Quale inclusione scolastica e sociale? Esistono i Bisogni Educativi Speciali?
Alain Goussot
L’articolo propone alcune riflessioni in riferimento al dibattito in corso nel mondo della scuola e degli ambienti pedagogici sulla questione dei cosiddetti Bisogni Educativi Speciali (BES), che ha trovato una sua esplicita formalizzazione nei documenti emanati dal MIUR nel dicembre 2012 e nel marzo 2013. La questione appare estremamente delicata e complessa ma anche importante, poiché è il riflesso di una concezione della scuola e di una visione della gestione delle differenze in termini di apprendimento, crescita individuale e collettiva. In sostanza ne va del modello di società che vogliamo costruire formando le future generazioni e quindi della nostra idea di democrazia. Nel contributo vengono effettuate alcune considerazioni e si formulano alcuni quesiti sui quali il mondo della scuola e dell’educazione in generale dovrebbe riflettere seriamente. Perché i bisogni educativi non sono mai speciali ma sempre universali (bisogno di accedere ai saperi e alle conoscenze; bisogno di formarsi, di essere riconosciuti, di realizzarsi, di essere e diventare se stessi; bisogno di sentirsi valorizzati e accolti…); esistono invece dei bisogni particolari che richiedono una didattica differenziata che tenga conto delle specificità.