Vol. 24, n. 2, maggio 2025

RICERCHE, PROPOSTE E METODI

Il Profilo di Funzionamento: Un modello operativo tra approccio bio-psico-sociale e bisogni educativi

Serafino Buono,1,2Raffaele Ciambrone,3Dario Ianes,4Marinella Muscarà,5Carmela Tata6 e Tommasa Zagaria2

Sommario

Il Profilo di Funzionamento rappresenta uno strumento fondamentale ai fini dell’inclusione scolastica e dell’identificazione dei supporti da garantire agli alunni con disabilità.

Il contributo, a partire dall’approccio bio-psico-sociale proposto dall’ICF, riporta lo scenario legislativo italiano, le Linee Guida ministeriali del 2022 e il modello del Profilo di Funzionamento elaborato dagli autori e ufficialmente adottato dalla Regione Sicilia.

Un’adeguata stesura del Profilo di Funzionamento deve garantire il massimo della sinergia tra sanità, scuola e famiglia che devono necessariamente collaborare al fine di descrivere e comprendere il funzionamento reale dell’alunna/o.

Il modello presentato costituisce un esempio che potrebbe essere seguito anche da altre Regioni e può predisporre concretamente l’attuazione del PEI, nella sua completezza, delineando oltre alla progettualità educativo-didattica anche l’individuazione dei fabbisogni di risorse professionali e dei supporti necessari a favorire l’inclusione scolastica. Pertanto riveste un’importanza cruciale la sperimentazione in ambito clinico e scolastico.

Parole chiave

Profilo di Funzionamento, Disabilità, ICF, Inclusione scolastica, Modello bio-psico-sociale.

RESEARCH, PROPOSALS AND METHODS

Functioning Profile: An operational model between the bio-psycho-social approach and educational needs

Serafino Buono,7,8Raffaele Ciambrone,9Dario Ianes,10Marinella Muscarà,11Carmela Tata,12 and Tommasa Zagaria2

Abstract

The Functioning Profile represents a fundamental tool for school inclusion and for identifying the support to be provided to students with disabilities. Starting from the bio-psycho-social approach proposed by the ICF, it reflects the Italian legislative framework, the Ministry’s 2022 Guidelines, and the Functioning Profile model developed by the authors and officially adopted by the Sicilian Region. A proper drafting of the Functioning Profile must ensure maximum synergy between healthcare, school, and family, which must necessarily collaborate to describe and understand the student’s actual functioning.

The presented model serves as an example that could also be followed by other regions and can concretely facilitate the implementation of the Individualized Education Plan (IEP) in its entirety, outlining not only the educational-didactic planning but also the identification of the needs for professional resources and the necessary support to promote school inclusion.

Therefore, experimentation in clinical and educational settings is of crucial importance.

Keywords

Functioning Profile, Disability, ICF, School inclusion, Bio-psycho-social model.

Introduzione

Ai fini dell’inclusione scolastica e della definizione dei supporti da garantire agli alunni con disabilità, il Profilo di Funzionamento rappresenta uno strumento di grande importanza. La stesura di questo documento prevede la collaborazione di operatori sanitari, di docenti, della famiglia e dello studente.

Il Profilo di Funzionamento deve riportare lo stato di salute fisica e psicologica, tenendo conto della diagnosi, della storia clinica e del quadro clinico funzionale, dei fattori ambientali a disposizione e dei punti di forza dell’alunno/a.

Il documento deve essere elaborato a seguito dell’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva e deve precedere concettualmente e cronologicamente il Piano Educativo Individualizzato (PEI), al quale deve essere funzionalmente collegato.

Il Profilo di Funzionamento è previsto dall’articolo 5, comma 3 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66 e deve essere predisposto secondo i criteri del modello bio-psico-sociale proposto nella Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), in modo da poter rappresentare la base per la formulazione del PEI (Ianes, Cramerotti e Fogarolo, 2021).

Nel modello presentato si interpreta nel modo più efficace la dimensione relazionale dell’antropologia ICF, e cioè le relazioni tra capacità e vari fattori contestuali (prevalentemente ambientali, ma aprendo la possibilità di considerare anche fattori personali), chiedendo al gruppo di compilatori di evidenziare subito, sottodominio per sottodominio, il ruolo di mediazione positiva o negativa di tali fattori contestuali. Questo per identificare le barriere da rimuovere e i facilitatori da implementare. Attraverso questa interazione continua tra elementi si raggiunge il vero valore aggiunto portato dall’ICF, che non consiste tanto nella sua forza descrittiva, quanto nella sua capacità ermeneutica, interpretativa e di comprensione del reale funzionamento della persona.

Le Linee Guida Ministeriali

Il 10 novembre del 2022 sono state pubblicate dal Ministero della Salute le Linee Guida relative alla certificazione di disabilità e al Profilo di Funzionamento per la redazione del PEI sulla base dell’ICF13 (WHO, 2001). Le Linee Guida sono state predisposte da un apposito Gruppo di Lavoro, composto da esperti, con la partecipazione di altri ministeri, dipartimenti, società e associazioni professionali e di osservatori nazionali impegnati nel campo della disabilità e dell’inclusione scolastica (Ministero della Salute, 2022).

Il Gruppo di Lavoro ha operato in attuazione dell’art. 5, c. 6 del D.Lgs. 66/2017, Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, come modificato dal D.Lgs. 96/2019, Disposizioni integrative e correttive al D.Lgs. 66/2017.

Nelle Linee Guida vengono definiti:

  1. i criteri, i contenuti e le modalità di redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica, tenuto conto della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD14) e della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) dell’OMS;
  2. i criteri, i contenuti e le modalità di redazione del Profilo di Funzionamento, tenuto conto dell’ICF dell’OMS.

Le Linee Guida introducono importanti novità in merito al percorso di accertamento dei bisogni dell’età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica:

  • viene previsto un nuovo momento accertativo delle commissioni mediche;
  • viene proposta una modalità valutativa che, tenendo conto del modello bio-psico-sociale dell’ICF, riesca a descrivere l’interazione tra la persona con una determinata condizione di salute e il contesto ambientale, individuando i fattori che possono rappresentare dei facilitatori o delle barriere;
  • viene indicato di usare il modello ICF come base comune di tre importanti processi posti in sequenza: descrizione del funzionamento, accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica, redazione del PEI;
  • viene indicata la predisposizione di nuovi documenti a cura delle Aziende Sanitarie e dell’INPS: il certificato medico diagnostico-funzionale che correda la domanda per l’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica; il verbale di accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica; il Profilo di Funzionamento necessario ai fini della predisposizione del PEI, e parte integrante del Progetto individuale (PI);
  • viene evidenziata la necessità di avvalersi di supporti informatici per la redazione di tali documenti, in modo da garantire uniformità nelle procedure e nei contenuti sull’intero territorio nazionale;
  • viene sottolineata la necessità di correlare la descrizione del funzionamento alle misure di sostegno necessarie.

L’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica riguarda gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado. La domanda deve essere presentata all’INPS. L’accertamento viene effettuato dalle competenti Commissioni che redigeranno il verbale di condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica. Tale verbale è propedeutico alla stesura del Profilo di Funzionamento redatto secondo il modello bio-psico-sociale.

Come vedremo più avanti, questa parte relativa alla certificazione della disabilità ai fini dell’inclusione scolastica è stata modificata e semplificata nelle procedure, dalle più recenti norme, ma rimane la stessa nella sostanza.

Il modello bio-psico-sociale del funzionamento e della disabilità secondo l’ICF

Secondo il modello bio-psico-sociale lo stato di funzionamento (salute) e lo stato di disabilità (malattia) sono il risultato di un’interazione complessa tra fattori biologici (genetici, organici, biochimici, ecc.), fattori psicologici (comportamento, affettività, emotività, costituzione personale, ecc.) e fattori sociali (culturali, economici, familiari, contestuali, ecc.). Lo stato di salute è pertanto determinato dall’integrità delle funzioni e strutture corporee (bio), dalla capacità di svolgere le normali attività della vita quotidiana (psico), dalla possibilità di partecipare alla vita sociale (socio).

Nel modello bio-psico-sociale dell’ICF, gli aspetti positivi vengono descritti come funzionamento, quelli negativi come disabilità e vengono tenuti in forte considerazione i fattori contestuali che influenzano il funzionamento o la disabilità.

Il termine funzionamento descrive gli effetti positivi dell’interazione tra una persona e il contesto nel quale vive, tenuto conto dell’integrità delle funzioni e delle strutture del corpo, dell’adeguata esecuzione delle normali attività di vita e partecipazione sociale.

Il termine disabilità, al contrario, descrive gli effetti negativi dell’interazione tra un individuo con un problema di salute e i fattori contestuali (Buono e Zagaria, 1999, 2003).

L’ICF, approvato dalla 54th World Health Assembly il 22 maggio 2001, rappresenta uno strumento accettato come standard internazionale per descrivere e comprendere salute e disabilità, per la realizzazione di normative nazionali e di mandati internazionali a difesa dei diritti umani.

L’ICF propone un modello descrittivo e interpretativo in cui la disabilità viene definita come la conseguenza o il risultato di una relazione complessa tra la condizione di salute di un individuo che può determinare compromissioni nelle funzioni e nelle strutture corporee, limitazioni nell’esecuzione delle attività e restrizioni nella partecipazione e i fattori personali e ambientali, che rappresentano le circostanze in cui l’individuo vive (figura 1).

Figura 1

Interazione tra le componenti dell’ICF.

Le terminologie proposte dall’ICF sono riportate nella tabella 1.

Il nuovo costrutto di disabilità rappresenta pertanto un termine «ombrello», che descrive gli aspetti negativi dell’interazione tra l’individuo con un problema di salute e i fattori contestuali, che rivestono un ruolo fondamentale in quanto rappresentano dei facilitatori o delle barriere e possono incidere aumentando o diminuendo la disabilità stessa.

Nel modello bio-psico-sociale, la disabilità non è qualcosa di fisso ma può modificarsi sulla base dei sostegni presenti nell’ambiente (servizi, sistemi, politiche, atteggiamenti, supporto e relazioni, prodotti e tecnologie, strutture, ecc.) che riducono le limitazioni funzionali.

