Viaggio attraverso la Spiritualità di Sant’Ignazio di Loyola e la Psicologia Positiva

Serena Mancuso, Andrea Laudadio, P. Luca Gallizia LC

Lo sviluppo della Psicologia Positiva (PP) ha prodotto un profondo rinnovamento nei temi e nei paradigmi di ricerca psicologica: con essa, a una psicologia concentrata prevalentemente sui disturbi e sulla malattia, si affianca una psicologia focalizzata sull’ottimizzazione delle risorse e potenzialità personali. Secondo alcuni autori (Zagano e Gillespie, 2006), la PP ha «preso in prestito» alcune terminologie e metodologie dalla spiritualità cristiana, in particolare da quanto sviluppato da Sant’Ignazio di Loyola. Da un’analisi più di dettaglio è possibile distinguere due terreni di vicinanza tra la PP e la Spiritualità Ignaziana, la prima relativa alle «tecniche» proposte e adottate, la seconda alle «dimensioni» d’interesse. La PP propone come metodo di intervento il ricorso a esercizi guidati, attraverso i quali emozioni e atteggiamenti positivi possono essere sviluppati e accresciuti. L’uso di esercizi guidati ricorda molto, come schema e come logica sottesa, gli esercizi spirituali di Sant’Ignazio: il concetto stesso di esercizio, inteso come attività intenzionale, implicante sforzo e impegno volti a coltivare cognizioni, affetti e comportamenti positivi, è accostabile a quanto promosso dalla pedagogia dei gesuiti, così come l’attenzione e l’interesse verso le tematiche della gratitudine, del perdono e del conseguimento delle virtù. Pur tenendo a mente le differenze di obiettivi e di matrice valoriale di riferimento tra i due approcci, l’esistenza di numerose vicinanze consente di identificare e comprendere alcune profonde radici da cui ha avuto origine la PP e di rintracciare nella Spiritualità Ignaziana degli importanti fondamenti di riferimento.

Keywords
Psicologia Positiva, Spiritualità Ignaziana, Esercizi, Virtù.

Indietro