, Maria Angela Ambrogio, Luciano Squillaci

L’articolo si basa su una ricerca qualitativa condotta da alcuni docenti e studenti dell’Istituto Universitario don Giorgio Pratesi di Soverato (Catanzaro), al fine di esplorare l’esperienza professionale di educatori e educatrici, durante i primi mesi della pandemia di Covid-19. In particolare, sono state realizzate delle interviste strutturate con quarantasei educatori impegnati in molteplici ambiti sociali del territorio calabrese. Il contributo prende le mosse dal riconoscimento del vuoto che si è registrato, sia nell’opinione pubblica che nella ricerca scientifica, rispetto alle sfide affrontate dall’educazione non formale durante il primo lockdown, e intende restituire valore e visibilità ai professionisti impegnati nell’accoglienza, cura e accompagnamento delle persone e dei gruppi sociali più fragili. Nei risultati vengono discussi gli immaginari dei soggetti della ricerca sulla pandemia; le difficoltà e gli strumenti sperimentati nelle strutture residenziali e non residenziali; le relazioni con i colleghi e con il servizio; le etero-rappresentazioni e le auto-rappresentazioni degli educatori; gli apprendimenti e le prospettive trasformative.

Keywords
Pandemia, Covid-19, educazione non formale, educatori professionali, Calabria.

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