Tabella 1

Principali definizioni dell’ICF

Le funzioni corporee sono le funzioni fisiologiche dei sistemi corporei (incluse le funzioni psicologiche).

Le strutture corporee sono le parti anatomiche del corpo, come gli organi, gli arti e le loro componenti.

Le menomazioni, secondo il linguaggio ICF, sono problemi nella funzione o nella struttura del corpo, intesi come una deviazione o una perdita significative. Al posto del termine «menomazione» attualmente si tende a utilizzare «compromissione funzionale» e «compromissione strutturale».

L’attività è l’esecuzione di un compito o di un’azione da parte di un individuo.

Le limitazioni dell’attività sono le difficoltà che un individuo può incontrare nell’eseguire delle attività.

La partecipazione è il coinvolgimento in una situazione di vita.

Le restrizioni della partecipazione sono i problemi che un individuo può sperimentare nel coinvolgimento nelle situazioni di vita.

I fattori contestuali comprendono i fattori ambientali e i fattori personali di un individuo.

I fattori ambientali costituiscono gli atteggiamenti, l’ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza. Questi fattori sono esterni all’individuo e possono avere

un’influenza positiva o negativa sul suo funzionamento o sulla struttura del corpo, sulla sua capacità di eseguire azioni o compiti, sulla sua partecipazione come membro della società.

I fattori personali rappresentano le caratteristiche dell’individuo. Comprendono il genere, la razza, l’età, altre condizioni di salute, la forma fisica, lo stile di vita, le abitudini, l’educazione ricevuta, la capacità di adattamento, il background sociale, l’istruzione, la professione e l’esperienza passata e attuale (eventi della vita passata ed eventi contemporanei), modelli di comportamento generali e stili caratteriali, che possono giocare un certo ruolo nella disabilità a qualsiasi livello. I fattori personali, a causa della loro elevata variabilità e molteplicità, non vengono classificati nell’ICF.

I livelli di funzionamento o di disabilità rilevati in un ambiente standard vengono definiti dall’ICF capacità, quelli rilevati nell’ambiente di vita reale vengono definiti performance.

Il qualificatore capacità descrive l’abilità dell’individuo con problemi di salute nell’eseguire un compito o un’azione al più alto livello probabile di funzionamento in un particolare dominio, in un ambiente standard (ad esempio un ambulatorio specialistico) e non appositamente adattato alle necessità di una persona.

Il qualificatore performance descrive l’abilità dell’individuo con problemi di salute nell’eseguire un compito o un’azione nell’ambiente di vita reale ed effettivo, in relazione ai fattori ambientali che possono favorire oppure ostacolare il funzionamento. L’ICF definisce i fattori presenti nell’ambiente delle persone in grado di condizionare il loro funzionamento facilitatori e barriere.

I facilitatori sono fattori che, mediante la loro assenza o presenza, migliorano il funzionamento e riducono la disabilità.

Le barriere invece sono fattori che, mediante la loro assenza o presenza in un determinato ambiente, limitano il funzionamento e determinano disabilità.

Le Linee Guida del Ministero della Salute fanno riferimento all’ICF in quanto rappresenta un modello descrittivo del funzionamento e della disabilità nonché una fonte accreditata per:

  • la definizione di funzionamento e disabilità, intesi come aspetti positivi e negativi della interrelazione tra l’individuo con una determinata condizione di salute e il suo contesto;
  • la definizione e la distinzione di tipologie di Attività, Partecipazione, Fattori Ambientali;
  • la definizione dei concetti di «Capacità» e «Performance» in riferimento alle Attività e alla Partecipazione, e di «Barriere» e «Facilitatori» in riferimento ai Fattori Ambientali;
  • l’individuazione di modalità condivise per gradualizzare la problematicità che gli individui sperimentano nello svolgimento delle Attività di vita quotidiana e nella Partecipazione alla vita sociale e di comunità.

Dato che l’ICF non è uno strumento di valutazione ma di classificazione delle «componenti della salute», intese come fattori fondamentali e costitutivi della salute e del benessere, nelle Linee Guida viene proposto un protocollo descrittivo e interpretativo del funzionamento utile per guidare la raccolta delle informazioni tenendo conto dei costrutti previsti dalla classificazione dell’OMS, ma non dei codici e dei qualificatori previsti dal processo di codifica. Le Linee Guida pertanto predispongono una modalità specifica per descrivere il funzionamento ai fini dell’inclusione scolastica, che renda possibile la codifica sulla base dell’ICF.

Nel contesto scolastico, l’approccio bio-psico-sociale, il concetto di funzionamento, i concetti di capacità e performance e quelli di barriere e facilitatori sono ampiamente utilizzabili ai fini della condivisione dei linguaggi, della descrizione dei processi e dei livelli di apprendimento e di funzionamento degli alunni e per il rilevamento dei fattori che possono influire positivamente o negativamente sui percorsi di potenziamento cognitivo, di autonomia sociale e adattiva nonché sul benessere generale.

La descrizione del funzionamento è incentrata sull’impatto che la particolare condizione di salute dell’alunna/o ha sullo svolgimento delle attività e sulla restrizione alla partecipazione in relazione ai fattori ambientali e ai supporti necessari (AAIDD, 2022), piuttosto che sulla descrizione delle compromissioni riscontrate nelle funzioni e nelle strutture corporee oggetto dell’accertamento della condizione di disabilità.

I documenti proposti dalle Linee Guida ministeriali

Le Linee Guida proposte dal Ministero della Salute predispongono tre nuovi documenti e le procedure a cui le Aziende Sanitarie e l’INPS possono fare riferimento:

  • il Certificato medico diagnostico-funzionale che correda la domanda per l’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica;
  • il Verbale di accertamento medico-legale della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica;
  • il Profilo di Funzionamento necessario ai fini della predisposizione del PEI e parte integrante del Progetto Individuale (PI).

Esula dagli scopi di questo lavoro la presentazione dettagliata del Certificato medico diagnostico-funzionale e del Verbale di accertamento della condizione di disabilità.

Il contributo, a partire da quanto proposto dalle Linee Guida Ministeriali, ha lo scopo di presentare un modello del Profilo di Funzionamento appositamente adattato al fine di facilitare la stesura di questo importante documento che richiede la collaborazione di diverse figure professionali e dei diretti interessati. La conoscenza e l’uso di questo modello possono risultare infatti utili non solo per gli operatori del nucleo di valutazione delle ASL, ma anche per gli insegnanti specializzati nel sostegno, in quanto, come previsto dalle normative, concorrono a pieno titolo alla stesura del Profilo di Funzionamento.

Certificato medico diagnostico-funzionale

Rappresenta la documentazione obbligatoria e preliminare ai fini della richiesta di accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva per l’inclusione scolastica. È redatto dal servizio specialistico pubblico che ha effettuato la valutazione diagnostica funzionale e che ha in carico il minore per la patologia rilevata. Nella prospettiva della nuova normativa, è sulla base del Certificato medico-funzionale che si avvia la procedura per l’accertamento della condizione di disabilità effettuata dall’INPS attraverso la cosiddetta «valutazione di base».

Trattandosi di un minore, il procedimento per la valutazione di base si attiva su richiesta dell’esercente la responsabilità genitoriale con la trasmissione all’INPS, per via telematica, del certificato medico introduttivo da parte dello stesso medico che ha redatto il certificato medico-diagnostico funzionale o da altri operatori sanitari (art. 8 del D.Lgs. 62/24). Questa procedura non è ancora attuata per la mancanza dell’adeguamento telematico dell’INPS. Nelle more, la Sicilia ha emanato una circolare (Assessorato della Salute, Circolare del 15/01/2025 n. 1) che definisce gli indirizzi operativi al fine di evitare disservizi nell’attuazione delle innovazioni normative in materia di inclusione scolastica.

Verbale di accertamento medico-legale

L’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica viene effettuato in via esclusiva dalla Commissione dell’INPS secondo le indicazioni del Ministero della Salute. Tale valutazione va fatta nell’ottica delle performance: ha infatti l’obiettivo di rilevare le limitazioni nell’esecuzione delle attività e le restrizioni alla partecipazione nel contesto reale di vita, al fine di valutare quanto queste possano incidere negativamente sulla partecipazione alla vita scolastica tanto da richiedere una personalizzazione della programmazione didattica o l’uso di strumenti compensativi attraverso la predisposizione di un Piano Educativo Individualizzato.

Nella figura 2 — estratta dalle Linee Guida del Ministero della Salute — sono riassunti i vari passaggi che vanno dalla Certificazione della disabilità alla redazione del Profilo di Funzionamento, fino al PEI, ma anche all’elaborazione del Progetto di Vita, che si effettua presso l’Ente locale.

Figura 2

Procedure di Certificazione della disabilità – Profilo di Funzionamento – PEI – Progetto di vita (tratte dalle Linee Guida del Ministero della Salute, p. 10).

Profilo di Funzionamento

Il Profilo di Funzionamento proposto dalle Linee Guida ministeriali del 2022 individua le figure professionali, le misure di sostegno e le risorse strutturali funzionali all’inclusione scolastica.

Rispetto al Certificato medico-diagnostico funzionale e al Verbale di accertamento medico-legale, descrive in maniera più dettagliata in termini di performance l’interazione tra individuo e fattori ambientali, individuando quelli che possono fungere da facilitatori o barriere, in relazione allo svolgimento di una serie di attività nei domini presi in esame.

Prima della stesura del Profilo di Funzionamento occorre rilevare una serie di informazioni, compresi i punti di forza dell’alunna/o necessari alla successiva stesura del PEI; pertanto, si suggerisce di predisporre opportune osservazioni nel contesto scolastico e di prestare attenzione alla raccolta dei dati, con particolare riferimento agli alunni che iniziano il loro percorso scolastico.

