L’«umanità» in classe: una conditio per educare a una cittadinanza democratica

Domenico Razzini

Intesa la democrazia in senso deweyano, il presente lavoro si propone di indagare il concetto di «umanità» come condizione imprescindibile per un’educazione alla cittadinanza democratica. La valenza pubblica che caratterizza sempre i processi educativi rende il comportamento degli educatori il fattore più rilevante anche, anzi soprattutto, in un percorso pedagogico di natura civile e civica. Sebbene fondamentale, in questo articolo non ci si soffermerà tanto sulla responsabilità civica, e quindi sulla necessità della partecipazione alla res pubblica, quanto sull’importanza, nella formazione di cittadini democratici, della responsabilità civile, e quindi sul modo in cui ci si rapporta con gli altri, sulla cura che si ha per gli altri e per le loro condizioni di vita. A tal fine, muovendo dall’etimologia della parola «umanità» si tenterà di rispondere ai seguenti quesiti: che cosa significa essere «umani» per chi si occupa di educazione? Perché l’«umanità» rimane una premessa fondamentale per una formazione democratica alla cittadinanza? Qual è il modo più appropriato per dimostrarsi «umani» lavorando nelle classi?

Keywords
Educazione, cittadinanza, umanità, democrazia, civiltà.

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