Giovani dispersi in Europa e in Italia: comprensione del fenomeno e misure di contrasto1

Maurizio Gentile, Giuseppe Tacconi

Gli studi sull’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione hanno restituito un quadro articolato di misure, strategie e politiche d’intervento. Nella comprensione del fenomeno giocano un ruolo chiave i metodi di misurazione. Ad esempio, l’indicatore europeo certifica che l’Italia ha un tasso di abbandono pari al 17%. Tale valore corrisponde alla percentuale di 18-24enni aventi un livello di scolarizzazione pari alla secondaria di primo grado e che non frequentavano né percorsi d’istruzione né di formazione nelle quattro settimane precedenti al sondaggio. Invece, se utilizziamo l’indicatore delle mancate iscrizioni, il tasso raggiunge un valore pari a 31%, 14 punti oltre la stima europea, equivalente a 1.304.906 giovani dispersi. Siamo convinti che tale cifra sia il segno di un’anomalia strutturale del sistema scolastico. Questo impone l’elaborazione di strategie e politiche nazionali di contrasto. Senza un approccio sistemico sarà pressoché impossibile raggiungere la soglia del 10% fissata dalla strategia Europa 2020. Il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea hanno indicato la strada: i piani nazionali devono contenere un mix bilanciato di misure educative di prevenzione, intervento e compensazione, coerentemente declinate a livello locale. In questo quadro, l’istruzione e formazione professionale (IeFP) può giocare un ruolo prioritario laddove presenta elementi di qualità e attrattività.

Keywords
Abbandono scolastico, Metodi di misura, Strategie educative, Politiche educative.

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