Il Profilo di Funzionamento descrive il funzionamento dell’alunna/o con disabilità in una specifica fase della sua vita, andrebbe elaborato dopo un periodo di osservazione da parte della scuola e dovrebbe permettere di monitorare i cambiamenti dello studente con disabilità, che possono essere determinati dall’evoluzione del problema di salute, dagli interventi effettuati, dalla riduzione di fattori ambientali che costituivano delle barriere.

Il documento deve descrivere in termini di performance l’interazione dell’alunna/o con i fattori ambientali presenti nel contesto scolastico scelti in base a una selezione di domini tratti dall’ICF, evidenziando in modo particolare il ruolo dei fattori ambientali, in termini di barriere e facilitatori, in relazione allo svolgimento delle attività e al superamento delle difficoltà.

Il documento proposto dalle Linee Guida è composto da 4 sezioni che includono:

  1. dati identificativi e anagrafici;
  2. elementi clinici (anamnesi, osservazioni cliniche e strumentali e relativi risultati);
  3. punti di forza del soggetto;
  4. elementi attinenti alla descrizione del funzionamento.

Nella Sezione 4 (elementi attinenti alla descrizione del funzionamento) vanno indicate le difficoltà riscontrate in termini di capacità e performance in 4 domini (e relativi sottodomini):

  • Apprendimento
  • Comunicazione
  • Relazioni e socializzazione
  • Autonomia personale e sociale.

Vengono inoltre identificati i fattori ambientali e il loro effetto di facilitatore o barriera.

In un’apposita tabella — la 4 — «sono indicati i domini, i sottodomini e una selezione di attività che si ritiene utile debbano essere esplorate per l’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica e per la redazione del Profilo di Funzionamento tenendo conto della legge n. 104 del 1992 e di ICF» (Linee Guida del Ministero della Salute, 2022, p. 27).

Inoltre, per ciascun sottodominio, viene effettuata la descrizione della capacità e della performance.

Nel Profilo di Funzionamento va, altresì, indicato il livello di compromissione globale con l’utilizzo di adeguati strumenti di misurazione opportunamente standardizzati e basati su evidenze scientifiche.

Le Linee Guida, oltre alle tabelle, sono corredate da diagrammi che supportano la stesura del Profilo di Funzionamento da parte degli operatori coinvolti.

Il Profilo di Funzionamento è redatto da un’Unità di Valutazione Multidisciplinare composta da uno specialista in neuropsichiatria infantile o un medico specialista esperto della patologia che presenta l’alunna/o, e almeno altre due figure tra le seguenti: psicologo, assistente sociale, pedagogista, esperto di riabilitazione o qualsiasi altro delegato che possiede una specifica qualificazione professionale.

L’Unità di Valutazione Multidisciplinare si avvale della collaborazione dei genitori, dello stesso studente con disabilità, del dirigente scolastico e/o coordinatore della scuola paritaria, dell’insegnante di sostegno.

Il Profilo di Funzionamento deve essere aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione o qualora le condizioni di funzionamento dell’alunna/o dovessero subire cambiamenti. Nel caso di alunni che iniziano il percorso scolastico o che frequentano già la scuola, ma vengono certificati per la prima volta, sarebbe opportuno un periodo preliminare di osservazione utile a raccogliere elementi importanti inerenti il contesto scolastico da integrare con le informazioni provenienti da altri contesti. Se invece l’alunno/a frequenta già la scuola, ci si può avvalere delle informazioni raccolte in precedenza.

La Legge delega sulla disabilità e i decreti attuativi

In attuazione della legge 227/2021 (c.d. Legge delega sulla disabilità), il 3 maggio del 2024 è stato approvato in via definitiva e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 62/2024, che apporta una serie di modifiche alla procedura di certificazione della disabilità.

L’intento del legislatore è quello della semplificazione, ma anche di una maggiore incidenza nelle procedure del modello bio-psico-sociale dell’ICF, oltre che di una più forte partecipazione alle decisioni della stessa persona con disabilità, secondo il principio dell’autodeterminazione, in conformità alle disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD).

Sono due i macroambiti su cui intervengono le disposizioni di legge:

  1. definizione della condizione di disabilità e riordino della normativa di settore;
  2. accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base.

Secondo le nuove disposizioni legislative, la «valutazione di base» è il procedimento unitario volto al riconoscimento della condizione di disabilità, che ricomprende tutta una serie di passaggi precedentemente distinti, tra i quali l’accertamento dell’invalidità civile, il certificato che attesta la situazione di handicap (svantaggio sociale) e l’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica.

La valutazione di base si fonderà sull’uso delle classificazioni ICD e ICF dell’OMS e dello strumento di valutazione (questionario) WHODAS15 (Üstün et al., 2010).

Permane l’impiego di tabelle medico-legali per i soli effetti della valutazione dell’invalidità civile.

È l’INPS l’ente responsabile della valutazione di base, che si svolge in una seduta collegiale.

In sostanza, la semplificazione apportata dalle nuove norme viene sintetizzata nello schema della figura 3, nel quale si possono notare le differenze con quello precedente, riportato nella figura 1.

Figura 3

Nuova procedura di certificazione ai sensi del D.Lgs. 15 aprile 2024.

Stratificazione normativa e problematiche applicative

L’aver modificato ulteriormente l’iter di certificazione della disabilità — al di là dagli indiscutibili pregi che deriveranno dalla semplificazione di tutte le procedure — porta, tuttavia, con sé una dilatazione dei tempi di attuazione delle norme soprattutto per quanto riguarda l’inclusione scolastica, in particolare per quanto concerne la redazione del PEI e la quantificazione del fabbisogno di risorse professionali per il sostegno. Infatti, il fabbisogno di risorse professionali (ovvero, la quantificazione delle «ore di sostegno») si definisce proprio sulla base di quanto deciso in sede di accertamento della condizione di disabilità e di redazione del Profilo di Funzionamento, tanto che, in assenza della nuova documentazione clinica (certificato e PF), la procedura prevista nel PEI relativa alle ore di sostegno non è attuabile (Costantino e Ciambrone, 2024).

Le modifiche impattano anche sulla parte preliminare alla certificazione, reintroducendo il Certificato medico introduttivo, in sostituzione del Certificato Medico Diagnostico Funzionale (CMDF).

Tuttavia, è bene tenere presente — come specifica l’art. 40 del D.Lgs. 62/2024 — che le nuove norme entrano in vigore solo nelle province che attuano la sperimentazione, mentre nel restante territorio nazionale saranno vigenti solo al termine della stessa.

La sperimentazione

Le nuove procedure di accertamento della disabilità prevedono un’apposita sperimentazione che, inizialmente, doveva realizzarsi in nove province.16 Qui l’accertamento della condizione di disabilità avviene direttamente tramite il nuovo «Certificato medico introduttivo» inviato dal medico curante all’INPS.

Sarà questa l’unica procedura necessaria per la presentazione dell’istanza volta all’accertamento della disabilità, non dovendo essere più completata con l’invio della «domanda amministrativa» da parte dell’interessato o degli Enti preposti e abilitati.

L’obiettivo è quello di realizzare un superamento delle prestazioni, oggi estremamente frammentate tra sanità e sociale, affinché ogni persona con disabilità possa essere protagonista della propria vita attraverso il Progetto di vita personalizzato e partecipato, a partire dai propri desideri e rispondendo ai suoi bisogni, secondo quanto previsto dalla CRPD.

Sono tre le patologie oggetto della sperimentazione: autismo, diabete mellito di tipo 2 e sclerosi multipla.

Criticità

Le modalità per la procedura di sperimentazione sono stabilite con regolamento che deve essere adottato su iniziativa del Ministro della Salute, di concerto con altri ministeri. Nonostante il Ministero per le Disabilità abbia già predisposto tutti i decreti attuativi per l’introduzione del Progetto di vita, il Ministero della Salute non ha ancora ultimato gli schemi di valutazione. Ciò costituisce senz’altro una criticità per l’avvio della sperimentazione.

È anche per tali motivi che il 21 di febbraio, con l’approvazione del c.d. decreto Milleproroghe, l’art. 19-quater ha disposto il prolungamento di un anno della sperimentazione, che si concluderà il 31 dicembre 2026, facendo slittare al 1° gennaio 2027 l’estensione su tutto il territorio nazionale delle disposizioni di legge. Nel frattempo, a partire da settembre 2025, la sperimentazione sarà estesa ad altre 11 province, tra cui Palermo.

Peraltro, si assiste a un cambio di rotta proprio relativamente all’ICF. Mentre nelle Linee Guida di Ottobre 2022 era esplicitamente dichiarato che le certificazioni e i profili di funzionamento dovevano essere redatti «in prosa», ora vengono reintrodotti i «codici» (certamente nella valutazione multidimensionale, forse non nel Profilo di Funzionamento per l’inclusione scolastica).17

Ciononostante, il decreto legislativo non modifica il Profilo di Funzionamento.

Adattamento del Profilo di Funzionamento ai fini dell’inclusione scolastica

A partire dallo schema proposto dalle Linee Guida, è stato elaborato un modello di Profilo di Funzionamento, riportato in allegato, attraverso il contributo di un gruppo di studio, composto dagli autori di questo articolo. Si è ritenuto opportuno mantenere sostanzialmente lo stesso schema proposto dalle Linee Guida apportando alcune variazioni che riteniamo possano facilitarne l’uso.

La scheda permane costituita dalle 4 sezioni proposte dalle Linee Guida più una quinta specificamente elaborata.

Sezione 1: Dati identificativi e anagrafici dell’alunno/a

Questa parte rimane invariata rispetto a quanto presente nelle Linee Guida.

Sezione 2: Elementi clinici

Questa parte rimane sostanzialmente sovrapponibile a quella proposta dalle Linee Guida; è stata solamente aggiunta la voce relativa all’Esame obiettivo degli apparati interessati:

  • Anamnesi essenziale;
  • Esame obiettivo degli apparati interessati;
  • Strumenti psicodiagnostici utilizzati e valutazioni effettuate;
  • Diagnosi, comprensiva di eventuali comorbidità o altre patologie associate e del livello di intensità dei supporti (codici ICD);
  • Principali caratteristiche rilevate (osservazione clinica, valutazioni testologiche o strumentali effettuate e risultati, in particolare relativamente all’ambito cognitivo, neuropsicologico e dell’apprendimento, della comunicazione e del linguaggio, sensoriale e motorio, delle autonomie personali e sociali, della socializzazione/relazione/interazione, ecc.);
  • Prognosi attesa ed evolutività nel tempo.

