La diffusione delle tecnologie digitali a scuola sollecita una rivisitazione della didattica come scienza progettuale – Con un corollario: si evidenzia una più incisiva identità del docente come progettatore di percorsi di apprendimento

Michele Pellerey

Lo studio esplora le sollecitazioni che provengono da una sempre più diffusa presenza delle tecnologie digitali, soprattutto mobili, nel contesto scolastico, ai fini di una progettazione didattica più consapevole ed efficace. Dal momento che alcuni risultati ottenuti dall’uso di tali tecnologie non sembrano essere quelli desiderati, da vari studiosi è stata derivata la necessità di utilizzare metodologie di insegnamento più innovative e ispirate al costruttivismo sociale. Questa proposta viene quindi esaminata nella sua validità operativa. Anche da questo punto di vista l’istanza che deriva dalle indagini disponibili rimanda alla responsabilità progettuale dei docenti. Infatti, sembra che non sia possibile determinare a priori l’efficacia di un qualsiasi metodo didattico senza tener conto del contesto effettivo nel quale si opera. In conclusione, si propongono cinque linee d’azione progettuale, ai vari livelli di responsabilità programmatoria scolastica: linee d’azione progettuali che derivano da uno studio attento condotto dall’Autore a questo proposito negli ultimi anni.

Keywords
Tecnologie digitali, Progettazione didattica, Metodi didattici, Apprendimento.

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