L’apprendimento scolastico tra relazione educativa e stili educativi
Francesco Orsini
L’apprendimento scolastico è un atto che si dispiega e non solo un fatto da misurare. Nella differenza tra apprendimento come «divenire» e apprendimento come «dato» si delinea il confine tra i docenti che fanno della didattica un’azione educante, dinamica, custodendo e alimentando il nesso che da sempre lega educazione e apprendimento, e i docenti che ne fanno una matrice di identificativi (gli alunni) con i rispettivi risultati in itinere e finali. Va da sé che nel primo caso si scommette sul successo scolastico, che non è solo un buon foglio di congedo per lo studente, ma soprattutto una conferma sempre nuova del successo di una relazione formativa «entro» cui l’apprendimento scolastico si evolve e si consolida, mentre nel secondo ci si accontenta di certificare un determinato livello raggiunto. Tenuto come punto fermo, tale sostanziale assunto di base riveste la quotidiana opera dell’insegnante di un’armatura ontologica in grado di respingere ogni tentativo di fare delle ore a scuola banchi di prova per nuove proposte, nuovi manuali, nuovi strumenti didattici, tutti «accidenti» destinati ad attraversare l’esperienza degli studenti senza coinvolgerli se non sono innestati sulla dimensione portante dell’apprendimento scolastico: la relazione educativa che lega docenti e discenti e i suoi principali volti, ovvero gli stili educativi attraverso i quali tale relazione assume forme diverse nel processo (mai monocromatico) di insegnamento-apprendimento. Tali stili influenzano fortemente lo sviluppo intellettuale e socio-relazionale dell’alunno durante e dopo il percorso di studi, contribuendo alla strutturazione di un carattere «inerte», «dipendente», «dialogante», a seconda dell’affermarsi di uno stile permissivo, autoritario o democratico.
Keywords
Apprendimento scolastico, Interazione docente-discente, Atmosfere educative, Stile educativo