Sezione 3: Punti di forza dell’alunna/o

In questa parte si è ritenuto opportuno specificare i riferimenti all’autodeterminazione espressi dall’alunna/o come di seguito riportato.

Specifici punti di forza dell’alunna/o (attitudini, interessi, motivazioni, talenti, consapevolezza, perseveranza, resilienza, curiosità, ecc.) e ulteriori informazioni utili relative all’alunna/o, tenuto conto degli elementi desunti dalla descrizione di sé dello studente o della studentessa nel rispetto del diritto all’autodeterminazione nella massima misura possibile.

Sezione 4: Elementi attinenti alla descrizione del funzionamento

Tenuto conto di quanto presentato nell’Allegato 1 Fac-Simile, riportato a p. 74 delle Linee Guida, il modello da noi proposto introduce ulteriori specificazioni, sono state riportate definizioni operative, è stato ridotto il numero sia delle attività da valutare, sia di graduazione dell’effetto dei fattori ambientali.

La sezione riporta all’inizio le Note per la compilazione, in cui, in aggiunta a quanto già presente nelle Linee Guida, sono state inserite le definizioni delle tipologie dei fattori ambientali da prendere in considerazione.

Nella sezione 4 vengono indagate le difficoltà riscontrate dall’alunna/o in termini di capacità e performance relative a quattro domini e relativi sottodomini così come indicati dalle Linee Guida:

  1. Apprendimento

Uso intenzionale dei sensi

Apprendimento di base e applicazione delle conoscenze

Istruzione

  1. Comunicazione

Comprensione e produzione di messaggi

  1. Relazioni e socializzazione

Relazioni interpersonali e sociali

  1. Autonomia personale e sociale

Compiti e richieste generali

Mobilità

Cura della propria persona.

Per ciascun sottodominio sono state identificate le relative attività. Queste ultime rispetto alle indicazioni fornite nelle Linee Guida, al fine di facilitare le procedure di compilazione, pur mantenendo a nostro parere una soddisfacente descrizione del funzionamento dell’alunna/o, sono state ridotte da 60 a 45.

Inoltre, sia per tutti i sottodomini sia per le specifiche attività sono state inserite le definizioni operative, estrapolate dalla classificazione ICF e adattate al contesto nazionale italiano e scolastico, al fine di mettere i compilatori nella condizione di cogliere con maggiore immediatezza ciò a cui l’item fa riferimento, condividendo al contempo un linguaggio comune. La necessità di riportare le definizioni operative è supportata anche dal fatto che le Linee Guida non considerano l’uso dei codici ICF, che all’interno della classificazione permettono di identificare in modo univoco ciascun item.

Nelle Linee Guida veniva richiesto di indicare solo il livello di difficoltà riscontrato per l’intero sottodominio secondo la graduazione «lieve», «moderata», «elevata», «molto elevata»; nell’adattamento è stato ritenuto opportuno indicare anche il livello di difficoltà per ogni singola attività. Questo permette una descrizione più articolata sia del funzionamento dell’alunna/o, che potrebbe presentare livelli di difficoltà differenti nello svolgimento delle attività afferenti allo stesso sottodominio (ad esempio, la capacità di leggere rispetto alla capacità di calcolare), sia dei possibili cambiamenti nel tempo.

Nel Profilo di Funzionamento vengono identificati i fattori ambientali e il loro effetto di facilitatore o barriera. La graduazione dell’effetto dei fattori ambientali nelle Linee Guida era stata effettuata in base a 6 categorie; nell’adattamento, al fine di rendere meno complicata la compilazione, ne sono state indicate 4 (Presenti ed efficaci/Facilitatori importanti; Presenti e parzialmente efficaci/Facilitatori non sufficienti; Presenti e non efficaci/Barriera elevata; Non presenti ma necessari/Barriera molto elevata).

Sezione 5

In questa sezione, appositamente elaborata dal gruppo di lavoro, vengono riportate:

  • la Sintesi dei 4 domini, in cui indicare la necessità e il livello di supporto necessario e le relative raccomandazioni;
  • una tabella che, ai sensi dell’art. 4 del DI 153/2023, identifica le corrispondenze tra i domini del Profilo di Funzionamento e le dimensioni del PEI;
  • la Definizione riassuntiva delle competenze professionali e la tipologia di sostegno e delle risorse strutturali utili per l’inclusione scolastica (art. 5, comma 4, lettera b) del D.Lgs. 66/2017 e smi).18

Il modello iniziale del Profilo di Funzionamento elaborato da due degli autori è stato discusso, rimodulato e ultimato con il contributo di tutti gli autori di questo articolo. Successivamente è stato discusso, parzialmente modificato e approvato dal gruppo di lavoro multiprofessionale istituito dall’Ufficio Scolastico Regionale (USR), all’interno del Gruppo di Lavoro Interistituzionale (GLIR), composto da rappresentanti dell’Assessorato alla Salute, dell’Assessorato alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro, delle Associazioni FISH e ANFFAS, dall’Autorità Garante della Persona con disabilità della Regione Siciliana e, contestualmente, a cura dei Responsabili delle UOC di Neuropsichiatria Infantile (NPIA) delle 9 Aziende Sanitarie Provinciali siciliane, indicati come consulenti.

La versione definitiva del Profilo di Funzionamento, riportata in allegato, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 31/01/2025.

Considerato che l’elaborazione del Profilo di Funzionamento è il prodotto della concertazione di più soggetti, è prevista la pianificazione di appositi incontri di formazione in servizio per la presentazione dello strumento e un iniziale utilizzo con i bambini di prima diagnosi. Risulta infatti strategico, sulla falsariga di una ricerca-azione, il feedback fornito dal personale docente e dai componenti dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare delle nove ASP siciliane sul modello qui presentato. La raccolta dei dati in itinere permetterà di effettuare una prima verifica dell’efficacia dello strumento ed eventualmente di apportare tutti quegli aggiustamenti e/o modifiche necessari per un miglioramento. Questa prima fase di sperimentazione è inoltre finalizzata a favorire il coinvolgimento di tutti gli attori che, a vario titolo, sono chiamati a collaborare per garantire la qualità del processo di inclusione scolastica. Come già riportato, la redazione del Profilo di Funzionamento è un’azione propedeutica alla predisposizione del PEI e del Progetto individuale degli alunni con disabilità; pertanto, è prevista un’ulteriore fase di valutazione a distanza di un anno per confermarne l’efficacia e l’adeguatezza.

Conclusioni

Il Profilo di Funzionamento elaborato, nel rispetto di quanto proposto nelle Linee Guida del Ministero della Salute, vuole rappresentare uno strumento che sostiene i bisogni degli alunni con disabilità, condividendo la prospettiva bio-psico-sociale. Il documento, a partire da una diagnosi nosografica e dalla descrizione delle principali caratteristiche, identifica i punti di forza dell’alunna/o, le difficoltà nello svolgimento di specifiche attività in termini di capacità e di performance, rileva barriere e facilitatori presenti nel contesto, che possono ostacolare o facilitare lo svolgimento delle attività, individua la necessità di supporti per ciascuno dei quattro domini (Apprendimento, Comunicazione, Relazioni e socializzazione, Autonomia personale e sociale), riporta una tabella riassuntiva delle competenze professionali e la tipologia di sostegno e delle risorse strutturali utili per l’inclusione scolastica. Sulla base dei risultati e delle valutazioni espresse nei diversi domini e sottodomini, il gruppo che compilerà il Profilo di Funzionamento sarà chiamato a indicare i supporti presenti nell’apposito elenco ed eventualmente a specificarne altri. Infine, è riportata una tabella che, ai sensi dell’art. 4 del DI 153/2023, identifica le corrispondenze tra i domini del Profilo di Funzionamento e le dimensioni del PEI.

L’adesione al modello proposto dalle Linee Guida tutela anche le attività cliniche a cui sono chiamati i nuclei di valutazione multidisciplinari delle ASL.

Reputiamo che le modifiche apportate possano facilitare la compilazione di questo strumento da parte degli operatori sanitari, degli insegnanti, dei familiari e dell’alunna/o che sono chiamati a redigerlo. Riteniamo inoltre che un’adeguata stesura del Profilo di Funzionamento debba garantire il massimo livello possibile di sinergia tra sanità, scuola e famiglia che, in base alle disposizioni legislative attuali, devono necessariamente collaborare al fine di descrivere il miglior funzionamento possibile dell’alunna/o e i supporti necessari ai fini dell’inclusione scolastica.

Il modello di Profilo di Funzionamento elaborato e pubblicato ufficialmente sulla Gazzetta della Regione Siciliana costituisce la prima attuazione delle previsioni normative contenute nel Decreto legislativo 66/2017, regolamentate dalle Linee Guida del Ministero della Salute del 2022. Tale iniziativa — che costituisce una sorta di «apripista» e potrebbe essere seguita anche da altre Regioni — predispone concretamente la possibilità di vedere finalmente attuato, nella sua completezza, il percorso del PEI, non solo per la parte progettuale educativo-didattica, ma anche per l’individuazione dei fabbisogni di risorse professionali. È dunque un passo in avanti importantissimo per il miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica. A tal fine riveste un’importanza cruciale la sperimentazione in ambito clinico e scolastico che si andrà a svolgere nei prossimi mesi.

Bibliografia

AAIDD (2022), Disabilità Intellettiva: Definizione, diagnosi, classificazione e sistemi di sostegno, Trento, Erickson.

Buono S. e Zagaria T. (1999), «Dalla Disabilità all’Attività, dall’Handicap alla Partecipazione»: I nuovi orientamenti nelle classificazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, «Ciclo Evolutivo e Disabilità», vol. 2, n. 1, pp. 93-113.

Buono S. e Zagaria T. (2003), ICF. Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute, «Ciclo Evolutivo e Disabilità», vol. 6, n. 1, pp. 121-141.

Costantino M.A. e Ciambrone R. (2024), Dalla documentazione clinica al PEI. In R. Ciambrone e G.G. Novaro (a cura di), Intorno alla persona. La progettazione educativa e l’incontro tra approccio clinico e approccio pedagogico, Brescia, La Scuola-SEI, pp. 137-164.

Ianes D., Cramerotti S. e Fogarolo F. (2021), Il nuovo PEI in prospettiva bio-psico-sociale ed ecologica, Trento, Erickson.

Üstün T.B., Kostanjsek N., Chatterji S. e Rehm J. (2010), Measuring health and disability: Manual for WHO Disability Assessment Schedule (WHODAS 2.0), Geneva, CH, WHO.

World Health Organization (1992), ICD-10: International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems, 10th Revision (Voll. 1-3), Geneva, CH, WHO. Trad. it., Decima revisione della classificazione internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali, Milano, Masson, 1994.

World Health Organization (2001), International Classification of Functioning, Disability and Health, Geneva, WHO. Trad. it., Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, Trento, Erickson, 2002.

Sitografia

Ministero della Salute (2022), Linee Guida per la redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica e del Profilo di Funzionamento tenuto conto della classificazione internazionale delle malattie (ICD) e della classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF) dell’OMS. https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3276_allegato.pdf (consultato il 3 marzo 2025).

ALLEGATO

Profilo di funzionamento ai fini dell’inclusione scolastica

Adattamento dalle Linee Guida del Ministero della Salute

a cura di Buono S. e Zagaria T., IRCCS Oasi Maria SS. ONLUS Troina

SEZIONE 1: DATI IDENTIFICATIVI E ANAGRAFICI DELL’ALUNNO/A

Cognome: _______________________________ Nome: _____________________________________

Luogo di nascita: __________________________ Data: __________________ Età: ________________

Residenza: _____________________________________________________________________________

SEZIONE 2: ELEMENTI CLINICI19

Anamnesi essenziale _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Esame obiettivo degli apparati interessati __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Strumenti psicodiagnostici utilizzati e valutazioni effettuate ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Diagnosi, comprensiva di eventuali comorbilità o altre patologie associate e del livello di intensità dei supporti (Codici ICD) ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Principali caratteristiche rilevate (osservazione clinica, valutazioni testologiche o strumentali effettuate e risultati, in particolare relativamente all’ambito cognitivo, neuropsicologico e dell’apprendimento, della comunicazione e del linguaggio, sensoriale e motorio, delle autonomie personali e sociali, della socializzazione/relazione/interazione, ecc.) ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Prognosi attesa ed evolutività nel tempo _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

SEZIONE 3: PUNTI DI FORZA DELL’ALUNNO/A

Specifici punti di forza dell’alunno/a (attitudini, interessi, motivazioni, talenti, consapevolezza, perseveranza, resilienza, curiosità, ecc.) e ulteriori informazioni utili relative all’alunno/a, tenuto conto degli elementi desunti dalla descrizione di sé dello studente o della studentessa nel rispetto del diritto all’autodeterminazione nella massima misura possibile20 ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

SEZIONE 4: ELEMENTI ATTINENTI ALLA DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO

Note per la compilazione

Per ognuno dei domini, vengono analizzati i sottodomini, guidati da alcune domande:

  1. Sono presenti difficoltà nella capacità di svolgere specifiche attività in un sottodominio?
  2. Qualora si riscontrino difficoltà nella capacità di svolgere specifiche attività in un sottodominio:
  1. Sono presenti fattori ambientali barriera che ostacolano la capacità del soggetto di svolgere specifiche attività in un sottodominio?
  2. Sono presenti fattori ambientali facilitatori?
  3. I fattori ambientali facilitatori sono tutti importanti?
  4. I fattori ambientali barriera prevalgono sui facilitatori?
  1. Com’è la performance dell’alunno/a tenendo conto di tutti i fattori ambientali presenti e di quelli non presenti ma necessari?

Vanno presi in esame i fattori ambientali che la persona in età evolutiva ha a disposizione e i fattori ambientali di cui l’alunno/a avrebbe bisogno, ma di cui non dispone, considerando l’effetto dei fattori ambientali come indicato nell’apposito riquadro Graduazione dell’effetto dei fattori ambientali

riadattato dalla tabella 7 delle Linee Guida del Ministero delle Salute. Per l’analisi del ruolo dei fattori ambientali e la descrizione dell’effetto degli stessi sulla performance nello svolgimento di specifiche attività di un sottodominio, è utile consultare i diagrammi decisionali contenuti nell’Appendice 3.

Nei campi di testo è possibile riassumere la situazione con una breve descrizione.

Tipologie di fattori ambientali da prendere in considerazione

Prodotti e tecnologie: ogni prodotto, strumento, apparecchiatura o tecnologia adattato o progettato appositamente per migliorare il funzionamento dell’alunno/a con disabilità (ad esempio prodotti e tecnologie per uso personale e quotidiano, per la mobilità, per la comunicazione, per l’istruzione, per la cultura, il tempo libero e lo sport).

Ambiente naturale e modificazioni umane dell’ambiente: elementi dell’ambiente naturale o fisico e le parti di quell’ambiente che sono state modificate dall’uomo (luce, rumore, temperatura, numerosità della classe, ecc.).

Supporto e relazioni: persone o animali che forniscono concreto sostegno fisico, emotivo-affettivo, protezione e assistenza all’alunno/a con disabilità; relazioni con persone nei vari aspetti delle attività quotidiane. Questo fattore fa riferimento non alla persona o all’animale in sé ma alla quantità di sostegno fisico ed emotivo fornito.

Atteggiamenti: opinioni e convinzioni delle persone (familiari, operatori sanitari, insegnanti, coetanei, ecc.) che influenzano il comportamento e le azioni dell’alunno/a, che possono determinare pratiche positive oppure negative e discriminanti (stigmatizzazione, stereotipizzazione, marginalizzazione).

Servizi, sistemi e politiche: supporti pubblici, privati o volontari che forniscono vantaggi, programmi, operazioni in vari settori della società, pensati al fine di rispondere alle necessità degli individui.

Per l’individuazione di aspetti specifici riferirsi a quanto indicato dalla tabella 5 e 6 delle Linee Guida del Ministero della Salute.

Dominio 1: Apprendimento

Sottodominio D1.1: Uso intenzionale dei sensi

Questo sottodominio raggruppa attività relative all’area sensoriale e all’apprendimento attraverso gli organi di senso: vista, udito, tatto, olfatto, gusto.

1. Sono presenti difficoltà nello svolgimento di specifiche attività in questo sottodominio?

 No. Non si riscontrano problemi (passare al sottodominio successivo).

 Sì. Indicare in quali attività del sottodominio e il livello di difficoltà (Lieve = 1; Moderata = 2; Elevata = 3; Molto Elevata = 4)

Livello di difficoltà

Attività del sottodominio

1

2

3

4

Guardare

Usare intenzionalmente la vista per percepire stimoli visivi, come seguire con lo sguardo un oggetto, guardare un evento le persone o bambini che giocano.

Ascoltare

Usare intenzionalmente l’udito per percepire stimoli uditivi, come ascoltare la radio, la voce umana, la musica, una lezione o una storia.

Usare intenzionalmente altri sensi

Usare intenzionalmente gli altri sensi per percepire stimoli, come toccare e percepire la consistenza e la struttura di una superficie o di un materiale, sentire odori e sapori.

Indicare il livello complessivo di difficoltà riscontrata

 Lieve 1

 Moderata 2

 Elevata 3

 Molto elevata 4

Descrivere, attraverso un testo libero, le difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio (senza supporti e/o assistenza). __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Qualora si riscontrino difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio, sono presenti fattori ambientali che le modificano in senso migliorativo/peggiorativo?

Graduazione dell’effetto dei fattori ambientali (riadattamento della tabella 7 delle Linee Guida del Ministero della Salute)

Tipologie di fattori ambientali secondo quanto indicato dalla tabella 5 delle Linee Guida del Ministero della Salute.

(per gli aspetti operazionali si può fare riferimento anche a quanto riportato nelle note per la compilazione).

Presenti ed efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

Importanti.

Presenti e parzialmente efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI non sufficienti.

Presenti e non efficaci

I fattori ambientali costituiscono una BARRIERA

Elevata.

Non presenti ma necessari

L’assenza di fattori ambientali di supporto costituisce

una BARRIERA

molto elevata.

Prodotti e tecnologia

Ambiente naturale e modificazioni umane

Supporto e relazioni

Atteggiamenti

Servizi, sistemi e politiche

Descrivere, attraverso un testo libero, i fattori ambientali nel sottodominio che modificano in senso migliorativo/peggiorativo lo svolgimento di specifiche attività nel sottodominio e le eventuali indicazioni per implementare i facilitatori e ridurre le barriere. ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Dominio 1: Apprendimento

Sottodominio D1.2: Apprendimento di base e applicazione delle conoscenze

Questo sottodominio riguarda l’apprendimento, l’applicazione delle conoscenze acquisite, il pensare, il risolvere problemi. Le attività implicano il livello cognitivo di sviluppo raggiunto, le capacità di integrazione delle competenze, i processi di memoria, attenzione e organizzazione spazio-temporale.

Contrassegnare — coerentemente con il grado di scuola frequentata — se trattasi di attività relative all’istruzione:

prescolastica 

scolastica 

1. Sono presenti difficoltà nello svolgimento di specifiche attività in questo sottodominio?

 No. Non si riscontrano problemi (passare al sottodominio successivo).

 Sì. Indicare in quali attività del sottodominio e il livello di difficoltà (Lieve = 1; Moderata = 2; Elevata = 3; Molto Elevata = 4)

Livello di difficoltà

Attività del sottodominio

1

2

3

4

Imitare/copiare (per imparare)

Imitare come componente basilare dell’apprendimento, come imitare un’espressione facciale, un gesto, un suono o copiare le lettere dell’alfabeto.

Acquisire concetti

Sviluppare la competenza di capire e usare concetti di base e complessi che riguardano le caratteristiche di cose, persone o eventi.

Acquisire informazioni

Raccogliere informazioni su persone, cose ed eventi, come domandare perché, cosa, dove e come, chiedere i nomi delle persone.

Ripetere/esercitarsi (per imparare)

Ripetere una sequenza di eventi o simboli come componente basilare dell’apprendimento, come contare per decine, esercitarsi nella recitazione e drammatizzazione di un testo poetico o esercitarsi a suonare gli accordi con uno strumento musicale.

Acquisire abilità

Sviluppare abilità di base e complesse in insiemi integrati di azioni o compiti in modo da iniziare e portare a termine l’acquisizione di un’abilità, come usare strumenti o giocattoli, oppure giocare.

Focalizzare l’attenzione/concentrarsi

Concentrarsi di proposito su stimoli specifici, come si fa quando si ignorano i rumori distraenti.

Leggere

Apprendere le azioni elementari di decodifica, pronuncia e comprensione di simboli, caratteri, lettere e parole. Svolgere attività implicate nella comprensione e nell’interpretazione della lingua scritta (ad esempio, libri, istruzioni o quotidiani in lingua scritta o in Braille) allo scopo di ottenere conoscenze generali o informazioni specifiche.

Scrivere

Apprendere le azioni elementari di scrittura di simboli o lettere, di trasposizione di un suono o un morfema in un simbolo o un grafema, di trasposizione di parole o concetti pronunciati in parole o frasi scritte. Usare o produrre simboli o una lingua per comunicare informazioni, come produrre un resoconto scritto di eventi o idee, oppure redigere una lettera, scrivere messaggi.

Calcolare

Apprendere le azioni elementari di riconoscimento e di utilizzo di numeri, simboli e segni aritmetici, di contare e ordinare, e raggruppare in insiemi. Eseguire operazioni di somma, sottrazione, moltiplicazione e divisione applicando principi matematici per risolvere problemi descritti con parole e produrre o mostrare i risultati.

Risolvere problemi

Trovare soluzioni a problemi o situazioni, identificandone e analizzandone gli aspetti problematici, sviluppando soluzioni alternative, valutandone i potenziali effetti e mettendo in atto la soluzione scelta, come risolvere un problema concettuale, sociale o pratico.

Indicare il livello complessivo di difficoltà riscontrata

 Lieve 1

 Moderata 2

 Elevata 3

 Molto elevata 4

Descrivere, attraverso un testo libero, le difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio (senza supporti e/o assistenza). ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Qualora si riscontrino difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio, sono presenti fattori ambientali che le modificano in senso migliorativo/peggiorativo?

Graduazione dell’effetto dei fattori ambientali (riadattamento della tabella 7 delle Linee Guida del Ministero della Salute)

Tipologie di fattori ambientali secondo quanto indicato dalla tabella 5 delle Linee Guida del Ministero della Salute.

(per gli aspetti operazionali si può fare riferimento anche a quanto riportato nelle note per la compilazione).

Presenti ed efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

Importanti.

Presenti e parzialmente efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

non sufficienti.

Presenti e non efficaci

I fattori ambientali costituiscono una BARRIERA

Elevata.

Non presenti ma necessari

L’assenza di fattori ambientali di supporto costituisce

una BARRIERA

molto elevata.

Prodotti e tecnologia

Ambiente naturale e modificazioni umane

Supporto e relazioni

Atteggiamenti

Servizi, sistemi e politiche

Descrivere, attraverso un testo libero, i fattori ambientali nel sottodominio che modificano in senso migliorativo/peggiorativo lo svolgimento di specifiche attività nel sottodominio, e le eventuali indicazioni per implementare i facilitatori e ridurre le barriere. _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Dominio 1: Apprendimento

Sottodominio D1.3: Istruzione

Questo sottodominio riguarda le attività relative all’Istruzione, la capacità di svolgere le attività che caratterizzano tale sottodominio.

1. Sono presenti difficoltà nello svolgimento di specifiche attività in questo sottodominio?

 No. Non si riscontrano problemi (passare al sottodominio successivo).

 Sì. Indicare in quali attività del sottodominio e il livello di difficoltà (Lieve = 1; Moderata = 2; Elevata = 3; Molto Elevata = 4)

Livello di difficoltà

Attività del sottodominio

1

2

3

4

Svolgere attività relative all’istruzione scolastica

Acquisire le competenze e le conoscenze proprie del percorso scolastico in tutti i livelli della scuola dell’obbligo, lavorare in cooperazione con gli altri studenti, seguire le indicazioni degli insegnanti, organizzarsi nelle attività di studio.

Svolgere attività relative alla vita scolastica

Impegnarsi in aspetti della vita scolastica, partecipare a iniziative scolastiche extracurricolari.

Indicare il livello complessivo di difficoltà riscontrata

 Lieve 1

 Moderata 2

 Elevata 3

 Molto elevata 4

Descrivere, attraverso un testo libero, le difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio (senza supporti e/o assistenza). _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Qualora si riscontrino difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio, sono presenti fattori ambientali che le modificano in senso migliorativo/peggiorativo?

Graduazione dell’effetto dei fattori ambientali (riadattamento della tabella 7 delle Linee Guida del Ministero della Salute)

Tipologie di fattori ambientali secondo quanto indicato dalla tabella 5 delle Linee Guida del Ministero della Salute (per gli aspetti operazionali si può fare riferimento anche a quanto riportato nelle note per la compilazione).

Presenti ed efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

Importanti.

Presenti e parzialmente efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

non sufficienti.

Presenti e non efficaci

I fattori ambientali costituiscono una BARRIERA

Elevata.

Non presenti ma necessari

L’assenza di fattori ambientali di supporto costituisce

una BARRIERA

molto elevata.

Prodotti e tecnologia

Ambiente naturale e modificazioni umane

Supporto e relazioni

Atteggiamenti

Servizi, sistemi e politiche

Descrivere, attraverso un testo libero, i fattori ambientali nel sottodominio che modificano in senso migliorativo/peggiorativo lo svolgimento di specifiche attività nel sottodominio, e le eventuali indicazioni per implementare i facilitatori e ridurre le barriere. _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Dominio 2: Comunicazione

Sottodominio D2.1: Comunicazione (comprensione e produzione di messaggi)

Questo sottodominio riguarda la comprensione e la produzione di diverse modalità di comunicazione e altri linguaggi alternativi e/o integrativi.

1. Sono presenti difficoltà nello svolgimento di specifiche attività in questo sottodominio?

 No. Non si riscontrano problemi (passare al sottodominio successivo).

 Sì. Indicare in quali attività del sottodominio e il livello di difficoltà (Lieve = 1; Moderata = 2; Elevata = 3; Molto Elevata = 4)

Livello di difficoltà

Attività del sottodominio

1

2

3

4

Comprendere la lingua parlata

Capire il significato letterale e implicito (ad esempio metafore, modi di dire, ecc) di messaggi nella lingua parlata.

Comprendere messaggi non verbali

Capire il significato letterale e implicito di messaggi trasmessi tramite gesti, simboli o disegni.

Comprendere messaggi nella Lingua dei segni

Ricevere e capire messaggi nella lingua dei segni con significato letterale o implicito.

Comprendere la lingua scritta

Capire i significati letterali e impliciti di messaggi trasmessi tramite la lingua scritta (incluso il Braille).

Parlare

Produrre parole, frasi e periodi nella lingua parlata con significato letterale e implicito, come esporre un fatto o raccontare una storia oralmente.

Produrre messaggi non verbali

Usare gesti, simboli e disegni per comunicare, come scuotere la testa per indicare disaccordo o fare un disegno o un grafico per comunicare un fatto o un’idea complessa.

Produrre messaggi nella Lingua dei segni

Comunicare con la Lingua dei segni.

Scrivere messaggi

Produrre significati letterali e impliciti di messaggi trasmessi tramite la lingua scritta, come scrivere lettere, biglietti, note, ecc., a persone.

Usare strumenti e tecniche di comunicazione

Usare dispositivi, tecniche e altri mezzi per comunicare, come telefonare, scrivere e-mail, inviare messaggi scritti o vocali, ecc.

Indicare il livello complessivo di difficoltà riscontrata

 Lieve 1

 Moderata 2

 Elevata 3

 Molto elevata 4

Descrivere, attraverso un testo libero, le difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio (senza supporti e/o assistenza). ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Qualora si riscontrino difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio, sono presenti fattori ambientali che le modificano in senso migliorativo/peggiorativo?

Graduazione dell’effetto dei fattori ambientali (riadattamento della tabella 7 delle Linee Guida del Ministero della Salute)

Tipologie di fattori ambientali secondo quanto indicato dalla tabella 5 delle Linee Guida del Ministero della Salute (per gli aspetti operazionali si può fare riferimento anche a quanto riportato nelle note per la compilazione).

Presenti ed efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

Importanti.

Presenti e parzialmente efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI non sufficienti.

Presenti e non efficaci

I fattori ambientali costituiscono una BARRIERA

Elevata.

Non presenti ma necessari

L’assenza di fattori ambientali di supporto costituisce una BARRIERA

molto elevata.

Prodotti e tecnologia

Ambiente naturale e modificazioni umane

Supporto e relazioni

Atteggiamenti

Servizi, sistemi e politiche

Descrivere, attraverso un testo libero, i fattori ambientali nel sottodominio che modificano in senso migliorativo/peggiorativo lo svolgimento di specifiche attività nel sottodominio, e le eventuali indicazioni per implementare i facilitatori e ridurre le barriere. __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Dominio 3: Relazioni e socializzazione

Sottodominio D3.1: Relazioni interpersonali e sociali

Questo sottodominio riguarda l’area affettivo-relazionale e raggruppa attività di relazione con gli altri.

1. Sono presenti difficoltà nello svolgimento di specifiche attività in questo sottodominio?

 No. Non si riscontrano problemi (passare al sottodominio successivo).

 Sì. Indicare in quali attività del sottodominio e il livello di difficoltà (Lieve = 1; Moderata = 2; Elevata = 3; Molto Elevata = 4)

Livello di difficoltà

Attività del sottodominio

1

2

3

4

Interagire con gli altri in modo appropriato

Stabilire contatti e legami con gli altri per scopi specifici, ad esempio chiedere informazioni, partecipare a lavori o attività di gruppo, collaborare alle iniziative del gruppo classe.

Avere relazioni familiari

Creare e mantenere relazioni familiari con membri della propria famiglia.

Indicare il livello complessivo di difficoltà riscontrata

 Lieve 1

 Moderata 2

 Elevata 3

 Molto elevata 4

Descrivere, attraverso un testo libero, le difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio (senza supporti e/o assistenza). _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Qualora si riscontrino difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio, sono presenti fattori ambientali che le modificano in senso migliorativo/peggiorativo?

Graduazione dell’effetto dei fattori ambientali (riadattamento della tabella 7 delle Linee Guida del Ministero della Salute)

Tipologie di fattori ambientali secondo quanto indicato dalla tabella 5 delle Linee Guida del Ministero della Salute (per gli aspetti operazionali si può fare riferimento anche a quanto riportato nelle note per la compilazione).

Presenti ed efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

Importanti.

Presenti e parzialmente efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

non sufficienti.

Presenti e non efficaci

I fattori ambientali costituiscono una

BARRIERA

Elevata.

Non presenti ma necessari

L’assenza di fattori ambientali di supporto costituisce

una BARRIERA

molto elevata.

Prodotti e tecnologia

Ambiente naturale e modificazioni umane

Supporto e relazioni

Atteggiamenti

Servizi, sistemi e politiche

Descrivere, attraverso un testo libero, i fattori ambientali nel sottodominio che modificano in senso migliorativo/peggiorativo lo svolgimento di specifiche attività nel sottodominio, e le eventuali indicazioni per implementare i facilitatori e ridurre le barriere. ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Dominio 4: Autonomia personale e sociale

Sottodominio D4.1: Compiti e richieste generali

Questo sottodominio riguarda l’area dell’autonomia personale e implica gli aspetti generali dell’eseguire compiti e gestire richieste di tipo psicologico.

1. Sono presenti difficoltà nello svolgimento di specifiche attività in questo sottodominio?

 No. Non si riscontrano problemi (passare al sottodominio successivo).

 Sì. Indicare in quali attività del sottodominio e il livello di difficoltà (Lieve = 1; Moderata = 2; Elevata = 3; Molto Elevata = 4)

Livello di difficoltà

Attività del sottodominio

1

2

3

4

Svolgere un compito singolo

Svolgere azioni semplici o complesse e coordinate relative alle componenti fisiche e mentali di un compito singolo, come iniziare un compito, organizzare il tempo, lo spazio e i materiali necessari, regolare l’esecuzione di un compito e svolgere, completare e sostenere un compito.

Svolgere compiti multipli/complessi

Compiere azioni semplici o complesse e coordinate in quanto componenti di compiti multipli, complessi e integrati, in sequenza o simultaneamente.

Eseguire la routine quotidiana

Compiere azioni semplici o complesse e coordinate per pianificare, gestire e completare quanto richiesto da procedure o incombenze quotidiane, come pianificare il tempo e programmare diverse attività durante il giorno.

Svolgere attività ricreative e del tempo libero

Impegnarsi in qualsiasi forma di gioco o attività di svago e del tempo libero, come giochi o attività sportive informali o organizzate, programmi per il divertimento, viaggiare, andare al cinema o a teatro; coltivare hobby, leggere per il proprio piacere, suonare uno strumento musicale.

Gestire la tensione e altre richieste di tipo psicologico

Compiere azioni semplici o complesse e coordinate per gestire e controllare le tensioni psicologiche richieste per svolgere compiti o affrontare situazioni che comportano impegno e implicano stress o crisi, come affrontare interrogazioni, prepararsi per un esame, separarsi temporaneamente da figure significative, cambiare classe,

scuola, insegnanti, ecc.

Indicare il livello complessivo di difficoltà riscontrata

 Lieve 1

 Moderata 2

 Elevata 3

 Molto elevata 4

Descrivere, attraverso un testo libero, le difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio (senza supporti e/o assistenza). _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Qualora si riscontrino difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio, sono presenti fattori ambientali che le modificano in senso migliorativo/peggiorativo?

Graduazione dell’effetto dei fattori ambientali (riadattamento della tabella 7 delle Linee Guida del Ministero della Salute)

Tipologie di fattori ambientali secondo quanto indicato dalla tabella 5 delle Linee Guida del Ministero della Salute (per gli aspetti operazionali si può fare riferimento anche a quanto riportato nelle note per la compilazione).

Presenti ed efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

Importanti.

Presenti e parzialmente efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI non sufficienti.

Presenti e non efficaci

I fattori ambientali costituiscono una BARRIERA

Elevata.

Non presenti ma necessari

L’assenza di fattori ambientali di supporto costituisce

una BARRIERA

molto elevata.

Prodotti e tecnologia

Ambiente naturale e modificazioni umane

Supporto e relazioni

Atteggiamenti

Servizi, sistemi e politiche

Descrivere, attraverso un testo libero, i fattori ambientali nel sottodominio che modificano in senso migliorativo/peggiorativo lo svolgimento di specifiche attività nel sottodominio, e le eventuali indicazioni per implementare i facilitatori e ridurre le barriere. ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Dominio 4: Autonomia personale e sociale

Sottodominio D4.2: Mobilità

Questo sottodominio riguarda il muoversi e lo spostarsi da un posto all’altro e implica capacità motorio-prassiche (motricità globale e fine) e capacità di autonomia sociale.

1. Sono presenti difficoltà nello svolgimento di specifiche attività in questo sottodominio?

 No. Non si riscontrano problemi (passare al sottodominio successivo).

 Sì. Indicare in quali attività del sottodominio e il livello di difficoltà (Lieve = 1; Moderata = 2; Elevata = 3; Molto Elevata = 4)

Livello di difficoltà

Attività del sottodominio

1

2

3

4

Cambiare la posizione corporea

Assumere e cambiare una posizione corporea e spostarsi da un posto a un altro, come alzarsi da una sedia per sdraiarsi sul letto, e assumere e cambiare una posizione seduta, eretta, inginocchiata o accovacciata.

Mantenere una posizione corporea

Rimanere nella stessa posizione corporea per un dato periodo di tempo, come restare seduti o in piedi in base alle necessità.

Usare le mani per movimenti fini

Svolgere le azioni coordinate per maneggiare, raccogliere e manipolare oggetti, come infilare perline, impilare cubi, svitare e avvitare, ritagliare, tracciare linee entro i margini, abbottonare/sbottonare, aprire e chiudere cerniere, ecc.

Camminare

Muoversi su una superficie a piedi, come quando si passeggia, si cammina in avanti, indietro o di lato.

Spostarsi

Spostare tutto il corpo da un luogo a un altro in modi diversi dal camminare, come arrampicarsi, correre, saltare, fare le capriole, correre attorno a ostacoli.

Spostarsi usando attrezzature per la mobilità

Spostare tutto il corpo da un posto a un altro, su qualsiasi superficie o spazio, usando specifici strumenti e attrezzature progettati per facilitare gli spostamenti, come una carrozzina o un deambulatore.

Usare un mezzo di trasporto

Usare mezzi di trasporto per spostarsi in qualità di passeggero, come essere trasportati su un’automobile, un autobus, un minibus, treno, aereo, ecc.

Indicare il livello complessivo di difficoltà riscontrata

 Lieve 1

 Moderata 2

 Elevata 3

 Molto elevata 4

Descrivere, attraverso un testo libero, le difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio (senza supporti e/o assistenza). ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Qualora si riscontrino difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio, sono presenti fattori ambientali che le modificano in senso migliorativo/peggiorativo?

Graduazione dell’effetto dei fattori ambientali (riadattamento della tabella 7 delle Linee Guida del Ministero della Salute)

Tipologie di fattori ambientali secondo quanto indicato dalla tabella 5 delle Linee Guida del Ministero della Salute (per gli aspetti operazionali si può fare riferimento anche a quanto riportato nelle note per la compilazione).

Presenti ed efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

Importanti.

Presenti e parzialmente efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

non sufficienti.

Presenti e non efficaci

I fattori ambientali costituiscono una BARRIERA

Elevata.

Non presenti ma necessari

L’assenza di fattori ambientali di supporto costituisce

una BARRIERA

molto elevata.

Prodotti e tecnologia

Ambiente naturale e modificazioni umane

Supporto e relazioni

Atteggiamenti

Servizi, sistemi e politiche

Descrivere, attraverso un testo libero, i fattori ambientali nel sottodominio che modificano in senso migliorativo/peggiorativo lo svolgimento di specifiche attività nel sottodominio, e le eventuali indicazioni per implementare i facilitatori e ridurre le barriere. ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Dominio 4: Autonomia personale e sociale

Sottodominio D4.3: Cura della propria persona

Questo sottodominio riguarda l’autonomia personale nel prendersi cura di sé e della propria salute.

1. Sono presenti difficoltà nello svolgimento di specifiche attività in questo sottodominio?

 No. Non si riscontrano problemi (passare al sottodominio successivo).

 Sì. Indicare in quali attività del sottodominio e il livello di difficoltà (Lieve = 1; Moderata = 2; Elevata = 3; Molto Elevata = 4)

Livello di difficoltà

Attività del sottodominio

1

2

3

4

Lavarsi e prendersi cura di singole parti del corpo

Lavare, asciugare e prendersi cura del proprio corpo, o parti di esso, come usare acqua e appropriati prodotti o metodi di pulizia e asciugatura, farsi il bagno, farsi la doccia, lavarsi le mani, i piedi, il viso, i capelli, tagliarsi le unghie e pulirsi il naso, ecc.

Andare in bagno

Usare i servizi igienici per espletare i bisogni fisiologici e poi pulirsi.

Vestirsi

Svolgere le azioni e i compiti coordinati dell’indossare e togliere vestiti e calzature in sequenza e in base alle condizioni climatiche e sociali.

Mangiare

Svolgere i compiti e le azioni coordinate del mangiare cibo, portarlo alla bocca e consumarlo in modo adeguato, tagliare o spezzare il cibo in pezzi, aprire contenitori e confezioni, usare posate, consumare i pasti.

Bere

Prendere una bevanda, portarla alla bocca e berla in modo adeguato, mescolare e versare liquidi da bere, aprire bottiglie e lattine, bere con una cannuccia o bere acqua da un rubinetto o prendere latte dal seno.

Prendersi cura della propria salute

Assicurarsi benessere fisico e mentale, come seguire una dieta bilanciata, mantenere un livello adeguato di attività fisica, evitare ciò che è pericoloso per la propria salute, adottare pratiche sessuali sicure, farsi vaccinare e sottoporsi a visite mediche con regolarità.

Prendersi cura degli oggetti e degli animali domestici

Prendersi cura di oggetti domestici e personali come abiti, materiali scolastici (ad esempio, zaino, cartella, libri, ecc.), per il gioco, il tempo libero, ausili (tablet, PC, calcolatrice, occhiali ecc.). Prendersi cura di piante e animali, accudire e nutrire animali domestici e da compagnia.

Indicare il livello complessivo di difficoltà riscontrata

 Lieve 1

 Moderata 2

 Elevata 3

 Molto elevata 4

Descrivere, attraverso un testo libero, le difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio (senza supporti e/o assistenza). ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Qualora si riscontrino difficoltà nello svolgere specifiche attività nel sottodominio, sono presenti fattori ambientali che le modificano in senso migliorativo/peggiorativo?

Graduazione dell’effetto dei fattori ambientali (riadattamento della tabella 7 delle Linee Guida del Ministero della Salute)

Tipologie di fattori ambientali secondo quanto indicato dalla tabella 5 delle Linee Guida del Ministero della Salute (per gli aspetti operazionali si può fare riferimento anche a quanto riportato nelle note per la compilazione).

Presenti ed efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI

Importanti.

Presenti e parzialmente efficaci

I fattori ambientali costituiscono

FACILITATORI non sufficienti.

Presenti e non efficaci

I fattori ambientali costituiscono una BARRIERA

Elevata.

Non presenti ma necessari

L’assenza di fattori ambientali di supporto costituisce

una BARRIERA

molto elevata.

Prodotti e tecnologia

Ambiente naturale e modificazioni umane

Supporto e relazioni

Atteggiamenti

Servizi, sistemi e politiche

Descrivere, attraverso un testo libero, i fattori ambientali nel sottodominio che modificano in senso migliorativo/peggiorativo lo svolgimento di specifiche attività nel sottodominio, e le eventuali indicazioni per implementare i facilitatori e ridurre le barriere. ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

SEZIONE 5: SINTESI DEI 4 DOMINI E DEFINIZIONE DEI SUPPORTI

SINTESI DEI 4 DOMINI21

DOMINIO APPRENDIMENTO

(necessità di supporto)

assente

lieve

media

elevata

molto elevata

Raccomandazioni ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

DOMINIO COMUNICAZIONE

(necessità di supporto)

assente

lieve

media

elevata

molto elevata

Raccomandazioni ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

DOMINIO RELAZIONI E SOCIALIZZAZIONE

(necessità di supporto)

assente

lieve

media

elevata

molto elevata

Raccomandazioni ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

DOMINIO AUTONOMIA PERSONALE E SOCIALE

(necessità di supporto)

assente

lieve

media

elevata

molto elevata

Raccomandazioni ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Definizione riassuntiva delle competenze professionali e la tipologia di sostegno e delle risorse strutturali utili per l’inclusione scolastica (art. 5, comma 4, lettera b, D.Lgs. 66/2017 e smi).

Tenuto conto dei risultati e della valutazione dei sopra descritti Domini e Sottodomini, ai fini dell’inclusione scolastica vengono indicate le seguenti competenze professionali, tipologia di misure di sostegno e risorse strutturali:

  • Docente di sostegno.
  • Assistente all’autonomia e comunicazione.
  • Servizio specialistico igienico personale, per alunni con bisogni elevati e complessi (OSA/OSS).
  • Assistenza infermieristica (per gli alunni che necessitano di misure di natura sanitaria, non di competenza della scuola).
  • Ausili personali (istruzione, comunicazione, mobilità).
  • Assistenza nella somministrazione di farmaci e nella gestione di crisi complesse (ad esempio epilessie o altro).
  • Servizi di trasporto.
  • Facilitatori per l’accessibilità ambientale.
  • Altro (specificare)___________________________________________________________

lì _______________________ Firme _______________________


  1. 1 Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università Kore di Enna.

  2. 2 IRCCS Associazione Oasi Maria SS. ONLUS, Troina, Enna.

  3. 3 Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa.

  4. 4 Università di Bolzano e Centro Studi Erickson.

  5. 5 Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione, Università Kore di Enna.

  6. 6 Autorità Garante della Persona con disabilità della Regione Siciliana.

  7. 7 Department of Medicine and Surgery, Kore University of Enna.

  8. 8 Oasi Research Institute-IRCCS, Troina, Italy.

  9. 9 Department of Civilizations and Forms of Knowledge, University of Pisa.

  10. 10 University of Bolzano and Erickson Study Center.

  11. 11 Department of Classical, Linguistic and Educational Studies, Kore University of Enna.

  12. 12 Authority for the Guarantor of Persons with Disabilities of the Sicilian Region.

  13. 13 Le Linee Guida sono allegate al Decreto interministeriale firmato in data 14 settembre 2022 e fanno seguito all’Intesa sancita nella Conferenza Unificata del 3 agosto 2022.

  14. 14 WHO (1992), ICD-10: International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems, 10th Revision (Voll. 1-3), Geneva, CH, WHO. Trad. it., Decima revisione della classificazione internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali, Milano, Masson, 1994.

  15. 15 WHODAS è uno strumento di valutazione che può misurare la salute e la disabilità sia a livello di popolazione, sia nella pratica clinica, sviluppato dall’OMS per fornire un metodo standardizzato di misura della salute e della disabilità nelle diverse culture. WHODAS 2.0 rileva il livello di funzionamento in sei domini: Dominio 1: Attività cognitive — comprendere e comunicare. Dominio 2: Mobilità — muoversi e spostarsi. Dominio 3: Cura di sé — provvedere all’igiene personale, vestirsi, mangiare e stare da soli. Dominio 4: Relazioni interpersonali — interagire con altre persone. Dominio 5: Attività della vita quotidiana — prendersi cura della casa e della famiglia, lavorare e andare a scuola/università. Dominio 6: Partecipazione — prendere parte a iniziative della comunità, partecipare alla vita sociale e svagarsi. Per tutti e sei i domini, WHODAS 2.0 fornisce un profilo e una misura sintetica del funzionamento e della disabilità applicabili in diversi contesti culturali e in tutte le popolazioni adulte (Cfr. Portale Italiano delle Classificazioni sanitarie: www.reteclassificazioni.it; consultato il 3 marzo 2025).

  16. 16 Cfr. art. 8 del D.Lgs. 62/2024. Le province sono: Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari.

  17. 17 Al riguardo, nelle Linee Guida del 2022 era così scritto: «Poiché ICF non è uno strumento di valutazione, ma di classificazione dei domini della salute e correlati alla salute, si è ritenuto necessario mettere a punto un protocollo descrittivo del funzionamento utile per guidare la raccolta delle informazioni pertinenti da parte dei professionisti tenendo conto di ICF in maniera coerente. Si è scelto di non usare codici e qualificatori previsti dal processo di codifica, ma di guidare la raccolta di informazioni tenendo conto dei costrutti forniti dalla classificazione e predisponendo una modalità specifica per descrivere il funzionamento ai fini dell’inclusione scolastica focalizzata sui contenuti della valutazione del funzionamento. Tale modalità è stata comunque pensata per rendere possibile la codifica in ICF in maniera automatica, quando e se ce ne sarà la necessità» (p. 23). L’articolo 12, comma 2, lettera h) del Decreto legislativo appena approvato, invece, nel rinviare a un Decreto del Ministero della Salute, di concerto con altri Ministeri, che dovrà provvedere come detto all’aggiornamento delle definizioni, dei criteri e delle modalità di accertamento e di valutazione di base, a seguito dell’adozione delle classificazioni ICD e ICF, precisa anche che dovranno essere individuati: «h) il complesso di codici ICF con cui verificare in che misura le compromissioni strutturali e funzionali ostacolano, in termini di capacità, l’attività e la partecipazione, inclusi i domini relativi al lavoro e alla formazione superiore per gli adulti e all’apprendimento per i minori».

  18. 18 Si ringrazia l’avvocato Maurizio Benincasa per avere fornito la tabella riassuntiva delle competenze professionali e la tipologia di sostegno e delle risorse strutturali utili per l’inclusione scolastica.

  19. 19 Gli elementi clinici da includere nel Profilo di Funzionamento dovrebbero essere solo quelli rilevanti ai fini della corretta redazione del Piano Educativo Individualizzato e a poter garantire i supporti necessari per l’inclusione scolastica, con particolare attenzione alla condivisione con la famiglia ed evitando di includere eventuali dati personali particolari (sanitari, sociali e/o genetici) non indispensabili a tale scopo.

  20. 20 Il principio di autodeterminazione dello studente o della studentessa è previsto, con riferimento al Profilo di Funzionamento, dall’ art. 5, comma 4, lett. c) del D.Lgs. 66/2017 smi.

  21. 21 Ai sensi dell’art. 4 del DI 153/2023, i Domini corrispondono alle Dimensioni del PEI come segue:

    Verbale di accertamento/Profilo di Funzionamento

    PEI-Piano Educativo Individualizzato

    Dominio

    Dimensione

    Apprendimento

    Cognitiva, Neuropsicologica e dell'Apprendimento

    Comunicazione

    Comunicazione/Linguaggio

    Relazioni e Socializzazione

    Relazione/Interazione/Socializzazione

    Autonomia Personale e Sociale

    Autonomia/Orientamento

Vol. 24, Issue 2, May 2025

 

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